Con la fine dell'anno che si avvicina, il quotidiano romano ha scelto di fare un pagellone dei protagonisti più importanti del 2022 della Roma. Prendono voti l'allenatore, dieci giocatori e il general manager.

MOURINHO 7,5: ha pilotato la vittoria in Conference League. Da settembre si è immalinconito. L'ultima Roma giocava malissimo e faceva anche pochi punti.

SMALLING 7,5: è uno dei migliori difensori della serie A. A trovargli un difetto, preferisce fare cinque passi indietro anziché cinque in avanti, e a volte abbassa troppo le linee.

DYBALA 7: se è in salute, è il vero crack del campionato, l'ha dimostrato in quegli scampoli di felicità che ha già regalato.

ABRAHAM 6,5: Da panterone implacabile nella prima parte dell'anno, a gattone da divano. Ma forse potrebbe essersi rimesso in carreggiata.

PELLEGRINI 6,5: non ci vengono in mente giocatori italiani o più bravi tecnicamente. Ce ne sono invece di più continui. Quando sta bene, la Roma gioca davvero a calcio.

CRISTANTE 6,5: può anche pasticciare tecnicamente ma è utile in decine di contrasti a partita. Avere vicino il sostegno tecnico di Wijnaldum l'avrebbe aiutato, o lo aiuterà assai.

ZALEWSKI 6,5: la rivelazione dell'anno, un attaccante che diventa esterno a tutta fascia ed è un fattore. Coinvolto nella crisi autunnale.

ZANIOLO 6: è l'uomo di Tirana. Ma in serie A continua a segnare pochissimo. Ha appesantito la massa muscolare per evitare altri infortuni, a scapito della brillantezza.

RUI PATRICIO 6: è da un po' che scricchiola, anche se qualche pezzetto della Conference lo si deve a lui.

MANCINI 6: quando non è concentrato, e di recente gli è accaduto spesso, la furia agonistica diventa controproducente. Prima parte di anno positiva, ma ora ci vuole un salto di qualità.

IBANEZ 5,5: L'errore fatale nel derby è simbolico: a questi livelli, si deve essere molto meno sciagurati nei disimpegni. E lui ne sbaglia troppi, anche se sull'uomo sa ringhiare.

PINTO: 6: I colpi Dybala e Wijnaldum all'attivo, al passivo ci sono Shomurodov e Vina, e quella sensazione di muoversi con difficoltà nel mercato internazionale.

(Andrea Sorrentino - Il Messaggero)