Da Gregorio Paltrinieri a Lorenzo Galossi, in mezzo 11 anni di differenza, ma un comun denominatore: la finale degli 800 stile libero conquistata agli Europei di nuoto di Roma. Il 'vecchio' e il 'nuovo', l'esperienza di Greg contro l'esuberanza del giovane romano sedicenne e non solo, perché a promettere battaglia ai due azzurri ci saranno l'ucraino, campione europeo e bronzo iridato in carica, Mykhaylo Romanchuk, e il tedesco Lukas Maertens.

Lorenzo, uscendo dalla vasca, non smette di sorridere. Non potrebbe essere altrimenti, al via l'argento nella 4x200 stile libero, ora la finale centrata negli 800 sl. È il suo allenatore (lo stesso di Simona Quadarella) a dover mantenere la promessa. «Mi ha detto che se avessi centrato la finale europea mi avrebbe portato a Trigoria», racconta Galossi, da sempre super tifoso della Roma. Il suo giocatore preferito, quasi scontato, è Francesco Totti. «Se lo dovessi incontrare potrei anche smettere di nuotare» e poco importa se ormai l'ex capitano giallorosso ha smesso di giocare. Ma nella testa di Lorenzo non c'è solo la 'sua' Roma, c'è spazio anche per Parigi 2024. «Me la sto sognando da un po'» dice con il ghigno di chi sa che quell'Olimpiade proverà a disputarla da protagonista. Intanto, però, la sua concentrazione andrà tutta sulla finale europea: «Non so cosa potrà succedere. È come se mi chiedessero se la Roma vincerà lo scudetto: impossibile dirlo prima». 

(ansa)