Altre 04/06/2022 15:41
Gravina: "C'è distacco per la maglia della Nazionale, l'attaccamento comincia a sfumare"
Diversi i temi trattati dal Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina in un'intervista concessa all'emittente satellitare. Nello specifico, il numero 1 della FIGC ha parlato anche dell'attaccamento alla maglia della Nazionale da parte dei calciatori e alla necessità di smettere di parlare di eventuali ripescaggi per il Qatar. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
"Cominciamo a percepire una sorta di distacco, ci sono contaminazioni esterne. C'è qualcuno che preme per tutelare il proprio interesse, questo è nel dna delle società di calcio"
"Qualcun altro lo fa per rancore - prosegue Gravina -, qualcun altro ancora ha comportamenti contrastanti. L'attaccamento alla maglia è qualcosa che comincia a sfumare, in questo bisognerà fare qualcosa in più: fermo restando, e lo dico con massimo rispetto, che la maglia azzurra si può lasciare ma chi lo fa poi si assume le proprie responsabilità e noi andremo comunque avanti".
Il calcio ha vincitori e sconfitti l'Italia è stata eliminata e non sarà in Qatar.
"Siamo fuori e diamolo per acquisito, se si vogliono cambiare le norme se ne riparlerà, ma ora è così. Altrimenti si continuano a dire cose che mettono tutti, anche a livello internazionale, nelle condizioni di prenderci in giro. La ricostruzione ci tira tutti in mezzo dobbiamo essere tutti insieme concentrati nel riconquistare credibilità"
"Un'espressione che va arricchita di alcuni contenuti - ha proseguito il Presidente della FIGC -: non sono d'accordo che bisogna ripartire da zero, abbiamo lanciato un programma di lavoro a medio-lungo termine, ma non è facile e ci sono criticità. La credibilità è legata a una fase molto delicata, eliminare ciò che ci rende poco credibili. Dobbiamo essere seri. Dimettersi? La soluzione di legare l'attività istituzionale a un gol o un rigore è sbagliato: ma cosa poteva generare un atto di dimissione, l'abbandono a un senso di responsabilità da parte mia e di Mancini avrebbe generato effetti positivi o devastanti? Il mio restare non è legato alla poltrona, sarebbe stato più facile. Mi assumo le mie responsabilità, ma non offro alibi a soggetti che ritengono di strumentalizzare una sconfitta sportiva per ragioni di interesse personale. Non do risposta perché non la meritano. Da un lato pretendiamo la qualificazione, però poi ci arrivano richieste per portare gli extracomunitari da due a otto/dieci. Invece di mettere sotto controllo i costi da 7 mesi il tema è l'indice di liquidità a 0,5 di cui mi vergogno. La Germania lo ha pari a 1. Che la Figc debba trovare da sola tutte le soluzioni è sbagliato, l'interesse comune passa attraverso una metodologia di lavoro ed è stare insieme e lavorare insieme. Noi abbiamo detto sempre la verità, veniamo da un risultato straordinario, l'Europeo lo ha vinto una squadra normale diventata speciale. Serve il supporto convinto di chi ha il compito di valorizzare il talento italiano".
(Sky Sport)