Altre 28/12/2021 16:31

Nainggolan: "Deluso per come è finita la mia storia con la Roma, Monchi si è comportato male..."

AS Roma v Juventus - Serie A

TELERADIOSTEREO - torna a parlare della Roma e della sua avventura nella capitale e lo fa ai microfoni dell'emittente radiofonica. Le dichiarazioni dell'ex centrocampista giallorosso:

Quella Roma era davvero forte, come mai non siamo riusciti a vincere un trofeo?
"Le partite difficili erano quelle con le squadre più piccole, con cui abbiamo lasciato qualcosa. Ricordo l'uscita in Coppa Italia con lo Spezia. Il nostro difetto era quello: non fare risultati importanti con le piccole. Alla lunga la paghi. In quei 5 anni a Milano abbiamo vinto 2 volte, vincevamo quasi sempre il derby. Nelle partite con le grandi facevamo risultati importanti".

Qual è il sentimento che ti lega alla Roma?
"Sono un ragazzo molto orgoglioso, sono deluso per come è finita la mia storia. È arrivato un direttore (Monchi, ndr) che sembrava mi volesse bene e poi si è comportato male nei miei confronti. Essendo orgoglioso mi dispiace, se non c'è posto per me, uomini finti non li saluto volentieri. Alla fine del percorso con la Roma, la mia più grande delusione è stata che è arrivato questo signore che penso abbia voluto vendere tutti i giocatori presi da . È stato il mio grande rammarico. Per come sono fatto io ho preso la scelta giusta, anche se a malincuore".

Con i tifosi è diverso...
"Per i tifosi sono stati i miei momenti più belli. Se riguardo certe partite, immagini e qualche video sento un calore che non ho sentito da nessun'altra parte. Il romano è come me, è libero di mente, dice quello che pensa. Era tutto perfetto, sono in buoni rapporti, mi sono lasciato bene. Oggi tantissimi mi dicono di tornare. Ripeto di aver lasciato Roma in un bel momento, dopo che sono andato via non si è neanche qualificata più in . Tornare adesso in una Roma che fa fatica in campionato, faccio la figura della squadra. Perché rovinare un rapporto finito bene, distruggerlo con risultati pessimi di questi ultimi anni".

Hai fiducia in Mourinho e nella società?
"Vedo che la società che sta provando a fare, ma provare a fare è una cosa e riuscirci è un'altra. Vedo la Roma in Conference League, per la partita col Bodø/Glimt...Anche se poi dici che gli altri non sono all'altezza dei titolari, sono cose che prima non succedevano. Leggo sempre gli articoli, Roma rimane Roma per me".

Senti Pellegrini che è stato un tuo ultimissimo compagno di squadra? È giusto che la fascia di capitano sia sul suo braccio?
"Conosco bene Lorenzo, anche se con noi era giovane e non aveva l'importanza di oggi. Ma si vedeva che aveva tantissime qualità. È romano, in questa squadra è giusto che sia il capitano. Poi se mi chiedete la vicenda con , sono cose che non mi riguardano ma ho vissuto con tanta attenzione. In questa squadra l'unico che può rappresentarla è Pellegrini".

Nei tuoi anni anche al di fuori del campo i comportamenti non erano sempre brillanti. Potrebbe essere mancato anche quello per vincere?
"In che senso fuori dal campo? Non credo molto in quello che fa uno extra campo e poi lo riporta in campo. Non credo che facciano tanto la differenza a livello di squadra. La nostra squadra era grande, abbiamo sempre lottato per i primi due posti. Mancava sempre qualcosa, perché se tenevi un altro anno magari poteva avere l'esplosione qui che ha avuto al Liverpool. E magari l'anno dopo potevi fare qualcosa di più".

A quel punto vincevamo la ...
"Non lo so...Il percorso in con  era qualcosa di strano. Recuperare la partita col , con quello stadio pieno, era come vincere la Coppa Campioni per come era l'ambiente. Solo a parlarne mi viene la pelle d'oca, sono momenti che ti rimangano dentro per sempre". 

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