Mourinho?
"Penso sia l’uomo giusto, ho lavorato con Zeman e iniziammo a costruire la struttura della squadra che poi vincerà lo Scudetto. Mourinho ha grande esperienza, è un vincente, un allenatore che può far fare il salto di qualità ai giallorossi".
Ricordi della Roma?
"Solo belli. Una curva meravigliosa, due grandi sfide contro Juventus e Milan, gare nelle quali segnai. Affrontavo grandi campioni come Maldini e altri. Un campionato straordinario e la Roma si stava strutturando per vincere: gente come Cafu, Candela, Totti, Aldair, Di Francesco e altri, insomma una grande Roma".
Il presidente Sensi?
"Ho un ricordo affettuoso, avevo con lui un rapporto bellissimo, è stato un presidente sempre presente, era un grande innamorato della Roma e lo dimostrava ogni giorno. Andai via dopo due anni, i dirigenti del Bayern mi chiamarono perché volevano vincere la Champions League, avevano perso la Coppa contro il Manchester United. E’ stata una mia scelta andare in Germania, vincemmo anche il Mondiale per Club, erano 25 anni che i tedeschi non alzavano al cielo una Coppa dei Campioni, certamente a distanza di tempo mi è dispiaciuto non aver vinto lo Scudetto a Roma, ma non fu una decisione di Capello o di altre persone".