Altre 24/04/2021 08:36
Superlega, Florentino Perez: «Forse abbiamo sbagliato qualcosa ma il progetto va avanti. Da Ceferin minacce gravi, la riforma della Champions non basta»
AS - "Il consorzio esiste ancora e anche i soci che lo compongono. Ci siamo concessi qualche settimana per riflettere sugli attacchi virulenti di alcune persone che non vogliono perdere i loro privilegi". Florentino Perez torna a difendere il progetto naufragato della Superlega. Il presidente del Real Madrid è stato intervistato dal quotidiano spagnolo, ribadendo che il progetto di una lega con i maggior club europei non è sepolto. "Non è vero che si andava contro i campionati nazionali o la meritocrazia, tutto è stato manipolato - prosegue - . La Superlega sarebbe il miglior modo possibile per aiutare il calcio a uscire dalla crisi, visto che è gravemente malato. L’economia del sistema sta affondando e dobbiamo adattarci ai tempi in cui viviamo”.
La riforma della Champions non convince Perez: “Ciò che è stato fatto non risolve il problema - ha continuato Perez -, non è nemmeno la migliore soluzione possibile e non possiamo aspettare così a lungo. Qualcosa deve essere fatto per i giovani tra i 14 e i 24 anni perché lasciano il calcio perché si annoiano. Ci sono 4 miliardi di tifosi di calcio in giro per il mondo e la metà vorrebbero la Super League. Quest'anno le perdite nel mondo del calcio saranno tra i 2000 e i 2500 milioni di euro. O facciamo qualcosa o molti club falliranno”.
Risposta anche a Ceferin, che ieri ha minacciato di escludere dalla prossima Champions Real, Barcellona, Juve e Milan: "Le sue minacce vanno contro la libera concorrenza, è qualcosa di serio. Ha avuto un comportamento malsano, soprattutto per uno che presiede un istituzione che difende il calcio e i suoi valori. Siamo rimasti sorpresi dal suo atteggiamento violento. Tutto quello che è successo, con insulti e minacce, è stato deplorevole".
Poi un commento sul retroscena che vede coinvolto Joan Laporta. Sarebbe stato il presidente del Barcellona ad avvertire il presidente della Lega spagnola Javier Tebas, che a sua volta ha scatenato la controffensiva di Ceferin. "Non la penso così, Laporta sa che la Superlega è la soluzione migliore - risponde Perez - La situazione economica non darà tregua a nessuno. Senza una riforma simile si resisterà molto poco, le squadre dovranno vendere i loro migliori giocatori e il calcio perderà interesse". Perez glissa invece alle domande su un possibile accordo già in essere per i diritti tv della Superlega: "Abbiamo lavorato a questo progetto per tre anni e lo abbiamo studiato bene. Il piano è pensato per ritrovare l'interesse dei tifosi e questo porterà più soldi a tutti, anche ai club medi e piccoli".
Sugli 8 club usciti dal progetto: "Non ho intenzione di spiegare adesso cosa sia un contratto vincolante. Ma andiamo avanti, nessun club può andarsene. Alcuni, sotto pressione, hanno dovuto dire che se ne stanno andando. Ma questo progetto o un altro molto simile andrà avanti, spero lo faccia presto". Poi su Bayern e PSG: "Non erano inclusi per vari motivi, nel Bayern è in corso un cambiamento nella loro gestione e con il PSG avremmo parlato più tardi, il gruppo di 12 club era al lavoro da anni. Ma entrambi sarebbero stati invitati".
Perez risponde anche a JP Morgan, la banca finanziatrice della Superlega che ieri aveva fatto sapere di "aver valutato male" il progetto: "Non è vero che si è tirata indietro. C'è stato un momento di riflessione da parte loro, come per i dodici club". In chiusura, un piccolo mea culpa: “Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa, faremo un nuovo giro e confronteremo le idee. Forse farvi partecipare le prime quattro di ogni Paese è una soluzione, vedremo, ma qualcosa deve essere fatto. La realtà è che se ci sono partite più interessanti e competitive, più soldi andranno al calcio. E questo sarà per tutti, non solo per pochi, perché i campionati nazionali varranno molto di più.”