Altre 19/03/2021 22:00

"Speravo de morì prima", Totti: «Grazie a Castellitto ho visto cose di me che non conoscevo»

totti post covid

SKY TG24 - "Va vista, è simpatica ed emozionante”. parla così della serie a lui dedicata, "Speravo de morì prima", in onda da stasera. L’ex numero 10 giallorosso ha mandato un messaggio ai protagonisti: “Volevo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa serie, in particolare Pietro (Castellitto, ndr), che ha un ruolo particolare, molto difficile. Ha cercato di farmi uscire in tutto e per tutto come sono realmente. Ho visto cose che non conoscevo del mio carattere e del quotidiano, quindi lo ringrazio”.

Lo stesso Castellitto, che interpreta nella fiction, ha raccontato cosa significa per lui la mini-serie: “Si parla di una sorta di morte, la fine, il tempo che passa. La vita come l’aveva intesa fino a quel momento finisce, Francesco è costretto a una rinascita. In questi ingredienti ci si può riconoscere, pur parlando di una persona unica, è una serie che può essere anche universale  Mi sono chiesto chissà quante persone hanno avuto un dono e non sono riusciti a esprimersi. Ringrazio chi ha creduto in me e ha visto cose che io mi vergognavo di vedere, dagli autori ai produttori. Il dono puoi averlo o no, ma qualcuno deve accorgersene, altrimenti muore con te”.

Ha parlato anche Greta Scarano, che nella serie interpreta Ilary Blasi: “Quello che è successo a accade alla maggior parte dei calciatori e degli sportivi. Lasciare il proprio lavoro e la passione più grande a me terrorizzerebbe. Ho avuto la fortuna di interpretare Ilary Blasi che in quel momento è stata presente e anche lei ha fatto i conti col tempo che passava e con quella fine di Francesco, ma è stata sempre presente. Una donna che con fermezza e grosso carattere è stata vicina al marito, è stata un punto di riferimento. In quello che ha attraversato lui, che capita a tante persone, avere accanto una persona che ti sostiene è fondamentale. Il dono ha a che fare con il talento, ma anche la fortuna e la capacità di metterlo a frutto, e non capita sempre”.