Altre 19/02/2021 14:43

Lipsia, Kluivert: "Mi immagino qui ancora a lungo"

Kluivert Lipsia ig

GOAL.COM - Al sito sportivo ha rilasciato un'intervista Justin Kluivert, di proprietà della Roma e in prestito al Lipsia, di cui ha anche parlato il tecnico Nagelsmann. "Mi piaceva giocare a tennis quando vivevo a . Ripensarci è un po' strano… Alla lunga però ho preferito stare sul campo di calcio, soprattutto quando siamo tornati in Olanda", ha raccontato.

"All’inizio da piccolo non capivo perché tutti volessero foto con mio papà, poi a 6-7 anni l’ho realizzato… A andavo sempre in spogliatoio dopo il fischio finale. Rubavo sempre le bibite dal mini bar. Mi divertiva vedere le star, ma più di tutti mio papà - ha continuato -. È bello avere come padre una star del calcio, ma ci sono sempre paragoni continui. Vieni seguito con attenzione. Ci si fa tante domande, se avessi ripercorso le sue orme. I miei genitori non mi hanno mai messo pressione o aspettative". "Shane ha grande talento ed è un grande calciatore, ha un feeling con il pallone. Non lo dico solo perché è mio fratello… - ha detto sul fratello -. Mi rivedo in lui e nel suo percorso. Gli consiglio di divertirsi e godersi i momenti in campo".

Parlando dell'Ajax ha aggiunto: "La percentuale di giocatori giovani che riesce a esordire all’Ajax è molto bassa. Essere uno di quelli è stato emozionante. Tra tutti i miei compagni, quelli con più talento sono stati Matthijs de Ligt e Frenkie de Jong. De Ligt ha un’attitudine incredibile: andava in palestra tutti i giorni". "È stato il momento più duro della mia vita - ha raccontato sul malore di Appie Nouri, suo amico -. Ero sotto shock. È successo tutto velocemente, un minuto prima stavamo scherzando insieme. Dopo l’accaduto volevo rimanere solo. Ho pensato molto, ricordato i momenti con lui. Ho imparato che bisogna dare valore alla vita, perché può cambiare tutto. Alla Roma ho scelto il 34 in suo onore. Avevamo pianificato che nella seconda stagione avrei preso l’11, ma era rimasto a Kolarov. Così ho preso il 99, il mio anno di nascita".

"Papà pensava che rimanere un altro anno all’Ajax mi avrebbe fatto bene - ha continuato sul suo trasferimento alla Roma nel 2018 -. È importante ascoltare i consigli dei genitori, ma anche ascoltare se stessi. Per me era il momento giusto. È stata una mossa che mi ha aiutato molto. Essere di fronte a delle difficoltà per la prima volta nella mia carriera è stato importante, mi ha fatto maturare".

Infine, ha concluso sull'avventura in Germania con la maglia del Lipsia: "Già nel 2018 avevo visitato il centro d’allenamento del Lipsia, non so perché non l’abbia scelto subito, ma ora sono felice di essere qui. Giochiamo ad alto livello in Bundesliga in . Nagelsmann mi sta rendendo più duttile, mi fa giocare a volte sull’ala, a volte più centrale. Mi piace perché posso giocare ad alto ritmo. Qui c’è più spazio rispetto alla Serie A. Mi immagino al Lipsia ancora a lungo, sono soddisfatto. Voglio dare il massimo fino alla fine della stagione e oltre. Vedremo cosa mi riserverà il futuro".

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