Altre 26/12/2020 20:48
Rummenigge: "Con la pandemia non si può spendere come prima, giù anche i salari"
RAI DUE - «Gli stadi vuoti non fanno piacere a nessuno, perché manca l'atmosfera, senza i tifosi manca l'emozione». Così, intervistato dalla trasmissione 'Dribbling', Karl-Heinz Rummenigge, ex fuoriclasse e ora amministratore delegato del Bayern Monaco, ma anche, da calciatore, ex attaccante dell'Inter. L'anno che sta per finire è stato di forti contrasti: da un lato il 'triplete' del Bayern Monaco, le 42 vittorie in 48 partite, i 149 gol; dall'altro gli stadi vuoti, i bilanci dei club in rosso e soprattutto quel senso di incertezza che incombe anche sulla ricca e super organizzata Germania. È quindi un 2020 che l'a.d. del Bayern divide in due parti: «Penso che abbiamo fatto tutto bene all'inizio del virus, soprattutto a marzo e aprile quando la Germania ha dato una buon esempio a tutta l'Europa - dice Rummenigge -. Adesso con la seconda ondata del virus tutto è molto più complicato. Abbiamo molti morti e un numero importante di contagi quotidiani».
Ma il Covid-19 cambierà il calcio? «Il calcio sta già cambiando - risponde -, perché il danno finanziario non permette alle società di spendere nel mercato come prima. Quello che ci dovremmo aspettare è che anche i salari vadano giù, cosa che secondo me dovrebbe essere normale». Poi 'Kalle' fa anche le cifre: «Per il Bayern ogni partita senza pubblico comporta una perdita di circa 4 milioni, facile da calcolare visto che abbiamo disputato senza pubblico 17 partite». Siamo nell'ordine dei 70 milioni». Poi i diritti televisivi che la Bundesliga ha appena rinegoziato al ribasso. Ma questo riguarderà tutti i principali tornei d'Europa, fa capire Rummenigge e potrebbe non essere un male.
Intanto il Bayern archivia un 2020 indimenticabile, almeno sul piano dei risultati. Il momento più bello? «Quando abbiamo conquistato la Champions, al fischio finale dell'arbitro italiano. È una gioia eccezionale». Ma in Germania non si stufano di vedere sempre la stessa squadra alzare il piatto d'argento dei vincitori del campionato? «Credo che se una squadra come la Juventus che ha vinto 9 volte di seguito il campionato, noi 8 volte - commenta Rummenigge -, potrebbe essere anche un vantaggio perché noi spingiamo i nostri campionati nazionali a far bene sia in campo nazionale ma soprattutto in campo internazionale». Adesso sotto con il 2021, che vuol dire anche Lazio-Bayern, ottavo di finale della Champions. «Quello che non mi piace è che spesso la Lazio viene sottovalutata - spiega -. Non bisogna dimenticare che la Lazio ha vinto in casa e pareggiato a Dortmund, quindi contro la squadra tedesca che negli ultimi campionati è arrivata sempre seconda».
L'augurio finale di Karl-Heinz Rummenigge a se stesso e agli altri? «Niente Covid! - esclama -. Siamo stufi, tutti, non solo il mondo del calcio, perché ha condizionato la nostra vita in modo mai visto. Anche se io ormai sono un po' 'vecchione' abbiamo avuto la fortuna di non aver mai vissuto una guerra, ma questo virus è veramente difficile da sopportare».