Altre 28/09/2020 17:13

Serie A, De Siervo: "Stadi? Riaprire con step intermedi fino al 25% dei posti. Avremo delle sorprese positive sui diritti tv"

Milano, presentazione del progetto ‘Doppia Difesa’ in Lega Serie A

RADIO UNO - Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, intervenuto ai microfoni della trasmissione 'Radio anch'io Sport' ha parlato della situazione legata al tema dei diritti televisivi. Queste le sue parole: «La situazione è complessa, abbiamo un interlocutore molto forte che è Sky, abbiamo Dazn che ha dimostrato di credere nell'Italia con un investimento molto importante nell'ultimo triennio, credo avremo delle sorprese positive nonostante il fatto che adesso non esiste una concorrenza forte rispetto al passato quando Mediaset, con Mediaset Premium, poteva concorrere su questi diritti - spiega l'ad della Serie A - Stiamo solleticando l'interesse dei grandi player internazionali, penso ad Amazon, Netflix, e speriamo tutti che nel nuovo scenario competitivo il calcio torni al centro del confronto tra tecnologie e piattaforme. Non sfugge a nessuno che con la creazione della rete unica il calcio possa essere l'elemento attrattivo di una offerta piuttosto che un altra - prosegue De Siervo -. Il calcio ci auguriamo torni ad essere in Europa, come è stato in Francia, Inghilterra, Spagna e Germania, il prodotto con cui le telefoniche hanno tentato di portare nelle nostre case l'offerta di contenuto più ricca. Il calcio sta evolvendo cercando una relazione quotidiana coi propri tifosi, l'obiettivo è creare un gruppo di sostenitori davvero vicino alla squadra in un rapporto che non si consuma soltanto nelle 38-50 gare ma che prosegua tutto l'anno, l'idea è creare una relazione che i social tengono in piedi quotidianamente e poi i tifosi ottengono dei servizi e si sentono parte attiva di un club».

«Il 25% degli spettatori negli stadi non è un dogma: si può partire in modo graduale, con step intermedi». Luigi De Siervo, ad della Lega di Serie A, ribadisce la posizione dei club della massima serie sulla vicenda della riapertura degli stadi a una fetta più grossa di pubblico. «Riteniamo ci si possa avvicinare al 25% di presenze del pubblico negli stadi con step intermedi - ha intanto ribadito De Siervo -. L'obiettivo è di ripartire con buon senso e senza voler forzare i tempi. Il calcio non vuole trattamenti privilegiati, ma non neanche essere svantaggiato. Nello stadio ci sono grandi spazi all'aperto, possiamo distanziare le persone. Di recente ho seguito la Supercoppa a Budapest, dove sono stati fatti entrare 16 mila tifosi. Si può fare e lo si deve fare con tutta l'attenzione alle regole». De Siervo ha sottolineato come la crisi stia mettendo in ginocchio il pianeta calcio, ma soprattutto le società minori. «A oggi il danno per la A è di 500 milioni, una cifra-monstre perché la Serie A è il motore dell'industria del calcio, che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. Questo danno si ripercuote sulle serie minori. Il sistema rischia un grosso collasso».

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