Altre 19/06/2020 15:35
Serie A, si complica la trattativa per le partite in chiaro
E' in salita la strada che deve portare all'accordo sulla trasmissione di due gare in chiaro del campionato di A, alla ripresa dopo il lockdown. L'assemblea della Lega di A di ieri si è conclusa con un nulla di fatto e l'ad Luigi De Siervo continua a mediare tra le varie posizioni. Il Governo, nello specifico Spadafora, continua a spingere per un accordo escludendo un suo intervento normativo. Ma c'è una legge che vieta le gare in chiaro - il bando di assegnazione parla chiaro - e anche questo continua a lasciare la Lega molto perplessa: si corre il rischio di innescare un pericoloso precedente.
Un'ipotesi di lavoro è sul tavolo da qualche giorno. Si partirebbe con Atalanta-Sassuolo, in programma domenica 21 giugno, in diretta alle 19.30 in chiaro su Tv8, il canale di Sky sul digitale terrestre. Poi toccherebbe a Dazn trasmettere Verona-Cagliari, sabato 20 giugno alle 21.45 liberando a tutti il segnale streaming. Poi c'è la riduzione del cosiddetto "embargo", il tempo che intercorre tra la fine della gare e la possibilità da parte delle emittenti tradizionali di trasmettere gol e azioni salienti: per tutte le giornate di campionato una finestra di 20 minuti, al termine di TgPost (Rai 2). Inoltre alle 21.30 gli highlights su Novantesimo Minuto delle gare delle 19.30 e alle 23.45 e immagini su Italia 1.
Sky, che pure ha già garantito la propria disponibilità anche durante un incontro tra l'ad Ibarra e il ministro Spadafora, ci rimette qualcosa perché le altre tv pretendono che sia vietata la pubblicità durante le gare in chiaro. Ci guadagna la Rai, perché vedrebbe potenziata la propria audience tradizionale in orari migliori. Nei progetti della politica l'allentamento dell'embargo dovrebbe essere esteso fino al termine della stagione, mentre le gare in chiaro sarebbero 2 o 4 al massimo.
(Tuttosport)