Altre 30/05/2020 03:30

Spadafora: "Club estremamente indebitati. Partite in chiaro? Spero di trovare un accordo coi broadcaster, ma non escludo intervento normativo"

Spadafora

Dopo la comunicazione sulla ripartenza della Serie A il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora interviene nel corso dello speciale del notiziario 'Tg2 Post'. Queste le parole di Spadafora:

Prima la Coppa Italia, poi il campionato dal 20 giugno...
"La preoccupazione continua ad esserci, ed è la stessa preoccupazione che ci ha portato ad un senso di responsabilità. Oggi, che tutto il Paese riparte, è bene che il calcio sia il simbolo della ripartenza. Lo farà con la Coppa Italia. Speriamo il 17 giugno di essere all’Olimpico per la finale. Non siamo però ancora del tutto fuori da questa emergenza sanitaria".

La Serie B e la Serie C avranno lo stesso protocollo?
"Sì, quando ieri abbiamo fatto l’incontro con la Federazione erano presenti anche i rispettivi presidenti federali. La Serie C ha manifestato alcune difficoltà di gestione e anche a livello economico. Sarà però responsabilità della federazione gestire il tutto".

Ha dichiarato di trasmettere in chiaro i gol, insisterà?
"Sicuramente. Dobbiamo evitare che l’apertura del campionato crei assembramenti per il fatto che chi non ha l’abbonamento alle pay-tv si ritrovi in luoghi pubblici. Questo non significa di trasmettere tutte le partite in chiaro. Non escludo un intervento normativo, ma cerco sempre un dialogo. Quando però dall’altra parte non trovo persone disposte a dialogare mi assumo le mie responsabilità. Spero di trovare un accordo coi broadcaster".

C’erano delle richieste da parte dei giocatori per non iniziare?
"Sì e le dichiarazioni di Tommasi lo certificano. Il governo ha scelto una linea di coerenza dall’inizio e all’interno della lega ci sono state posizioni divergenti. Ora auspico che ognuno si assuma le sue responsabilità. Spero che quanto prima sia possibile incontrare i broadcaster per trovare un accordo. Le società sono estremamente indebitate e vivono in una bolla. Per questo il calcio va riformato e ci muoveremo in tal senso".

E adesso?
"E' ripartito quasi tutto, quello che manca sono le attività un po' più di contatto. Mi auguro che nel prossimo DPCM si possa definitivamente aprire anche quest'altro settore. La proposta che farò è che dal 15 giugno possa ripartire anche questa parte amatoriale comunque importante".

(Rai 2)