Altre 16/05/2020 20:20
LIVE - Coronavirus, Conte: "Ripresa Serie A? Non ci sono garanzie per una data". Nel Parma due positivi al primo tampone, nessun caso nell'Udinese. Calcagno (AIC): "Calciatori disposti al ritiro, resta il problema quarantena". Riparte la Bundesliga
Il mondo del calcio fa le prove di ripartenza dall'emergenza coronavirus. In ballo ora la questione relativa al Protocollo, con i club di Serie A che hanno bocciato quello proposto dal CTS e puntano al modello tedesco. Qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale:
LIVE
20.45 - "Le misure della Fase 1 hanno prodotto i risultati attesi, quindi si può ripartire, con fiducia e senso di responsabilità". A dirlo è il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, la prima a cui i giornalisti sono fisicamente presenti e non in collegamento. Il premier conta sulla collaborazione delle Regione "che dovranno assumersi le loro responsabilità. Affrontiamo un rischio calcolato, la curva dei contagi potrà tornare a salire, e saranno possibili nuove chiusure".
Il premier ha confermato le misure che sono contenute nel decreto legge che oggi è stato firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella per le riaperture da lunedì 18 maggio. Dalla prossima settimana riprenderanno, come annunciato dallo stesso Conte, anche gli allenamenti degli sport di squadra.
A proposito del campionato di Serie A, Conte ha specificato che la ripartenza del campionato "è un tema che riceve tante sollecitazioni, lo sta seguendo molto bene il Ministro Spadafora. Bisogna che si realizzino le condizioni per la ripresa del campionato. Deve riprendere quando ci saranno condizioni di massima sicurezza. Per fare una data bisogna avere alcune garanzie in più, che in questo momento non ci sono, non è ancora il momento. Speriamo che le condizioni si verificheranno quanto prima"
20.38 - Due nuovi giocatori positivi al Coronavirus. Sono due tesserati del Parma, che lo ha annunciato con un comunicato ufficiale: "Il Parma Calcio 1913 comunica che nei giorni scorsi tutti i membri della rosa, dello staff tecnico e i componenti del cosiddetto “gruppo squadra” – per un totale di circa una sessantina di persone – sono stati sottoposti a tamponi e test sierologici, nell’ambito delle indicazioni previste per la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio professionistiche. All’esito degli esami, tutti i membri del Gruppo squadra sono risultati negativi ai due tamponi per il Covid 19 effettuati nell’arco di 24 ore, tranne due calciatori che sono risultati positivi al primo tampone e negativi al secondo"
"Gli atleti, entrambi in ottime condizioni fisiche ed asintomatici, sono stati comunque posti in immediato isolamento - specifica la nota - e la Società li terrà costantemente monitorati. Tutto il resto del gruppo ha proseguito le visite medico sportive propedeutiche all’inizio degli allenamenti collettivi, previsti presso il Centro Sportivo di Collecchio da Lunedì 18 Maggio, nel rigoroso rispetto delle indicazioni e dei protocolli vigenti a tutela della salute dei tesserati".
Con un'ulteriore nota il club ducale ha annunciato anche l'intesa con i propri giocatori per il taglio degli stipendi. La società "comunica di aver ricevuto da parte dei propri tesserati (allenatore, staff prima squadra, direttore sportivo, collaboratori e la totalità dei giocatori) l’unanime disponibilità alla riduzione dell’emolumento annuo – in misura di una mensilità onnicomprensiva - alla luce dell'emergenza sanitaria che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva e causando già ora ingenti danni economici alla società. L’integrazione degli accordi individuali relativi, che non riguarderanno i tesserati del Settore Giovanile e che si applicheranno a partire da una soglia minima di compenso annuo, verranno perfezionati non appena possibile, come previsto dalle norme vigenti. Il Parma Calcio 1913, in attesa di capire se le condizioni sanitarie del Paese permetteranno o meno una ripresa delle attività agonistiche in questa stagione, desidera ringraziare tutti i propri tesserati per il senso di responsabilità dimostrato nella difficoltà del momento, che richiede buon senso e spirito costruttivo da parte di tutte le componenti aziendali"
(parmacalcio1913.com)
20.27 - «Protocollo definitivo per settimana prossima? Secondo me c'è la volontà di tutti, anche del Ministro che ha fatto delle aperture. È chiaro che va cauto, la sua imposizione lo impone. Alla luce di ciò che sta accadendo nel Paese, con questa curva epidemiologica, i dati sono buoni. Questo non vuol dire mollare, non è finito nulla, dobbiamo stare attenti». Lo ha detto Francesco Braconaro, membro della commissione medica Figc a Punto Nuovo Sport Show sulla ripartenza ai tempi del coronavirus. «Si tratta di una pandemia, c'è l'imponderabile nel contagio. Ha fatto bene l'Inail a fare una certa precisazione, i medici hanno mostrato disappunto non perché non volessero responsabilità, ma perché non vogliono accollarsi responsabilità su un fenomeno sconosciuto e grosso come questo. D'altro canto i medici hanno delle linee guida, dal momento in cui saranno determinate delle linee guida, saranno seguite quelle», ha aggiunto Braconaro che spiega come il «protocollo non è applicabile in Serie C per tutta una serie di motivi che ho già avuto modo di dichiarare. Come rappresentante della Lega, la prima cosa che ho fatto, è riunire tutti prima di decidere per la sospensione del campionato. Ho raccolto tutte le difficoltà e criticità che i medici mi hanno evidenziato, un conto sono le strutture e risorse della Serie A e Serie B, ma in Serie C ci sono le strutture necessarie»
(Radio Punto Nuovo)
20.25 - «Mi pare che oggi ci sia poca fiducia verso gli arbitri mentre in Europa il rispetto è maggiore. Cosa potremmo fare noi arbitri per arrivare a livello europeo? Conoscersi tutti meglio. E formazione, anche sulle regole. Magari aumentando incontri e confronti fra parte arbitri e squadre. Le proteste? Esistono, come ovunque, persone permalose. Anche negli arbitri: più gli andate a protestare contro e più si chiude e farà l'opposto, che sia andare a rivedere anche le sue decisioni al Var anche». Lo ha detto il dirigente arbitrale ed ex arbitro Nicola Rizzoli, ospite ad un appuntamento promosso dal Bologna-Academy webinar.
20.21 - Gli ispettori del pool di investigatori creato dalla Figc per vigilare sul rispetto del protocollo da parte dei club di Serie A ha effettuato una prima visita al centro sportivo della Lazio a Formello. Lo riferisce l'agenzia di stampa. Il club era finito sotto i riflettori per le partitelle tre contro tre disputate in settimana, notizia svelata in settimana dal Corriere della Sera. La Figc è intervenuta spinta da questo episodio. Gli ispettori della Procura Federale hanno visitato il centro mentre la squadra si allenava sui vari campi, rispettando il distanziamento dopo che in mattinata erano stati effettuati i test al Lazio Lab. A quanto si apprende inoltre il pool della Figc avrebbe fatto visita ad altri tre club di Serie A.
(Adnkronos)
18.40 - Tutti negativi al test per il Coronavirus i calciatori dell'Udinese. Lo comunica proprio il club friulano con una nota diffusa sui propri canali ufficiali. "All'esito dello screening effettuato mercoledì - si legge nel comunicato -, i test molecolari e sierologici di tutti i giocatori e i membri dello staff hanno dato esito negativo".
(udinese.it)
18.30 - A seguito della ripresa in Bundesliga arrivano i primi commenti dei calciatori. Nello specifico sono stati Fabregas e Falcao ad esprimere le proprie perplessità sui social. Il centrocampista spagnolo con una nota sul suo profilo Twitter ha scritto: "Non si può esultare con gli altri per il gol? Questa mi mancava". Più duro il centravanti, che commenta: "Guardando la ripresa delle partite mi domando: c'è un motivo specifico per cui non si possa esultare insieme dopo il gol? Durante tutta la partita i calciatori sono in contatto costante. In occasione dei calci d'angolo si sta tutti vicini, ed in barriera hai sempre diversi giocatori accanto".
You can’t celebrate goals together? Didn’t know this one. ?
— Cesc Fàbregas Soler (@cesc4official) May 16, 2020
Viendo el retorno del fútbol me pregunto: ¿Existirá una razón técnica para que no se permita el abrazo en los goles? Durante todo el partido estamos en constante contacto. ¡En un tiro de esquina están los defensores encima tuyo!. En las barreras están todos juntos ?
— Radamel Falcao (@FALCAO) May 16, 2020
17.00 - Mentre la Bundesliga tornava in campo per la ripresa del campionato, nello stadio che ospitava Augsburg-Wolfsburg, la WWK Arena, in una delle due curve veniva esposto uno striscione polemico da parte dei tifosi, che non hanno digerito la scelta di ricominciare a giocare a porte chiuse. "Il calcio vivrà ma il vostro business è malato" è la scritta recitata dallo striscione.
In den Stadien sind keine Fans zugelassen. Protest gegen die Geisterspiele gibt es in Augsburg dennoch: @SPORTBILD @BILD_Sport pic.twitter.com/GBN2T1U1FF
— Tobias Altschäffl (@altobelli13) May 16, 2020
15.30 - «Un peccato, era una stagione che stava andando davvero bene, soprattutto per me. Sono fiducioso, nonostante non ci sia nulla di sicuro. Abbiamo tanta voglia di rientrare ma servirà responsabilità. Lunedì abbiamo fatto i test, fortunatamente tutti negativi. Il club si sta muovendo bene, vogliamo riprendere nel modo più giusto per evitare problemi», così il giocatore del Cagliari, Joao Pedro, sul possibile riavvio della stagione calcistica ai microfoni dell'emittente televisiva. «Sicuramente siamo andati oltre, fare 13 risultati positivi di fila non è semplice. dicevamo tutti che sarebbe arrivato il momento buio. Non siamo stati bravi a superarlo, abbiamo vissuto episodi negativi che hanno tolto lucidità. Tutti abbiamo una parte di colpa. Dopo la gara contro la Lazio non siamo più riusciti a rialzarci. Peccato, siamo una squadra davvero forte, ma quando entri in certi tunnel se non sei bravo di testa è difficile uscirne. L'aspetto psicologico è molto importante, più di quello fisico», aggiunge. «La gestione del gruppo? Nel calcio non è semplice, ci sono tanti elementi. Radja è un bel personaggio, ha una grande personalità e ci ha dato tanto con la sua mentalità da vincente, ci ha trascinato. Nonostante l'ultima parte di campionato abbiamo fatto vedere tante cose buone», conclude.
(Sky Sport)
15.20 - La Bbc potrebbe mostrare la prima partita della Premier League, quando ripartirà il campionato, in diretta e in chiaro. Nella storia della Premier League, la Bbc non ha mai trasmesso le partite dal vivo. Sky e BT Sport detengono i diritti delle partite e trasmetteranno la maggior parte delle 92 partite rimanenti una volta terminato lo stop per via del coronavirus. Queste emittenti avranno anche l'opportunità di mostrare la maggior parte delle altre partite in diretta, ma sono emerse delle proposte che potrebbero far trasmettere il match della giornata dalla Bbc che potrebbe mostrare gratuitamente fino a cinque partite tra il 19 giugno e la fine programmata del campionato a luglio, secondo quanto spiega il Times. Gli addetti ai lavori del settore radiotelevisivo hanno confermato che l'opzione di dare alcune partite alla Bbc è «sul tavolo», rivela il giornale.
Fondamentalmente, potrebbero essere trasmesse le gare a 'rischio' quelle partite in cui si teme che i fan rivali possano riunirsi e per questo si opterebbe per la Tv in chiaro. Ad ogni modo anche Amazon spera di poter trasmettere le partite gratis solo per gli abbonati Prime. Lunedì i piani generali per le partite rimanenti saranno rivelati ai presidenti della Premier League in videoconferenza. Sono anche in corso dei piani per consentire a Sky e BT Sport di mostrare le partite sui loro canali YouTube. I due giganti televisivi però potrebbero opporsi alle proposte per consentire ad Amazon e alla Bbc di mostrare partite avendo pagato tanto per i diritti tv.
14.20 - Un giocatore della Premier League inglese, di cui non è stata ancora resa nota l'identità, avrebbe violato il lockdown per volare a Parigi e partecipare a un party a luci rosse, secondo quanto riportato dal Sun. Il tabloid ha scritto che il giocatore ha bevuto vari cocktail con diverse modelle in un ristorante «affittato» per l'occasione prima di continuare la festa in un vicino appartamento. Al party, che ha infranto i severi protocolli in Francia, così come nel Regno Unito, avrebbero partecipato circa 15 persone. Il misterioso calciatore sarebbe già tornato in Inghilterra per allenarsi nuovamente con la propria squadra in attesa della ripresa del campionato, scatenando diverse polemiche.
14.00 - Ai microfoni dell'emittente radiofonica è intervenuto Francesco Braconaro della commissione medica FIGC: "Si tratta di una pandemia, c'è l'imponderabile nel contagio. Ha fatto bene l'INAIL a fare una certa precisazione, i medici hanno mostrato disappunto non perché non volessero responsabilità, ma perché non vogliono accollarsi responsabilità su un fenomeno sconosciuto e grosso come questo. D'altro canto i medici hanno delle linee guida, dal momento in cui saranno determinate delle linee guida, saranno seguite quelle".
"Protocollo? Non è applicabile in Serie C per tutta una serie di motivi che ho già avuto modo di dichiarare. Come rappresentante della Lega, la prima cosa che ho fatto, è riunire tutti prima di decidere per la sospensione del campionato. Ho raccolto tutte le difficoltà e criticità che i medici mi hanno evidenziato, un conto sono le strutture e risorse della Serie A e Serie B, ma in Serie C ci sono le strutture necessarie. Oltretutto i medici di queste squadre non sono prettamente medici sociali, spesso fanno un part time, non è il loro lavoro principale. La gestione di un ritiro per 40-50 persone non è semplice ed ho raccolto tutte le perplessità sul protocollo. Pertanto, insieme a tutte altre problematiche non solo di tipo sanitario, si è deciso di sospendere il campionato di Serie C. Sulla base di altri protocolli, andranno fatte delle riflessioni. Attenzione: il modello tedesco, non è un liberi tutti. Ha tutta una serie di protocolli atti a tutelare il più possibile la salute del gruppo squadra. La curva epidemiologica va migliorando, quindi saranno fatte tante altre valutazioni. C'è un tavolo aperto di lavoro perché ci confrontiamo con il CTS e cerchiamo di ottimizzare quello che potrebbe essere il comportamento di fronte ad un giocatore positivo, che tuteli il gruppo squadra, ma che non determini di nuovo la chiusura del campionato. Vedremo se riusciremo a studiare una sorta di quarantena ridotta con controlli diagnostici e sierologici più diffusi all'interno del gruppo, una soluzione si trova. Questa quarantena di 15 giorni, con una partita ogni 3 giorni, un gruppo di tante persone, la probabilità che ci sia un positivo asintomatico è alta. Dobbiamo essere pronti a mettere in atto tutto ciò che si può fare per ridurre il contagio e trovare insieme una soluzione. In questo modo avremo tutti delle idee chiare e delle linee guida da seguire", ha aggiunto.
"Serie C? Dal punto di vista sanitario posso dire che dipende dai protocolli che usciranno. E' una valutazione che la Lega Pro farà in base ai protocolli definitivi. Sarà l'assemblea di Lega a decidere e per ora ha deciso. In Lega Pro, abbiamo stimato che con il ritiro di 3 settimane, con accertamenti diagnostici, dispositivi di protezione individuale, alberghi, sanificazione, parliamo di 100-150 mila euro per squadra. Protocollo definitivo per settimana prossima? Secondo me c'è la volontà di tutti, anche del Ministro che ha fatto delle aperture. E' chiaro che va cauto. Alla luce di ciò che sta accadendo nel paese, con questa curva epidemiologica, i dati sono buoni. Questo non vuol dire mollare, non è finito nulla, dobbiamo stare attenti", ha concluso.
(Radio Punto Nuovo)
13.35 - "I calciatori sono disposti ad andare in ritiro, per quelle due settimane che erano state concordate. Il problema resta la questione della quarantena. E' impensabile che tra oltre 500 calciatori non esca un positivo nei prossimi mesi...", così Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Assocalciatori, ha commentato ai microfoni dell'emittente radiofonica le criticità del protocollo sanitario del CTS.
(Radio Punto Nuovo)
13.30 - La Juventus ieri ha potuto riabbracciare l'attaccante Gonzalo Higuain che è tornato in Italia dall'Argentina. La squadra di Sarri per rivederlo in campo dovrebbe ora attendere il periodo forzato di quarantena previsto per i rientri dall'estero. La Juventus però pensa a farlo allenare al più presto mettendolo a disposizione del tecnico toscano, secondo 'Tuttosport', procedendo come ha fatto il Milan nel caso di Zlatan Ibrahimovic: quindi doppio tampone nel giro di 48 ore e, in caso di negatività al virus, possibilità di entrare nel centro sportivo per allenarsi. Ma bisogna anche attendere gli sviluppi sulla rivisitazione del protocollo medico.
13.10 - L'ufficialità dello stop al campionato in Belgio a causa dell'emergenza coronavirus con i verdetti decisi in base ai risultati dopo 29 giornate non ha mancato di innescare, come successo in Francia, la reazione dei club. Il Waasland-Beveren, unico club retrocesso d'ufficio dalla Pro League con 20 punti, due in meno della penultima Oostende, ha annunciato che ricorrerà in tribunale. «Combatteremo e vedremo come potremo sfidare questa decisione», ha detto il presidente Martijn De Jonghe. Il Bruges è stato proclamato campione per la sedicesima volta e usufruirà dell'accesso diretto ai gironi di Champions League, al terzo turno preliminare della massima competizione europea per club il Gent. Direttamente promosso in Europa League, terzo in classifica, ai preliminari Royal Anversa e Standard Liegi.
12:30 - Dopo la Lega Pro anche il calcio femminile (Serie A e Serie B) ha deciso di concludere qui la stagione. In Consiglio Federale chiederanno alla FIGC di ratificare la decisione. I costi del protocollo sanitario (500mila euro a club) non sono sostenibili dalle società.
Dopo la #LegaPro anche il calcio femminile (Serie A e Serie B) ha deciso di concludere qui la stagione. In Consiglio Federale chiederanno alla FIGC di ratificare la decisione. I costi del protocollo sanitario (500mila euro a club) non sono sostenibili dalle società. #Covid19
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 16, 2020
12:00 - L'Uefa ha voluto puntualizzare su alcune dichiarazioni del proprio presidente Aleksander Ceferin. Il massimo organo calcistico europeo ha smentito attraverso un comunicato ogni riferimento a un possibile accesso alle coppe europee tramite turni preliminari per chi decidesse di non terminare il campionato: "Per quanto riguarda il modo in cui sono state riportate alcune dichiarazioni in un'intervista a Bein Sports, la UEFA desidera chiarire che il presidente Ceferin ha affermato che i club delle leghe che sono state annullate in questa stagione dovrebbero essere ancora pronti a giocare i turni di qualificazione per la prossima stagione secondo la lista di accesso corrente. Non ha menzionato né accennato a nessuna modifica all'elenco di accesso alle competizioni UEFA per club".
(uefa.com)
11:00 - Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, nell’intervista rilasciata al quotidiano ha ribadito come non ripartire sarebbe un vero e proprio dramma economico, non solo per la Serie A ma per l’intero calcio italiano, a quel punto a rischio fallimento. Queste le sue parole: “Se non giochiamo, libri in tribunale. Non capisco il perché della confusione. Se vogliamo far morire il calcio siamo sulla strada giusta. Qua siamo tutti pazzi, non capisco il perché di tutta questa confusione. Guardo a noi: se si torna in campo i danni sono enormi, ma se non si torna è un vero e proprio disastro. Se qualcuno non vuole giocare lo dica apertamente, ma se l’industria calcio non riparte fallisce”.
(Corsport)
10:30 - Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha rilasciato un'intervista esclusiva pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano sportivo in cui parla del tema della possibile sospensione di alcune leghe europee e delle conseguenze che questa decisione avrebbe sulle coppe europee. Queste alcune delle sue parole:
Sulla scelta di sospendere definitivamente il campionato francese.
Una decisione affrettata.
Sull'assegnazione dei titoli.
C’è un piano concreto per completare la stagione europea. Penso che la maggioranza delle leghe riuscirà a portare al termine la stagione. Chi non lo farà, scelta sua, dovrà affrontare i preliminari, se vorrà partecipare alle prossime competizioni UEFA.
Nei giorni scorsi la UEFA aveva mostrato irritazione nei confronti dell’Italia poichè le nostre incertezze condizionano notevolmente lo sviluppo delle coppe. Presidente, conferma questa preoccupazione?
L’Italia è uno dei grandi paese calcistici europei e il suo campionato ha una valenza essenziale, è visto da molti sportivi anche al di fuori dei suoi confini. Assoluta priorità alla salute pubblica, ci mancherebbe, ma come tutti gli altri settori anche noi abbiamo il dovere di ripartire rispettando gli impegni che ci siamo assunti.
La quarantena obbligatoria di due settimane anche per i contatti stretti del contagiato è un ostacolo solo italiano? In che modo si regola l’Europa e che ruolo può avere la UEFA?
Rispetto le decisioni delle autorità scientifiche, hanno la grande responsabilità di difendere la salute delle persone. Quel che succede in caso di positività dei calciatori è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho alcuna competenza in materia, ma vedo che in alcuni Paesi, come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali al prosieguo dell’attività, non alla sua improvvisa interruzione.
L’assenza del pubblico segnerà la ripartenza dei prossimi campionati…
Temo che per un certo periodo non sarà possibile far entrare il pubblico negli stadi. Spero che si tratti di una parentesi non troppo lunga, dopodichè rivedremo finalmente gli impianti pieni di appassionati entusiasti.
(Corsport)
10:00 - La Serie A non vuole la quarantena, perché con 14 giorni di clausura per tutta la squadra al primo caso positivo salterebbe qualsiasi calendario. Ma non vuole nemmeno i ritiri. Praticamente, non accetta le condizioni che il governo, tramite del Comitato tecnico-scientifico. In tutto ciò la Figc punta al modello tedesco: con l'isolamento singolo dell'infetto e non di tutta la squadra. In ogni nulla è ancora deciso e, nel dubbio, Gravina ha tirato nuovamente fuori la sua proposta di giocare i playoff per finire la stagione.
(Il Fatto Quotidiano)