Altre 22/05/2020 19:26

LIVE - Coronavirus, Spadafora: "C'è l'ok definitivo del CTS agli allenamenti di squadra". Serie A, quarantena di soli 7 giorni durante il campionato. Gravina: "Sarebbe paradossale oggi uno sciopero dei calciatori". Malagò: "Presidenti condizionati dalla classifica"

spadafora gravina

Il 28 maggio sarà la data cruciale per capire il destino della Serie A, intanto la Lega sta preparando un protocollo per la ripartenza tra nuovi orari, misure di sicurezza e novità anche nel regolamento. Di seguito tutti gli aggiornamenti della giornata dal mondo dello sport e del calcio in particolare:

LIVE

23.25 - Il Comitato tecnico-scientifico e i medici della Serie A avrebbero trovato un accordo in merito al protocollo da seguire in caso di nuovo contagio durante il campionato. Come riferisce l'emittente televisiva, qualora un calciatore dovesse risultare positivo al coronavirus, i giorni di quarantena saranno 7 e non 14 come inizialmente previsto, sia per il diretto interessato, sia per la sua squadra. Rimane di due settimane se la positività viene riscontrata durante gli allenamenti collettivi.

(Sportmediaset)

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23.10 - Il 12 giugno potrebbe essere il giorno della ripresa della Liga. "È una delle possibilità" ha dichiarato il Ministro della Cultura e dello Sport spagnolo, José Manuel Rodríguez Uribes, all'emittente radiofonica 'Onda Cero'. "Non posso dire che questa sarà la data, ma ciò che è certo è che il ritorno del calcio sarà a porte chiuse e senza pubblico all'inizio. Abbiamo in programma protocolli e date possibili, ma tutto dipenderà dal fatto che queste settimane vadano bene e che non ci siano battute d'arresto dal punto di vista sanitario". Se il 12 giugno dunque può essere indicata come data ufficiosa per il ritorno del campionato, ancora è incerto il giorno in cui le squadre potranno tornare ad allenarsi in gruppo. Infatti il Ministro della Salute spagnolo Salvador Illa, al termine del Consiglio dei Ministri, ha affermato: "Studieremo come fare, perché ad oggi non è stata ancora presa nessuna decisione in merito".

23.00 - Sono stati respinti i ricorsi presentati al giudice del Tribunale amministrativo di Parigi contro lo stop del campionato francese. A rivolgersi alla Corte sono stati Tolosa e Amiens, i due club retrocessi a tavolino nella Ligue 2 perché ultimI in classifica, e il Lione che non potrà partecipare alle coppe europee. A renderlo noto è la lega calcio francese in un comunicato dove si legge inoltre che il giudice "ha ritenuto che la decisione presa il 30 aprile scorso possa essere impugnata solo presso il Consiglio di Stato".

(lfp.fr)

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22.00 - La gestione del prolungamento dei contratti (o dei prestiti in scadenza), con una stagione che si allungherà di 2 mesi, è una delle questioni che il mondo del calcio sta discutendo e che presto spera di risolvere. A questo proposito la Fifa, come riferisce il quotidiano sportivo, ha inviato ieri a leghe e club un documento dove viene specificato che l'organismo mondiale "non ha alcuna autorità nel prolungare o modificare unilateralmente i termini e le condizioni già stabilite" ed è per questo che invita le società "a trovare un accordo per posticipare la scadenza del contratto". Qualora non si riuscisse ad arrivare a un'intesa o la situazione finanziaria del club non permettesse alternative i contratti potranno essere sospesi. Inoltre è possibile rinegoziare un trasferimento già concordato se le parti coinvolte dovessero trovare un punto d'incontro. Per quanto riguarda il mercato, le Federazioni potranno chiedere fino a 10 giorni prima dell'inizio della sessione (10 giorni prima del 1° luglio) di modificare le date della finestra dedicata ai trasferimenti dei giocatori, ma non deve superare le 12 settimane di durata.

(corsport)

21.00 - Daniele Rugani, difensore della , è stato il primo giocatore della Serie A ad essere risultato positivo al Coronavirus. Da quel giorno sono passati due mesi, ma quelli sono stati momenti in cui il giocatore ha ammesso di avere avuto paura, come ha raccontato in un'intervista rilasciata all'emittente satellitare. "Due giorni dopo la partita con l', dopo l'allenamento mi si è alzata la temperatura e mi sentivo strano, avevo più caldo del solito - ha ricordato lo stopper bianconero - Per sicurezza ho deciso di andare subito in ritiro presso la Continassa, poi i dottori hanno fatto il loro lavoro in maniera giusta e abbiamo controllato meglio la situazione. Il giorno dopo la febbre era già scesa, all'inizio ho avuto paura ma i dottori ci hanno tranquillizzato, soprattutto per la situazione della mia fidanzata ma ci hanno detto che in gravidanza questo virus non porta problemi. Giorno dopo giorno la situazione è sempre migliorata, questo ci ha dato forza ed energia positiva e ci ha aiutato tantissimo nei 35 giorni di lontananza". "Ora sto bene e sono di buon umore, il peggio è passato ed è stato un mese particolare. L'importante è che sia andato tutto bene, nel male mi ritengo fortunato ad aver avuto il coronavirus in forma lieve" ha infine rassicurato Rugani.

(Sky Sport)

19.00 - Ultimo giorno di allenamenti individuali in casa . Dopo la pubblicazione ufficiale delle linee guida per gli allenamenti di gruppo il da domani riprenderà ad allenarsi in maniera collettiva, seguendo tutte le indicazioni scritte nel regolamento. Per Criscito e compagni sarà possibile effettuare partitelle dunque oltre che esercizi in gruppo con o senza pallone. Intanto anche il terzo giro di tamponi effettuato dalla società a giocatori, staff tecnico e dirigenti a contatto con la squadra ha dato esito negativo così come era accaduto per tutti i controllati anche nelle precedenti analisi.

18.15 - In attesa del via libera ufficiale la ha cominciato da oggi a svolgere allenamenti secondo il nuovo protocollo, a piccoli gruppi, sulla scia di quanto starebbero facendo anche le altre squadre. I giocatori viola si sono radunati al centro sportivo 'Davide Astori' dove oltre alla parte atletica hanno effettuato anche qualche esercitazione con tiri in porta.

18.05 - Pochi minuti fa, come ha annunciato il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, è stato pubblicato il comunicato che consentirà ai club di Serie A, Serie B e Serie C di riprendere gli allenamenti collettivi. Queste le novità più importanti del documento: necessità di effettuare test ogni 4 giorni, la possibilità di evitare un ritiro blindato preventivo per tutta la squadra, con l’isolamento fiduciario che scatta soltanto nel momento in cui venga accertata la positività di un calciatore al COVID-19.

Come si legge nel documento, inoltre,  l’allenatore e lo staff tecnico dovranno indossare sempre mascherina mantenendo una distanza minima di almeno 2 metri l’uno dall’altro. Le sedute in palestra, almeno per la prima settimana, dovranno essere ridotte all’essenziale  esse dovranno essere programmate in modo da limitare la presenza dei calciatori, alternandoli, e posizionando i macchinari della palestra ad almeno 2 metri di distanza. Negli spogliatoi deve essere garantito il distanziamento dei calciatori di almeno 2 metri; mentre per quanto riguarda l’uso della Sala Medica, almeno nella prima settimana, dovranno essere programmate sotto il coordinamento del  e limitate alle reali necessità.

(sport.governo.it)

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17.35 - Dopo le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina rilasciate al quotidiano La Repubblica, la Federcalcio, tramite un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, ha voluto fare ulteriori precisazioni in merito alle decisioni assunte dal Consiglio Federale sulle Licenze Nazionali per la stagione 2020/2021. Questa la nota: "Con riferimento alle ricostruzioni imprecise e incomplete riportate su alcuni organi di informazione (...) la FIGC precisa che: 1) non è stata approvata alcuna norma che esoneri le Società dal pagamento degli stipendi; 2) le mensilità di gennaio e febbraio dovranno essere regolarmente saldate entro il mese di maggio, come da regole già in vigore; 3) per impedire che il processo delle iscrizioni ai prossimi campionati fosse condizionato dai potenziali contenziosi per i pagamenti degli stipendi nel periodo Covid-19, nello specifico quelli di marzo e di aprile, è stato solo deciso di non tenerne conto in sede ammissiva; 4) per garantire i redditi più bassi, è stato stabilito che i contratti al minimo federale dovranno essere interamente onorati entro il 15 luglio dalle società di Serie A, B e C; 5) su proposta del presidente Gravina, la Federazione si è dichiarata disponibile a concorrere economicamente in un fondo di solidarietà ad hoc per i calciatori in difficoltà, sia professionisti che dilettanti".

(figc.it)

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17:30 - Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport è tornato a parlare della ripresa del campionato, che si deciderà giovedì prossimo. Queste le sue parole:

La notizia che tutti attendono è se e quando ripartirà il campionato di calcio. Lei ha un incontro importante nei prossimi giorni, cosa ha maturato nel frattempo?
Pochi minuti fa abbiamo pubblicato ufficialmente il protocollo che consente alle squadre di Serie A di riprendere gli allenamenti. È arrivato il definitivo ok del Comitato Tecnico Scientifico. Lunedì 25 riceverò dalla FIGC il protocollo per la ripresa del campionato, le nuove regole che il calcio ci propone per ripartire. Una volta ricevute le trasferirò al Comitato Tecnico Scientifico. Il mio impegno è arrivare all’incontro di giovedì 28 con un orientamento del CTS, per fare in modo di decidere, con tutte le componenti del calcio, se ci sono davvero i presupposti per riprendere o meno.

È ottimista rispetto alla ripresa?
Io voglio essere ottimista, così come per tutto ciò che riguarda il Paese. Ho detto un secco “no” a chi, nei giorni più gravi, in cui contavamo centinaia di morti, chiedeva come e quando sarebbe ripartito il calcio. Detto questo è ovvio che, se riparte tutta l’Italia non può che ripartire anche tutto lo sport e il calcio, che è una grande passione per milioni di italiani e una grande industria per il Paese. Quella linea di prudenza adottata all’inizio ci consente oggi di essere ottimisti, se non avessimo adottato quelle misure non so oggi di cosa potremmo parlare.

(rai 1)

17.15 - "Ripartenza? Gli arbitri sono come sempre determinanti, sarebbe come giocare senza pallone. L'unica cosa che stiamo facendo da mesi è mantenere forma fisica e mentale per dare il nostro contributo in caso di ripartenza di qualunque campionato. Negli ultimi giorni ci sono state decisioni finalmente puntuali, si sono stabilite date, ci stiamo preparando a questa evenienza. Il 28 saremo convocati dal ministro Spadafora e speriamo che arrivi la data per la ripartenza senza se e senza ma". Intervistato dall'emittente radiofonica, il presidente dell'Aia Marcello Nicchi auspica che venga fatta chiarezza sul via libera al campionato e ai relativi programmi da rispettare prima che venga fischiato il calcio d'inizio. "Il nostro protocollo? Sulla sala Var ne abbiamo sentite di tutti i colori - dice ancora Nicchi -. Io spero che avremo un protocollo definitivo prima di partire. Gli arbitri verranno trattati come i giocatori e forse addirittura con più attenzione, perché siamo un movimento che si sviluppa a livello nazionale. Ci stiamo già organizzando in accordo con la nostra commissione medica. Quando ci sarà il protocollo definitivo, il dottor Pizzi, che è il nostro rappresentante, ci dirà come muoverci. Per ripartire con arbitri e Var dovremo riprogrammare controlli su 120 persone". Secondo Nicchi, "gli arbitri, gli assistenti, gli osservatori, sono gente di grande spessore umano e atletico, non si può fare un paragone col passato perché oggi sono professionisti, sono preparatissimi e guidati da dirigenti di grande spessore. Poi se qualcuno si diverte a criticare un arbitro perchè ha sbagliato una decisione, si torna ai vecchi schemi di cui non sentiamo la mancanza. Io spero che questo virus ci insegni a cambiare un po' gli atteggiamenti e avere più rispetto". "C'era bisogno del coronavirus per dire che i giocatori devono mantenere distanza dall'arbitro per una protesta? - sottolinea Nicchi - E' una questione etica che mi auguro sia assimilata da tutti".

(Radio Sportiva)

15.00 - Calcio e coronavirus. La pandemia e' gia' costata al Manchester United 28 milioni di sterline (31 milioni di euro), ma il passivo di bilancio potrebbe risultare ancora maggiore. Il direttore finanziario Cliff Baty ha spiegato dovranno essere restituiti 20 milioni di sterline di diritti televisivi alle emittenti tv anche se la massima serie del campionato inglese dovesse riprendere. Lo United ha inoltre perso ulteriori 8 milioni di sterline degli ultimi tre match non giocati a marzo.

14.00«Nessuno ha mai pensato ad uno sciopero, si sono resi conto dell'astrusità delle norme approvate e contano molto sulla nostra responsabilità. La pazienza ha un limite e speriamo si possa tornare a ragionare sulle norme». Lo afferma ai microfoni dell'emittente radifoonica Umberto Calcagno, vice presidente dell'Associazione italiana calciatori. «È evidente a tutti che non si tratta di avere provvedimenti di favore, ma stiamo parlando di tutti i calciatori professionisti, anche di Serie B e Serie C, che hanno avuto l'ultimo stipendio a marzo con la mensilità di gennaio e febbraio. Se un sistema federale ritiene giusto che per 5 mesi e mezzo non debbano essere pagati famiglie e calciatori, mi sembra sbagliata e continueremo a contrastarla in ogni sede. Ognuno può pensarla come vuole, sicuramente stiamo mandando in cassa integrazione ragazzi di LegaPro che vedranno i soldi tra 90 giorni e gli stiamo dicendo che forse devono ripartire».

(Radio Punto Nuovo)

13.55 - Il Bayern Monaco donerà 460.000 euro al calcio dilettantistico e agli sport amatoriali della Baviera, attingendo ai risparmi dovuti alla generosità dei tifosi che non hanno voluto il rimborso di biglietti e abbonamenti. Ognuno dei 18 club di lega regionale bavarese di quarto livello riceverà 20.000 euro e l'associazione sportiva federale bavarese 100.000 euro.

12.35 - Ai microfoni dell'emittente radiofonica, durante la trasmissione "Te la do io Tokyo", è intervenuto Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Assocalciatori: "Giocatori tranquilli di scendere in campo? Sono tutti preoccupati, tutti i professionisti, non solo i calciatori. Io faccio l’avvocato e ci sono colleghi che ancora non hanno ricominciato a lavorare, per esempio. Tornando ai calciatori, abbiamo l’esempio di Michael Agazzi che non si è sentito sicuro e ha preferito risolvere il proprio contratto che ricominciare a giocare. Non c’è un discorso di essere pro o contro la ripresa: c’è una comunità scientifica che consiglia e ci sono protocolli in fase di validazione…vediamo. Poi dobbiamo vigilare che i protocolli vengano rispettati, ma questo fa parte del nostro lavoro. Bisogna valutare se ci sono le condizioni per ripartire, e n questo momento sembrano esserci. Ripartire non con il rischio zero, ovviamente, ma con un rischio minimo. Ma questo discorso vale per tutti i settori, non solo per il calcio".

(Centro Suono Sport)

11.30 - «Penso che praticamente tutti i presidenti hanno un condizionamento da posizione in classifica. Non mi sento di dire che ci sono i buoni e i cattivi. Penso che è nella natura umana che ci possano essere spinte in virtù del fatto che quando si è fermato tutto si stava in zona retrocessione o lottando per lo scudetto», così il presidente del Coni Giovanni Malagò intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica.

(Radio Incontro Olympia)

10.05 - Della ripresa e della questione stipendi così ha parlato al quotidiano il presidente della Figc, Gabriele Gravina"Sarebbe paradossale pensare ad uno sciopero dei calciatori oggi che il paese cerca di ripartire. Non abbiamo autorizzato i club a non pagare, sarà il collegio arbitrale a decidere sui contenziosi relativi agli stipendi".

"Se le condizioni sanitarie lo consentiranno, i campionati devono essere portati a termine regolarmente, altrimenti procederemo a introdurre play-off e play-out con la partecipazione di tutti i club divisi per fasce di classifica. Solo come ultima istanza, se non sarà possibile riprendere, potremmo individuare un criterio oggettivo per la definizione delle graduatorie, seguendo un algoritmo, ma sempre con promozioni e retrocessioni. Decideremo tutto nella prima settimana di giugno", ha aggiunto. "I furbetti sono avvisati, un pool verificherà puntualmente tutte le situazioni. Non è più possibile che uno esca fuori e dica: 'fermiamo tutto', perché così vince lui", ha concluso.

(La Repubblica)

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