Altre 01/05/2020 21:05

LIVE - Coronavirus, Lega Serie A: volontà unanime di portare a termine la stagione. Da lunedì sedute individuali per Bologna, Parma e Sassuolo, ferma la Spal. Atteso anche il via libera della Regione Lazio. 3 positivi nel Colonia

LEGA SERIE A TIM 2019-2020 logo

Mentre la ripartenza della Serie A si fa in salita, alcune squadre si organizzano per il ritorno alle attività. Tutto questo in attesa delle decisioni governative in merito al futuro del campionato di Serie A. Qui gli aggiornamenti:

LIVE

23.00 - E' andata in scena oggi l'Assemblea di Lega di Serie A. Durante l'incontro in teleconferenza è stata ribadita la volontà di portare a termine la stagione 2019/20, ma non solo. Stando a quanto riferito dal sito dell'emittente televisiva, nel corso dell'Assemblea sono emerse due possibili date per la ripresa del campionato. La prima ipotesi è ripartire il 13 giugno dalla 27esima giornata, per poi disputare i recuperi il 17 giugno e finire il 1° agosto, con la finale di Coppa Italia il 22 luglio. Il secondo scenario prevede il via il 20 giugno, i recuperi il 24 giugno, niente Coppa Italia e ultima giornata in programma il 1° agosto.

(sport.sky.it)

VAI ALL'ARTICOLO ORIGINALE

21.45«La voglia di tornare in campo è tantissima. Per noi è comunque un lavoro e vogliamo tornare a farlo, con la sicurezza giusta perché non vogliamo andare allo sbaraglio. Ora però bisogna fare chiarezza: non si può restare in attesa, occorre prendere una decisione nel bene o nel male». Lo ha detto Francesco Caputo, attaccante del autore di un gol nell'ultima partita giocata in serie A prima dello stop per l'emergenza Coronavirus, con tanto di cartello esposto a favore di tv 'state a casa, andrà tutto bene'- Rakitic si è detto pronto anche a correre il rischio del contagio, pur di restituire ai tifosi la gioia del calcio. «Capisco quando dice che noi calciatori siamo un trasporto positivo per la gente, può essere un segnale. Noi vogliamo giocare, la Lega vuole giocare - ha detto Caputo - Ora la palla passa al Governo. Il mio messaggio 'Andrà tutto bene, restate a casa'? E' stato spontaneo, semplice, spero sia passato in un momento di difficoltà per tutta l'Italia. Un altro messaggio? Tornare a giocare, con le dovute sicurezze». L'idea comune, ha detto l'attaccante del «è ripartire: ci manca odore dello spogliatoio, dell'erba, della palla, il contatto con i compagni. Sicuramente un pò di rammarico per lo stop c'è, a livello di squadra ci eravamo rimessi bene in carreggiata e c'erano entusiasmo e voglia di stupire. Per chi fa questo lavoro è impossibile stare fermi, seguiamo programmi e alimentazione per restare il più possibile in forma. Non è come stare sul campo, ma in tre settimane con i giusti metodi si può ripartire tranquillamente». Caputo si è detto orgoglioso di «esser stato nominato dal ct azzurro Roberto Mancini», e ha parlato dei rischi per le serie minori. «Lo stop dei campionati sarebbe un crollo generale del sistema, tra B, C e D in tante rischiano di non iscriversi, ci sarebbero tanti calciatori e tanti lavoratori a spasso, ecco perché secondo me riprendere anche tardi sarebbe la salvezza per tutti. Anche noi possiamo aiutare le categorie».

(Radio Sportiva)

21.05 - Come annunciato dal club tedesco in un comunicato ufficiale, dopo i tamponi effettuati su squadra e staff, tre tesserati sono risultati positivi al Coronavirus. I tre, dei quali il club non ha comunicato il nome per rispetto della privacy, sono asintomatici e dovranno rispettare un periodo di 14 giorni di isolamento. Gli allenamenti proseguono «secondo le misure di controllo dell'igiene e delle infezioni che sono state messe in atto dal 6 aprile nella formazione di gruppo. Il prerequisito per questo è che il gruppo di persone venga ulteriormente testato, come indicato nel protocollo medico definita dalla Lega calcio» tedesca.

La procedura, sottolinea il club, è stata discussa ancora oggi col presidente della task force federale, il professore Tim Meyer, direttore medico dell'Institute for Sports and Preventive Medicine dell'Università del Saarland University e con la professoressa Barbara Gärtner, specialista in microbiologia ed epidemiologia delle infezioni. «I rischi, con questo protocollo, sono ridotti rispetto alla fase iniziale - ha detto il professor Meyer - Siamo in contatto costante con le autorità sanitarie, e siamo convinti di poter consentire ai giocatori di svolgere la loro attività con la miglior protezione possibile». «Il nostro protocollo - aggiunge l'ad del Colonia, Horst Heldt - si dimostra valido per reagire con soluzioni individuali: la salute dei giocatori è al primo posto».

(fc.de)

VAI ALLA NOTA UFFICIALE

21.00«Stiamo iniziando a vedere la luce alla fine del tunnel. Senza fretta, con grande cautela e anche con un pò di paura, ma l'Italia sta lentamente tornando in attività e anche noi vogliamo farlo. Noi ci siamo! Vogliamo e dobbiamo tornare al lavoro». E' il messaggio del centrocampista della Lazio Luis Alberto, affidato ai suoi profili social. «Non solo pernoi calciatori - specifica il giocatore biancoceleste - ma perché ci sono molti addetti e lavoratori che dipendono dal calcio. Dipendenti con famiglie che ora sono senza stipendio e che devono tornare alla normalità. Non vogliamo essere responsabili di ulteriori tagli o licenziamenti». «Vogliamo essere d'aiuto per la riapertura del Paese - conclude lo spagnolo - e far emozionare di nuovo i nostri tifosi, per far tornare quella la passione e quella gioia che hanno dentro. Ecco a cosa serve il calcio: ad unirci. Siamo pronti per tornare».

20.40 - La Premier League potrà tornare in campo, ma solo se si invidueranno tra 8 e 10 campi neutri dove giocare in assoluta sicurezza: è la risultanza più importante della prima riunione della Premier per valutare «Projetc Restart», il piano per far ripartire il calcio d'oltremanica.

«So quanto tutta l'Inghilterra sogni il ritorno dello sport - ha detto in un tweet il segretario alla Cultura, Oliver Dowden, dopo l'incontro con le principali discipline sportive - Oggi abbiamo dato il calcio d'inizio al primo di molti, dettagliati incontri per pianificare un ritorno in sicurezza degli sport d'elite a porte chiuse, Molte cose da prendere in considerazine, ma oggi abbiamo dato il via alla pianificazione».

La successiva riunione della Premier è servita a cominciare a parlare della logistica per il ritorno agli allenamenti, e poi alle competizioni: e se alcuni media sottolineano come il no di anche un solo club rischierebbe di far saltare tutto, altre fonti della Premier svelano il piano: 40 mila tamponi complessivi, due per giocatore a settimana, e l'individuazione di 8-10 stadi con la certificazione sanitaria della Sports Grounds Safety Authority e l'ok delle forze di pubblica sicurezza. A quel punto, le 92 partite rimanenti si giocherebbero di fatto oltre che a porte chiuse in campo neutro.

(sky sports uk / bbc)

19.20«Dobbiamo capire quanto l'ordinanza dell'Emilia Romagna possa essere messa in pratica: ma l'individuazione di protocolli per aprire a allenamenti individuali è stato al centro del colloquio che ho avuto con il ministro Spadafora»: lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori. «È quello dicevamo noi dalla settimana scorsa, dal giorno del nuovo decreto - ha detto Tommasi -.È quello che chiedevamo. Ora vogliamo però capire quanto questa ordinanza possa essere tradotta in pratica, perché immagino ci siano anche i singoli comuni a dire la loro. Discrepanza tra regioni? Quello che è balzato di più agli occhi è stata soprattutto la disparità tra atleti di sport individuali e atleti di sport di squadra. Per questo cerchiamo di affrontare questo tema e trovare quel protocollo per aprire i centri sportivi almeno per gli allenamenti singoli. Per tutti calciatori, anche delle categorie inferiori, è fondamentale tornare a fare il proprio lavoro dopo quasi due mesi di fermo: questo riguarda le partite ma anche tutta la preparazione fisica. Tutti vogliamo completare la stagione, ma serve percorrere piccoli step per poi essere pronti - arrivasse la buona notizia - a riprendere a giocare»

(sky sport)

19.17 - La Spal, nonostante l'ordinanza regionale lo consenta, non riprenderà gli allenamenti. Lo ha comunicato la società, precisando che l'attività della prima squadra rimarrà sospesa in attesa del protocollo sanitario e delle norme sulla definizione di ripresa delle competizioni sportive.

(spalferrara.it)

19.10 - Il è al lavoro, fra tecnici, dirigenti e sanitari, per riprendere gli allenamenti lunedì, come consentito dall'ordinanza regionale, o, più probabilmente, più avanti nel corso della settimana. Nel caso, si tratterà di allenamenti individuali - come previsto dall'ordinanza - che quindi si concentreranno più sulla parte atletica e tecnica, mettendo inevitabilmente tra parentesi la tattica. Il distanziamento dei calciatori sarebbe favorito dal fatto che il centro tecnico di Casteldebole, quartier generale rossoblù, ha ben undici campi a disposizione che servono sia per la prima squadra, sia per il settore giovanile che, però, attualmente, è fermo.

Nella prima fase il non è intenzionato a coinvolgere i tecnici negli allenamenti dei calciatori. È quanto si apprende al termine della prima riunione, fra dirigenti e sanitari, per valutare la possibilità, offerta dall'ordinanza regionale, di far ricominciare gli allenamenti individuali per i calciatori.

Anche se i dettagli sono ancora in via di definizione, l'ipotesi sarebbe quella di mettere a disposizione gli undici campi del quartier generale di Casteledebole per consentire ai calciatori di allenarsi, da soli, in un'area più protetta e isolata, anziché farlo, come previsto dalle norme, nei parchi pubblici della città o in altre aree aperte al pubblico. Anche gli spogliatoi saranno chiusi per evitare contatti.

(ansa)

17.40 - Conclusa la riunione con i 20 club di Premier League in merito alla possibile ripresa del campionato. Questo il comunicato della Lega calcio inglese che conferma la volontà di tornare a giocare: “I club hanno discusso delle eventuali modalità di ripresa, fermo restando l’assoluta priorità all'aspetto sanitario e alla salute di giocatori e staff. Le società hanno ribadito la propria intenzione di tornare in campo, per allenamenti e partita, se e solo se dovesse arrivare il via libera da parte del governo ed in tal senso hanno accolto con favore la creazione di una task force governativa per la ripresa dello sport professionistico che già questa mattina ha avuto una prima seduta di lavoro e incontri. Nell'incontro di oggi, si legge, non sono state prese decisioni sebbene sia stata ribadita la necessità di rendere la Premier League, le squadre e i calciatori parti integranti del processo decisionale. I club inoltre hanno confermato il proprio impegno nel voler portare a termine la stagione 2019/2020, accogliendo di buon grado il supporto del governo”.

(premierleague.com)

VAI AL COMUNICATO

17.15 - Anche la Regione Lazio è pronta a dare l’ok alla Roma e alla Lazio per la ripresa degli allenamenti individuali nei rispettivi centri sportivi a partire dal 4 maggio.

17.00 - Dopo l'ordinanza firmata questa mattina dal governatore dell'Emilia Romagna che consentirà la ripresa degli allenamenti individuali ai club della Regione (in Serie A Spal e Parma) a partire dal 4 maggio, è arrivato anche l'ok della Regione Campania. Queste le parole del presidente Vincenzo De Luca: "Per la Regione Campania ci sono tutte le condizioni per consentire la ripresa degli allenamenti della squadra del . Il presidente De Laurentiis propone un’ipotesi di lavoro che a me pare estremamente interessante: dice che possono fare gli allenamenti, avendo 3 campi di calcio disponibili a Castel Volturno, avendo un distanziamento degli atleti di 20 metri, possono farli per fasce orarie, senza uso comune delle docce, con trasporto individuale di ognuno di loro. La richiesta sarà sottoposta alla parte sanitaria della task force regionale”.

14:50 - Il Presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, ha riportato in riunione quanto espresso ieri sulla disponibilità a un dialogo col Governo in ottica costruttiva e collaborativa, ottenendo su tale posizione la piena condivisione da parte di tutte le Società. Queste le sue parole: “Apprezzo molto le parole del Ministro Spadafora di questa mattina e il suo appello. Da parte della Lega Serie A c’è stata e sempre ci sarà disponibilità a un dialogo costruttivo, nella certezza che il lavoro del Ministro dello sport e il nostro non possano che mirare a un bene comune nella sua accezione più ampia. È un momento tremendo per il Paese e per il mondo, solo uniti e compatti se ne uscirà insieme. Come tutti gli italiani vorremmo tornare a lavorare e a vivere la nostra vita quanto prima. Naturale che la Lega Serie A voglia giocare a pallone, sarebbe contro natura dire il contrario. Chi ha un mestiere vorrebbe sempre continuare a farlo. Se sarà possibile farlo rispettando norme e protocolli sanitari, bene. Altrimenti ci atterremo rigorosamente, come abbiamo sempre fatto, alle decisioni del Governo. Il Ministro può avere certezza del nostro spirito costruttivo e collaborativo e che la mia sintonia con il presidente della FIGC Gravina è assoluta“.

(legaseriea.it)

VAI AL COMUNICATO

14:00Damiano Tommasi, presidente dell'AIC ha commentato così la volontà dei venti club di massima serie: "Non è l'organo che decide se si riprende a giocare ma è una posizione che conoscevamo già, si andrà oltre il 30 giugno come stabilito da UEFA e FIFA, noi siamo concentrati a parte del protocollo per gli sport di squadra. Vediamo se si riuscirà a ripartire con un protocollo di ripartenza con allenamenti individuali per atleti di sport di squadra".

Che segnale è quello dell'ordinanza dell'Emilia Romagna, che permetterà gli allenamenti individuali da subito?
"Quello che dicevamo noi e chiedevamo: dobbiamo capire quanto questa ordinanza possa essere messa in pratica, visto che anche i comuni vorranno dire la loro, era il senso della chiacchierata che ho avuto modo di fare col ministro Spadafora".

Questa discrepanza di autonomia tra le regioni può essere un problema?
"È la particolarità del nostro movimento: la disparità di trattamento tra atleti individuali e di squadra e stiamo cercando di approntare il protocollo che oggi non è previsto, questo per tutti i giocatori, anche per quelli di categoria inferiore. I tifosi sono quelli di una stagione che può essere fermata, c'è il tempo per ragionare, quelli di riapertura su sport individuali e altri sono piccoli step che anche nel calcio vorremmo".

Qualche società e giocatore vi ha detto che dal 4 potrebbero andare ad allenarsi nei parchi cittadini?
"È una delle possibilità, ci sono alcune società che apriranno il centro e lasceranno i campi col libero accesso. Il tema della responsabilità è focale, oggi siamo concentrati ad ottenere questo. Un contatto tra federazione e comitato scientifico non ci sarà fino a lunedì da quello che ho capito".

Che esempio dall'estero potrebbe ispirarci?
"Abbiamo visto, sin dai primi di marzo, e imparato ad aspettare. Le decisioni prese oggi avranno altre premesse tra una settimana, i commenti di oggi verranno superati dagli eventi. Serve capire come arrivarci a piccoli step, c'è bisogno di una preparazione progressiva, non so se c'è un modello di riferimento e non vedo grande ottimismo neanche all'estero. C'è da fare un percorso, vedremo se l'inizio degli allenamenti individuali potrà esserlo".

Che paure si trovano ad affrontare i calciatori?
"Uno che riguarda il movimento, che riguarda la sostenibilità e la chiusura dei campionati pone tanti interrogativi visto che tante squadre mettono in dubbio la ripresa come azienda. Dall'altra una paura che riguarda la sicurezza sul posto di lavoro, dell'attività, ci sono parecchi calciatori che hanno una sensibilità diversa rispetto ad altre regioni"

(sky sport)

13:43 - Si è da poco conclusa la teleconferenza dell’Assemblea della Lega di Serie A, convocata per discutere del futuro del campionato e della spinosa questione relativa ai diritti tv. Durante il summit è stata ribadita la volontà unanime di “portare a termine la stagione”. I 20 club italiani sembrano quindi decisi a portare regolarmente a termine la stagione nonostante l’emergenza Covid-19 e lo scetticismo del Governo e degli esperti.

(sky sport)

13:33 -  Calcio si', ma a porte chiuse fino a dicembre, con possibile estensione fino a maggio 2021 se Downing Street prolungherà sul lungo termine il divieto alla manifestazioni di massa. E' questo lo scenario che si trova davanti la Premier League, impegnata in queste ore nella riunione tra club per il 'Restart Plan', il piano di ripartenza che ha come obiettivo di tornare a giocare l'8 giugno. Secondo il Times, il piano prevederebbe le porte chiuse non solo per la restante parte di questa stagione, come è ovvio, ma anche per la prima parte della prossima. In ogni caso nel pomeriggio è previsto un incontro tra i rappresentanti di diversi sport, Premier compresa, e funzionari del governo. Intanto della ripresa degli allenamenti dal 18, per il quale c'e' l'informale via libera governativo, parlerà la riunione dell'unita' di crisi prevista in giornata. Per definire se è possibile giocare l'8 giugno, probabile che sia decisiva una riunione dei club fissata per giovedì prossimo.

(ansa)

12:40 - Con questa ordinanza il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini  consente la ripresa degli allenamenti ai club della Regione, di fatto, Spal, , e Parma possono cominciare le sedute dal 4 maggio: "È consentito l'allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali"

(gazzetta.it)