Altre 25/04/2020 23:30
LIVE - Coronavirus, i medici di A alla Figc: "Così non si riparte". Poi il chiarimento: "Sicurezza si può raggiungere". La Roma: "Mai detto no alla ripresa". Premier, l'Arsenal torna in campo la prossima settimana
Mentre il calcio mondiale cerca una via d'uscita dall'emergenza Coronavirus per poter portare a termine i campionati, studiando il modo più efficace e sicuro per ripartire inizialmente con gli allenamenti, l'opinione degli esperti sul tema continua ad essere spaccata in due. Questi gli aggiornamenti live.
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22.05 - L'Arsenal tornerà ad allenarsi in campo dalla prossima settimana. I giocatori avranno accesso ai campi di allenamento, ma in base ad una rotazione rigorosa con il mantenimento del distanziamento sociale. Secondo quanto riferito da un portavoce del club «i giocatori potranno accedere al campo di allenamento a London Colney ma l'accesso sarà limitato, gestito con cura e le distanze sociali saranno mantenute in ogni momento. Tutti gli edifici di Colney rimarranno chiusi, i giocatori viaggeranno da soli, eseguiranno il loro allenamento individuale e torneranno a casa».
L'Arsenal è stato il primo club della Premier League a concordare un taglio degli stipendi con giocatori e tecnico che si sono ridotti lo stipendio del 12,5 per cento. Il club restituirà ai giocatori il denaro nel caso in cui colmino un divario di otto punti e si qualifichino per la Champions League quando si tornerà a giocare.
21.00 - «Speriamo che si riprenda presto, mi manca molto vedere le partite. Come ct della Nazionale, se finisse il campionato ora sarei più contento, perché poi cominceranno ad accumularsi le partite, ma è giusto riprendere se ci sarà la possibilità»: così il ct della nazionale italiana Roberto Mancini, in una diretta Instagram con la Gazzetta dello Sport. «I giocatori e la gente hanno bisogno del calcio, che è un'industria importante - ha aggiunto - Sarebbe meglio se non si giocasse, ci sarebbe più tempo per recuperare e riposare. Al contrario, non ci sarà tempo nemmeno per allenarsi bene. Però è giusto ricominciare».
Il ct parla poi della sua Nazionale: «Abbiamo un buon gruppo e il merito va ai ragazzi. A settembre ci saranno tantissime partite, tra Nations League e qualificazione al Mondiale 2022: non sarà così semplice, avremo bisogno di tanti giocatori, convocando magari qualcuno in più dei soliti 23-24. Avremo di sicuro qualche problema in più, ma io mi auguro che la squadra continui a giocare come stava facendo, con quella qualità che piace alla gente e ovviamente continuando a vincere»
20.24 - Il Chelsea non imporrà riduzioni salariali ai giocatori, come raccomandato dalla Premier League, ma ha chiesto ai suoi tesserati di fare beneficenza durante questa emergenza coronavirus. Lo ha annunciato il club con una nota sul suo sito internet. «Per il momento - è scritto nella nota - non ci saranno riduzioni degli stipendi e il consiglio ha chiesto ai giocatori di concentrarsi sul sostegno a cause caritatevoli».
Numerosi club, tra cui Arsenal, Southampton, West Ham e Watford, hanno annunciato nelle ultime settimane accordi con i loro giocatori per una riduzione o un differimento dei loro stipendi. Secondo la stampa inglese, il Chelsea prevedeva inizialmente un taglio degli stipendi di circa il 10%, una cifra significativamente inferiore al 30% raccomandato dalla Premier League. «L'obiettivo è stato quello di trovare una intesa - prosegue il club - al fine di preservare il lavoro del personale, compensare i sostenitori e partecipare ad attività per buone cause. Siamo grati alla squadra per aver contribuito a sostenere il club nella sua comunità e nelle attività di beneficenza, in particolare attraverso #PlayersTogether che supporta il servizio sanitario nazionale (British National Health Service)». Questa operazione, lanciata dai giocatori della Premier League all'inizio di questo mese, mira a raccogliere e distribuire fondi per enti di beneficenza a sostegno del servizio sanitario.
19.20 - «Sarebbe bello tornare a giocare anche senza pubblico allo stadio, dopo il nuovo inizio degli allenamenti individuali o di gruppo, come stanno facendo in Germania». A porte chiuse e seguendo il modello tedesco (c'è chi si allena dalla penultima settimana di marzo come il Wolfsburg): Alejandro Gomez, capitano dell'Atalanta, risponde così alle domande dei follower in diretta chat su Instagram con il socio di Perform, il suo centro fitness, Emanuele Arioli. Il Papu è tornato sull'argomento della ripresa della stagione interrotta dal lockdown: «Ormai questa situazione per noi giocatori perdura dal giorno dopo l'ultima riunione con la squadra l'11 marzo - ha proseguito -. La quarantena per tutti s'è allungata per la positività di Sportiello (del 20 marzo, ufficializzata il 24 e confermata il 22 aprile dal terzo tampone, ndr): sono abituato ad allenarmi all'aria aperta, sull'erba, quindi faccio fatica a farlo a casa sul tapis roulant». Gomez rimarca la necessità di riprendere per la gente di Bergamo, duramente colpita dalla pandemia: «È incredibile che un virus abbia fermato tutto, anche un momento sportivo di gioia e di allegria - chiude -. Il calcio con gli stadi vuoti non è la stessa cosa, ma la gioia possiamo darla anche a quelli a casa. In Champions League abbiamo acquisito una consapevolezza pazzesca dopo aver perso le 3 partite d'andata del girone».
18.50 - «Nei giorni scorsi i Responsabili Sanitari dei club di Serie A hanno ricevuto il protocollo organizzativo e di screening proposto dalla Commissione Medico Scientifica della Figc. I Medici, con spirito propositivo, hanno elaborato e proposto delle osservazioni al fine di coniugare sicurezza ed applicabilità, inviandole all'attenzione della Commissione e della Lega Calcio Serie A attraverso l'allora coordinatore Dott.Tavana». Con una dichiarazione all'agenzia di stampa 20 responsabili medici di Serie A puntualizzano la loro posizione dopo la pubblicazione su Repubblica.it delle loro osservazioni inviate il 19 aprile, dunque prima dell'incontro delle componenti della federcalcio con il ministro Spadafora, alla commissione tecnico-scientifica sull'emergenza coronavirus della Figc. «I medici ci tengono ora a chiarire - conclude la nota - che tali documenti sono finalizzati esclusivamente alla tutela della salute dei tesserati e sperano che vengano unicamente utilizzati a tale scopo». «In sostanza - spiega uno dei medici dei club di Serie A - nessuno di noi è contrario a finire il campionato, non c'è alcuna preclusione, anzi. Siamo tutti perché il torneo venga concluso. Il problema è quando, perché va fatto in sicurezza. Noi siamo convinti che questa sicurezza si possa ragionevolmente raggiungere, e la questione decisiva dunque è la variabile tempo».
(ansa)
18.30 - Gran parte delle segnalazioni pervenute la scorsa settimana alla Commissione medico scientifica della Federcalcio da 17 medici dei club di Serie A riguardanti il protocollo per la ripresa degli allenamenti sono state già recepite dal gruppo di lavoro presieduto dal professor Paolo Zeppilli e sottoposte lo scorso 22 aprile al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per un'analisi approfondita e in via di miglioramento. E' questa la posizione della Figc, secondo quanto apprende l'agenzia di stampa, riguardo alla lettera inviata lo scorso 19 aprile, il giorno delle dimissioni di Rodolfo Tavana (responsabile sanitario del Torino) dalla Commissione, dai 17 medici sociali dei club al prof. Zeppilli. Lo stesso Zeppilli la mattina del giorno successivo ha risposto proprio a Tavana in merito alle segnalazioni pervenute, alcune delle quali estremamente articolate e altre in grado di offrire suggerimenti utili e facili da recepire, evidenziando il fatto che sarebbero state portate all'attenzione di tutti, inclusi i Ministri competenti e i loro esperti, e laddove condivise, sarebbero andate ad arricchire le eventuali linee guida definitive.
Da via Allegri, insomma, si fa notare che la questione è stata già affrontata e discussa con spirito di collaborazione e si teme quindi una strumentalizzazione della situazione. Anche perché, oltre al dato temporale, si ricorda che i documenti che alcuni dei medici di Serie A definiscono «protocollo» in realtà sono «Indicazioni suscettibili di modifiche e aggiornamenti» sulla base anche di eventuali suggerimenti dei Ministri stessi e dei loro consulenti. Riguardo poi all'opzione «Gruppo chiuso per la ripresa degli allenamenti», tra aspetti negativi e positivi ampiamente discussi, si evidenzia il fatto che era stata ritenuta all'unanimità dalla Commissione medico scientifica come la scelta che dava più garanzie per la tutela della salute nel contesto storico attuale e dei prossimi giorni/settimane. E questo perché, ad oggi, il rischio zero non esiste e anche, per onestà intellettuale, che non si sa quando e se esisterà davvero. Infine, in seguito alle dimissioni di Tavana, la Figc resta adesso in attesa del nuovo referente medico della Lega di Serie A all'interno della Commissione.
(ansa)
17.55 - «Tutti noi abbiamo tantissima voglia di ricominciare ma la prima cosa restano la salute e la sicurezza nostre e di chi ci sta intorno, ora dovranno essere le istituzioni a prendere la decisione migliore». Così Patrick Cutrone ai microfoni dell'emittente: il giovane attaccante è uno dei giocatori della Serie A e uno dei tre della Fiorentina contagiati alcune settimane fa dal coronavirus. «È cominciato tutto con i tradizionali sintomi influenzali - ha raccontato Cutrone - La febbre non passava mai col trascorrere dei giorni e poi il tampone è risultato positivo: di lì la mia preoccupazione, soprattutto per la mia famiglia e anche per le persone che avevo incontrato. A inizio aprile per fortuna, dopo il secondo tampone, l'esito è stato negativo e oggi sto bene». Tanto che da qualche settimana il giovane attaccante ha cominciato ad allenarsi a casa come tutti i suoi compagni: «Seguo le indicazioni del nutrizionista per mantenermi in forma, la mattina corro sul tapis-roulant e il pomeriggio esercizi e pesi». Infine, un pensiero sulla Nazionale: «L'Europeo è il sogno di tutti, il fatto che sia stato rinviato all'anno prossimo può essere un vantaggio per me come per tutti gli altri giovani, di sicuro farò di tutto per farmi trovare pronto e meritare una convocazione».
(Sportmediaset)
17.50 - La federcalcio argentina (Afa), starebbe valutando la possibilità di chiudere definitivamente la stagione per l'emergenza coronavirus. Il ministro della sanità, Gines Gonzalez ha detto chiaramente «non siamo per niente vicini alla ripresa del calcio qui in Argentina. Lo sport oggi non è una priorità». E oggi, riporta il Clarin, il presidente del Lanus, Nicholas Russo, ha confermato che «si sta pensando di concludere qui la stagione, senza promozioni e retrocessioni. Pensavamo che avremmo potuto riprendere gli allenamenti - ha detto - ma l'incertezza è tanta. Forse torneremo a settembre. Ora bisogna uscire dall'emergenza coronavirus. Il presidente dell'Aìfa l'ha detto, prima viene la salute poi i club».
17.45 - In coma indotto, le condizioni di Junior Sambia restano stabili. Il calciatore 23enne del sta giocando in ospedale la sua partita più difficile: positivo al coronavirus, il primo del campionato francese, è in terapia intensiva a causa della gravità delle sue condizioni. Il centrocampista è stato trasferito in un altro ospedale e i medici hanno deciso di indurre il coma artificiale, come ha spiegato il suo agente a Le Parisien. «Le sue condizioni sono stabili. Non è peggiorato, ma nemmeno migliorato - le parole del manager, Frederic Guerra -. La situazione è difficile. Ha sofferto per tre giorni di problemi intestinali, come la gastroenterite. Martedì è andato in ospedale, le sue condizioni poi a livello polmonare sono peggiorate. È tornato in ospedale ed è stato trasferito in un'altra struttura dove hanno deciso di indurre il coma».
17.40 - «Nessuno si deve illudere riguardo quello che potrebbe accadere nel mondo del calcio. Qualsiasi club, compreso il nostro, deve affrontare una sfida nel mercato dei trasferimenti della prossima estate», il vice presidente e ad del Manchester United, Ed Woodward, parla di quello che sarà l'impatto economico del coronavirus nel mondo del calcio anche dopo la ripartenza. A cominciare dal calciomercato. Per il dirigente dei Red Devils, infatti, «parlare di trasferimenti di calciatori per centinaia di milioni significa ignorare la realtà che dovrà affrontare lo sport». «Come sempre, la nostra priorità è il successo del Manchester United - le parole di Woodward - ma abbiamo innanzitutto bisogno di verificare quale sarà l'impatto di questa situazione sulla prossima finestra di mercato e, più in generale, sul quadro finanziario, prima di poter parlare di un ritorno alla normalità». «Speriamo di riprendere a giocare - aggiunge - ma non è calcio senza tifosi. Come tutti, siamo ansiosi di vedere la squadra tornare in campo non appena ci viene comunicato che sarà sicuro farlo. Speriamo di completare una stagione che ci vede ancora impegnati in Premier League, in Europa League e in FA Cup. Siamo in costante dialogo con i nostri organi di governo su quando e come ciò accadrà e continueremo a impegnarci a tenere aggiornati i nostri tifosi. E, mentre giocheremo a porte chiuse, tutti riconosceremo che il calcio non sarà tornato completamente alla normalità fino a quando il pubblico non sarà di nuovo presente allo stadio. Non vediamo l'ora di tornare all'Old Trafford a guardare il calcio. Quando accadrà sarà un giorno molto speciale».
17.35 - La Roma, attraverso il proprio medico, il dottor Andrea Causarano, «non ha mai espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamenti in vista della ripartenza del campionato di Serie A». Questa la posizione del club giallorosso e del suo responsabile sanitario in relazione all'articolo pubblicato su Repubblica.it in merito a una lettera inviata dai medici sportivi di 17 club su 20 di Serie A alla commissione tecnico-scientifica della Federcalcio guidata dal professor Zeppilli. «Di conseguenza, in relazione alla divulgazione di quesiti riservati circa il protocollo federale oggetto di confronto con gli altri medici sportivi e con la Commissione Scientifica Federale - precisa Causarano all'agenzia di stampa -, i rilievi posti non erano in alcun modo volti alla contestazione del protocollo ma alla sua ottimizzazione e al suo efficientamento». La Roma, sottolinea quindi il medico sociale, «in questa settimane ha già lavorato con le strutture sanitarie competenti per attivare tutti i protocolli necessari per la salvaguardia della salute degli atleti: l'auspicio è che tutti affrontino i problemi per trovarne le soluzioni e non per strumentalizzarli».
(ansa)
16.15 - Niente promozioni e retrocessioni per sei stagioni. Questa la scelta presa dalla Liga MX, la massima serie messicana. Gli attuali diciotto club della Liga MX, che hanno votato all'unanimità questa scelta, resteranno tali fino alla stagione 2025-2026. Il tutto per evitare che scompaiano club dall'Ascenso MX (seconda divisione) e per garantire loro continuità.
(ligabbva.mx)
15.30 - Secondo quanto riportato dall'emittente satellitare, la Uefa avrebbe imposto, con una lettera inviata tra ieri sera e stamattina alle 55 federazioni che ne fanno parte, la deadline del 25 maggio entro cui comunicare ufficialmente come si intende portare a termine i singoli tornei nazionali: conclusione 'regolare', playoff/playout o interruzione - seguendo l'esempio dell'Olanda - e in tal caso il modo in cui si determineranno le partecipanti alle prossime coppe europee.
(Sky Sport)
15.10 - Dietrfront del Chelsea sul taglio degli stipendi: dopo le voci circolate nei giorni scorsi circa una riduzione del 10% sui salari dei calciatori, il club comunica sul proprio sito ufficiale di non aver concordato nessun taglio sugli ingaggi dei tesserati.
(chelseafc.com)
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14.30 - Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato la probabile ripartenza del massimo campionato di calcio in Polonia per fine maggio. "Abbiamo un piano specifico per tornare a giocare la prima partita dell'Ekstraklasa , che potrebbe svolgersi a fine maggio": queste le parole del Premier.
14.25 - È guarito dal Covid-19 il giocatore del Venezia Calcio Antonio Junior Vacca. Lo rende noto la società spiegando che il calciatore ha effettuato il doppio controllo con test diagnostici per il Covid-19. «Gli esami hanno dato esito negativo - si rileva - pertanto il giocatore risulta completamente guarito. Vacca inoltre si sottoporrà a tutti gli altri accertamenti previsti dal protocollo non appena sarà possibile».
14.00 - I medici di 17 club di Serie A hanno deciso di scrivere un documento indirizzato alla commissione tecnico-scientifica della Figc per esprirmere tutti loro dubbi e loro perplessità in merito alla ripresa degli allenamenti prevista per il prossimo 4 maggio. Fronte compatto da parte dei club dunque, fatta eccezione per Lazio, Juventus e Genoa.
(repubblica.it)
13.30 - La Premier League va verso la ripartenza: secondo quanto riportato dai media inglese la decisione arriverebbe direttamente dal Premier Boris Johnson, secondo cui il calcio dovrà essere tra i primi settori a ripartire. L'idea è quella di tenere chiaramente gli stadi chiusi al pubblico, ma di trasmettere le partite in chiaro.
12.30 - L'Istituto Spallanzani di Roma rende noto che i pazienti Covid-19 positivi sono in totale 114, di cui 20 necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 358. L'istituto per le malattie infettive romano, inoltre, nel bollettino quotidiano informa che "in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici".
12.00 - Enrico Castellacci, presidente dell'associazione medici italiani di calcio, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha espresso la propria preoccupazione in caso di ripresa degli allenamenti. Secondo Castellacci, infatti, il protocollo medico rilasciato dalla Lega di A contiene alcuni punti non chiari. Queste le sue parole.
"Se la serie A dovesse ripartire bisognerà chiarire alcuni punti che i protocolli non chiariscono e risultano oscuri: se un giocatore è positivo su chi cade la responsabilità? Su un medico sociale, sulla società o su altri? E' importante, perché si va sul penale. Inoltre, tutte le società sono in grado di trovare i meccanismi antivirus? I test e i tamponi, con relativi reagenti, ci saranno per tutti oppure intaccheranno le problematiche dei cittadini normali? Questi alcuni dei problemi che ci sono. I protocolli io li avrei mandati direttamente ai 20 medici della Serie A per vedere se sono applicabili. Bisogna considerare le cose come stanno, il picco sta calando ma non si potrà ripartire con allenamenti e partite con una situazione di contagio a zero. Non si sa se si ripartirà il 4 maggio o due settimane dopo. I medici del calcio? La nostra associazione è considerata marginale non abbiamo peso politico ma siamo determinanti nell'attuare tutto ciò che viene pensato in questi giorni. Ci vorrebbe più considerazione nei nostri confronti".
(Rai Sport)
10.00 - Stando a quanto riportato dal quotidiano sportivo la partita tra Liverpool ed Atletico Madrid dell'11 marzo è stata identificata come presunto focolaio di diffusione del Coronavirus in Inghilterra. Questo è quanto dichiarato dal sindaco di Liverpool, Steve Rotheram: "Se le persone hanno contratto il Covid-19 come risultato diretto di un evento sportivo che non avrebbe dovuto aver luogo, sarebbe uno scandalo. Dopo quella partita è stato riscontrato un aumento dei contagi ed è giusto indagare. Dobbiamo capire se la presenza dei tifosi spagnoli abbia contribuito alla diffusione del virus".
(Gasport)
09.00 - Il Direttore Sanitario dello Spallanzani di Roma ha rilasciato un'intervista per il quotidiano sportivo. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Professore, lo scontro sul calcio, sulla ripartenza, è diventato politico.
«Me ne sto rendendo conto. E ovviamente non intendo in alcun modo entrarci. Non è mio compito. Gravina mi è sembrato una gran brava persona. io ho parlato anche col ministro Spadafora. Mi fermo al mio campo ribadendo due concetti: regole ferree e monitoraggio costante. Il tempo gioca a nostro favore. Le posso anticipare che tra fine maggio e inizio giugno partirà la nostra sperimentazione in vitro del vaccino. Stiamo accorciando decisamente i tempi. potendolo sperimentare sull'uomo siamo già molto avanti».
(Corsport)