Altre 30/03/2020 13:05

Smalling e la tentazione di tornare in Premier League

Cagliari vs Roma - Serie A TIM 2019/2020

Purtroppo, sembra proprio che le sirene inglesi continuino ad arrivare per Chris Smalling e il suo futuro in giallorosso pare essere ogni giorno più lontano. Rispetto a quello che si poteva pensare nell’ultimo periodo, però, pare proprio che il roccioso difensore inglese non farà ritorno alla casa madre del Manchester United, visto che ci sono altre destinazioni per lui molto più calde nella prossima stagione.
L’operazione fatta dalla Roma nella scorsa estate, ovvero quella di un prestito secco, non lascia purtroppo grandi speranze di trattenere Smalling con la maglia giallorossa, anche perché l’interessamento di tanti altri club che militano in Premier League inizia a farsi sempre più pressante e insistente. Attenzione, però, perché non si può escludere totalmente una sua permanenza nella Capitale, ma se così dovesse essere, il merito sarebbe più che altro della moglie, che adora Roma e rimarrebbe più che volentieri in Italia.
Difficile che Smalling possa restare in giallorosso
Le ultime notizie diffuse dal Daily Mail non possono far dormire sonni tranquilli ai tifosi della Roma, dato che su Smalling sono piombate ben quattro squadre, ovvero Leicester, Everton, Tottenham e . Al momento sono questi i quattro club che stanno cercando di mettere le mani sul centrale della Roma, forti ovviamente anche di una potenza economica notevolmente maggiore. La Roma, al massimo, potrebbe cercare di rinnovare il prestito oneroso di Smalling, ma il riscatto è senz’altro un’opzione piuttosto improbabile, anche per via del fatto che le richieste del Manchester United sono molto elevate, pari a circa 20 milioni di euro.
È in Premier League che Smalling è cresciuto ed è diventato un grande giocatore e, anche se le differenze con il calcio inglese sono notevoli, ha dimostrato di essersi adattato senza particolari problemi anche al massimo campionato italiano. Come è stato evidenziato benissimo in un’intervista rilasciata da tre calciatori che hanno militato in Italia a L’insider, però, ci sono ancora tante diversità tra il calcio inglese e quello della Serie A ed è uno dei motivi per cui tanti calciatori scelgono il trasferimento in Premier League piuttosto che in Italia.
La prima grande differenza, come hanno sostenuto nell’intervista Felipe Anderson, Angelo Ogbonna e Carlos Sanchez, che giocano nel West Ham, è relativa ai ritmi di gioco, che sono completamente diversi. In Premier League si gioca ad un’intensità molto più alta che in Serie A e non ci si ferma nemmeno un secondo durante i 90 minuti. In Italia i ritmi sono più compassati, ci sono meno duelli uno contro uno, ma si guarda molto di più all’aspetto tattico.
Premier League e bookmakers, che passione
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