Altre 12/03/2020 21:39

Coronavirus, Spadafora scrive all'UE: "Necessario coordinamento tra gli Stati membri, serve un vertice straordinario. L'Europa si faccia sentire"

Imagoeconomica_spadafora

Arriva anche una lettera, diretta dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora al Presidente del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea per il settore sport, Tomislav Druzac. Nella giornata di ieri il ministro italiano ha indirizzato questa missiva indirettamente rivolta all'Unione Europea per chiedere un intervento deciso in merito all'emergenza del momento, quella del Coronavirus. Queste le parole di Spadafora:

«L'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 sta producendo un impatto molto forte in ogni settore. Anche il mondo dello sport è coinvolto, a tutti i livelli. Oltre alla interruzione per i nostri cittadini della possibilità stessa di svolgere attività sportiva, sono a rischio gli eventi già programmati, con rilevanti conseguenze, anche di tipo economico, sugli enti organizzatori, le squadre, gli atleti, i tifosi. Il Governo Italiano ha assunto misure drastiche per contenere l'epidemia che, nel nostro Paese, ha già raggiunto dimensioni preoccupanti. Ma l'emergenza non è solo italiana, bensì europea e internazionale: oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia».

«È necessario - prosegue la missiva -, anche in ambito sportivo, un impegno unitario e corale e quindi un coordinamento tra gli Stati membri UE, per condividere informazioni e azioni e garantire una risposta coerente, efficace e sinergica a livello di Unione», spiega Spadafora. «Ritengo pertanto opportuno segnalarti, quale Presidente di turno del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea per il settore sport, la necessità di una riflessione urgente circa l'ipotesi di convocare, per via telematica, un vertice straordinario, anche per definire profili relativi alla posizione da tenere rispetto agli stakeholders del settore e, in primo luogo, Uefa e Fifa. Sarebbe estremamente auspicabile che l'Europa facesse sentire la propria voce. Sono certo che, lavorando fianco a fianco, il movimento sportivo europeo uscirà da questa fase critica più forte e unito di prima».

(adnkronos)