Altre 27/11/2019 18:26
Spagna, Luis Enrique: "Tornare in Nazionale è come tornare a casa. I tifosi della Roma mi sono stati vicini, non li dimenticherò"
"E' un giorno speciale per me e per la mia famiglia, torno a casa". Queste le prime parole di Luis Enrique nel giorno della conferenza stampa di presentazione del suo ritorno come commissario tecnico della Spagna. Il ct aveva lasciato il suo incarico per stare vicino alla figlia, poi purtroppo deceduta. Al suo posto il suo ex vice Robert Moreno che ha lasciato la "Roja" dopo il ritorno di Luis Enrique. "Abbiamo fatto una riunione, mi ha detto che la sua intenzione era quella di andare agli Europei come ct e poi tornare a fare il mio secondo. Per me e' qualcosa di sleale, io non l'avrei fatto e non lo voglio nel mio staff. Capisco la sua posizione - ha spiegato l'ex allenatore di Roma e Barcellona -, ma non la condivido. Gli ho detto che non lo vedo come mio secondo e che non sapevo quando sarei tornato, ma che avevo voglia di farlo. Non mi sono mai offerto per tornare a guidare la nazionale, non li ho mai chiamati. Dal punto di vista professionale non ho nulla da dire a Moreno, nessuna critica perché e' molto preparato, per il resto sentivo parole che non corrispondevano ai fatti. Non sono il buono del film, ma neanche il cattivo".
Poi ricordando quei momenti tristi in cui Luis Enrique ha perso sua figlia Xana ha dichiarato: "Ringrazio tutto il mondo del calcio, e non solo, per l'appoggio in un periodo difficile. L'appoggio che ho sentito e il rispetto dei media da tutte le persone ha avuto un peso. Ha avuto un peso anche il minuto di silenzio sui campi, compreso quello della Roma. I tifosi mi sono stati vicini anche se a Roma sono stato solo un anno e non è neanche andata bene. Non lo dimenticherò mai".