Altre 18/11/2019 12:48

Calcio, la Roma di Paulo Fonseca al giro di boa in campionato e in Europa: il primo bilancio della stagione

bandiera roma nuovo stemma

La stagione della Roma è giunta al giro di boa. Tra alti e bassi in campionato e in Europa League, la compagine giallorossa è pronta a lanciare l’assalto in campo prima del break invernale, cercando di portare più punti e risultati positivi per una seconda parte di stagione che si preannuncia assai importante per la società capitolina in ottica futura.

La cura del nuovo tecnico della Roma, Paulo Fonseca, al suo primo anno in Serie A, è riuscita se non altro a restaurare l’ambiente giallorosso, apparso troppo spento nel finale dell'ultima stagione. Alcuni buoni risultati di questa prima parte di campionato, compresa la vittoria contro il Napoli di Carlo Ancelotti, hanno lanciato Edin Dzeko e compagni in alto in classifica, come non accadeva da tempo. L'attuale piazzamento della Roma in Serie A, nonostante i tanti infortuni che hanno falcidiato la rosa del tecnico portoghese, rispecchia sostanzialmente gli attuali equilibri del campionato di Serie A: con la Juventus e l’Inter, questa Roma potrebbe avere tutte le carte in regola per lottare con le big per la vetta della classifica.

Ma è una Roma dall’andamento comunque troppo altalenante e mai continuo. Lo testimonia il rendimento dei giallorossi in Europa League dove, dopo un promettente inizio di stagione (vittoria per 4-0 all’esordio rifilata ai turchi del Istanbul Basaksehir), i capitolini hanno raccolto molto al di sotto delle aspettative, mettendo in serio pregiudizio il passaggio del turno, ovvero la conquista del biglietto per i trentaduesimi di finale. Grida, infatti, ancora vendetta il gol dell’attaccante Marcus Thuram del Borussia Monchengladbach (nato a Parma, figlio del più famoso Lilian) al novantacinquesimo del match contro i tedeschi che ha permesso così alla compagine di Bundesliga di superare i giallorossi nella classifica del girone J di Europa League (in virtù del migliore scontro diretto) dove a comandare è sempre l’Istanbul Basaksehir (con due punti di vantaggio proprio su Roma e Borussia Monchengladbach a due giornate dalla fine).

Anche nell’ultimo match di Serie A contro il Parma, la squadra di Paulo Fonseca ha confermato le lacune espresse nella partita di Coppa in Germania: ai giallorossi manca quell’istinto killer che impedisce alla Roma di chiudere la partita in serenità.

| Photo by Marco_Pomella | Simplified Pixabay License

Nonostante tutto, a Trigoria gli obiettivi quest’anno sono già stati tracciati: si punta a entrare nell’Europa che conta (la Champions League), centrando uno dei primi quattro posti della classifica finale di Serie A, e ad arrivare in fondo nel torneo continentale cadetto. Solo in questo caso, la dirigenza giallorossa sarebbe pronta a fare ulteriori sacrifici economici per blindare i suoi gioielli ed intervenire sul mercato per puntellare una rosa che comunque appare già molto competitiva.

Nelle ultime sei stagioni, la Roma ha sempre centrato il podio finale tranne che nell’ultimo campionato (quando chiuse al sesto posto); ma ai giallorossi manca chiudere tra le migliori tre squadre del girone di andata, prima della pausa natalizia, da ben quattro campionati. L’ultimo a superare questo traguardo fu Luciano Spalletti che nella stagione 2016/2017, almeno per la prima parte di campionato, lottò con la Juventus per il primato del torneo. Relativamente alle ultime due stagioni, quelle con Eusebio Di Francesco in panchina, nello stesso periodo dell’anno, la Roma arrivò al quinto e al sesto posto.

Con la sconfitta di Parma, i giallorossi restano a 22 punti in classifica (nel campionato 2016/2017 erano 26 i punti conquistati). Si tratta comunque di un dato positivo rispetto all’ultima stagione con Eusebio Di Francesco in panchina, quando alla dodicesima giornata i giallorossi avevano collezionato 19 punti in classifica, segnando tuttavia due gol in più, segnale quest’ultimo che evidentemente manca qualcosa in attacco. L’aver confermato Edin Dzeko in avanti (superando la concorrenza di Milan e Inter) è stato probabilmente l’operazione più costosa dell’estate ma il trentatreenne bosniaco, vista l’età, non può sorreggere da solo tutto l’attacco giallorosso. Insomma, a Roma qualcosa dovrà cambiare e presto.

Clicky