Altre 05/09/2019 18:12
Conferenza stampa, KALINIC: “Sono molto contento di essere in una grande squadra con una grande storia come la Roma”. DE SANCTIS: “Non abbiamo mai pensato di cedere Riccardi, Celar, Bouah e Calafiori” (FOTO e VIDEO)
Giornata di presentazioni ufficiali a Trigoria. Parlerà infatti uno degli ultimi arrivati in casa Roma: Nikola Kalinic. L’appuntamento è alle 12.30 nella sala Champions del centro sportivo 'Fulvio Bernardini'.
Apre la conferenza stampa Morgan De Sanctis: “Oggi presentiamo Kalinic, punta centrale scelta perché sa interpretare il ruolo in tutte le sue forme. Ha avuto esperienza in Italia e ci potrà dare una grande mano. Non avrà necessità di ambientamento. Siamo convinti di aver rafforzato la squadra anche in questo settore”
Iniziano le domande per Kalinic. Ci racconti un po’ la trattativa con la Roma? Cosa significa per te tornare in Italia?
Sono molto contento di essere qui. La Roma è un grande club con una grande storia, per me è una nuova avventura e spero di fare bene.
Quali sono i tuoi obiettivi e quelli della squadra?
Primo, non voglio avere infortuni perché negli ultimi 2 anni non ho giocato molto, è importante per me giocare di più quest’anno. Per quanto riguarda la squadra pensiamo partita per partita, la Roma vuole giocare la Champions ma pensiamo partita per partita poi vediamo che succede.
Il tuo nome è stato fatto a ferragosto e sei arrivato alla fine del mercato. Hai temuto potesse saltare?
Sì, era l’ultimo giorno, ma la fortuna è che adesso sono qui. Sono molto contento di essere qui.
Per De Sanctis: cos’è successo con Bianda? Sembrava vicinissimo al ritorno in Francia poi l’infortunio ha bloccato tutto
Siamo soddisfatti di quello che è successo nel mercato. Abbiamo mandato i ragazzi della primavera per giocarsi una carriera. Con Bianda abbiamo convenuto che convenisse rimanere un altro anno alla Roma per continuare a crescere, anche in considerazione della problematica che ha avuto contro il Rieti. Non ci sembrava il caso di mandarlo fuori, meglio sotto il nostro occhio. Era felice di rimanere alla Roma e sarà un ottimo rinforzo per la primavera, con una finestra in prima squadra.
Ti senti un giocatore di personalità? La Roma ti ha scelto anche per questo?
Sì, io ho giocato in Serie A a Firenze, sono tanti i giocatori importanti alla Roma, come Dzeko. Negli ultimi quattro anni ha sempre giocato, io posso fare bene, ma vediamo.
Dzeko ha giocato una media di 45 partite a stagione. Ha pesato sulla tua scelta? Ci hai parlato?
Vediamo, lui gioca sempre ed è un grande attaccante. Vediamo il mister se giocherà con una o due punte, vediamo. Ho parlato con Dzeko tutti i giorni, mi ha convinto anche lui.
Sei sempre stato abituato a giocare punta centrale. Con un altro centravanti riusciresti ad interagire bene? Perché hai fatto fatica nell’Atletico Madrid?
Sì, anche alla Fiorentina giocavo a sinistra quando c’era Paulo Sousa. Tutti i ruoli d’attacco vanno bene, ho fatto molte partite ad una punta, ma vanno bene anche due. Anche all’Atletico giocavamo con una punta, il Cholo è un allenatore italiano, lavora sulla tattica e sul contropiede. Per me è stata una buona esperienza lavorare con lui.
Per De Sanctis: avete il rimpianto di aver perso Cangiano?
E’ stato un sacrificio, la direzione che è stata presa nel settore giovanile è quella di fare in modo che i ragazzi che iniziano un percorso possano mantenere un livello alto anche con un nuovo parametro di stipendi. Quando ci sono ambizioni che superano quei parametri, la Roma non farà più un certo tipo di trattativa. Già i nostri parametri per la primavera sono molto alti. Ho verificato che avere giovani con contratti economici molto alti crea un problema nella collocazione post settore giovanile. Possiamo porre rimedio circoscrivendo nuovi parametri alti, ma daremo la possibilità ai giovani di mettersi in mostra, con gli altri siamo disponibili a trovare una collocazione che soddisfi sia il calciatore che la Roma.
Vedi delle similitudini tra Sousa e Fonseca? Come puoi migliorare?
Conosco bene Fonseca, ha lavorato allo Shakhtar mentre anche io ero in Ucraina. E’ molto simile il gioco, con palla e possesso. Mi piace giocare così, vediamo.
Sei stato vicino alla Roma in passato? Hai sentito Fonseca?
Non lo so se sono stato vicino. Non ho parlato prima con Fonseca, adesso ci parlo.
Per De Sanctis: Riccardi è mai stato vicino alla Juventus?
Mai, e dico mai abbiamo pensato di privarci di Riccardi, Celar, Bouah e Calafiori. La Roma, se ha nel proprio settore giovanile prospetti importanti, li tiene e gli fa fare il percorso giusto con nuovi parametri di crescita. Abbiamo avuto nel settore giovanile romani e romanisti, ora si è un po’ globalizzato, ma il concetto che rimane è chiarissimo: chi vuole rimanere, chi rivendica il diritto di essere romano e romanista deve dimostrarlo con i fatti. Sono concetti culturali rigorosi del nuovo settore giovanile.