Altre 26/07/2019 22:28
Dragoni (Il Sole 24 Ore): “Trigoria alla Roma costa più di 2 milioni l’anno. Il bond è stato emesso per avere liquidità”
RADIO RADIO - Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24Ore, è intervenuto all’emittente radiofonica per parlare del bond emesso dalla Roma e per spiegare l’articolo scritto da lui questa mattina sul quotidiano. Queste le sue parole:
Che tipo di valutazione dai della notizia del bond della Roma?
“La prima osservazione è che la Roma avendo bisogno di liquidità e di fondi, lo fa in un momento in cui i tassi d’interesse sono bassi. Si può rifinanziare a condizioni ottimali. I giallorossi avrebbero avuto bisogno di una ricapitalizzazione, ma i soci hanno preferito indebitare la società chiedendo un prestito di 270 milioni per avere maggiore liquidità. Può essere una cosa positiva anche se sono soldi che dovranno essere restituiti a chi li presta. C’è bisogno di una gestione che sia in grado di restituirlo perché il debito aumenta”.
Chi risponderà a questo appello sul bond?
“Non sono in grado di fare nomi, ma sappiamo che dietro i prestiti della Roma ci sono alcune grandi banche. Io mi chiedo se le ritroveremo anche dietro i bond. Fare dei nomi sarebbe un’illazione, ma immagino sia verosimile come scenario”.
A chi ti rivolgi quando emetti un bond?
“Il bond si presta a una suddivisione in tagli. Come quando lo stato emette dei BTP, lo possono comprare in tanti. Non c’è il pubblico dei piccoli risparmiatori. Si chiamano investitori qualificati. La banca di cui abbiamo parlato (Unicredit, ndr) potrebbe essere interessata. La Roma può beneficiare di un momento in cui i tassi sono più bassi e convenienti anche rispetto a quando è stato emesso dalla Juve. Un’operazione fatta per bisogno di soldi”.
Sulla vendita di Trigoria
“Trigoria era ai tempi dei Sensi dentro una società immobiliare che oggi si chiama As Roma Real Estate. Un tempo, invece, era sotto la gestione di Roma 2000. Nel passaggio al gruppo di Pallotta, Trigoria non è più proprietà della squadra di calcio ma di una società sorella e cha ha lo stesso azionista della Roma e che è controllata dalla società americana di Pallotta. La Roma paga un canone di affitto 2 milioni e settecento mila euro l’anno per usare il centro sportivo. All’epoca per Trigoria fu fatta un’operazione di leasing di quindici anni. Contratto che sta per scadere e quindi la Roma sta cercando delle altre banche, altrimenti gli investitori delle Neep dovrebbero dare i soldi agli istituti di credito per la fine del leasing”.
Solo la Roma ha il campo di allenamento che non è il suo o è una prassi in Serie A?
“Formello per esempio è della Lazio. C’è un’ipoteca all’Agenzia delle Entrate da rimborsare, ma è di proprietà della Lazio. Il centro del Milan è del Milan. L’Inter uguale e anche la Juventus. E’ un’operazione fatta all’epoca per delle difficoltà finanziarie. Sono operazioni che con il tempo contribuiscono ad aumentare i costi”.
La Roma è sempre legata sempre all’accesso in Champions League?
“Se si fosse qualificata in Champions avrebbe una prospettiva di ricavi maggiori rispetto a quello che sarà. Già in questo bilancio avrà minori ricavi per essere uscita prima delle semifinali. Quello della Roma è un debito che aumenta, la capacità di restituirlo è legata ai ricavi futuri. C’è sempre la leva dei calciatori da vendere e il club ha fatto molto ricorso a questo come con Alisson. Anche il patrimonio del parco giocatori si sta impoverendo”
Sulla durata del bond?
“Credo sia di 5 anni, ma non è stato comunicato”.