Altre 24/03/2019 21:48
Figc-Cina: firmato memorandum di collaborazione. Gravina: "Evento storico"
«È la prima volta che un ministro dal peso politico così rilevante nel suo Paese è voluto entrare in stretto contatto con il nostro mondo e già questo è un evento storico». Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commenta così il memorandum di collaborazione firmato oggi a via Allegri con il numero uno del ministero della Comunicazione della Cina, Shen Haixiong. In virtù dell'accordo, sono previsti tra il calcio italiano e la Cina «scambi culturali, rapporti di massima collaborazione nella medicina sportiva, nella formazione degli arbitri con il riferimento al Var, interscambio di giocatori e allenatori», rivela Gravina.
Il presidente federale ha quindi sottolineato che si tratta di «un memorandum, un progetto, una convenzione che racchiudere tantissime opportunità per il nostro mondo e la Cina. Può essere un rapporto di collaborazione che può portare a risultati straordinari. Non possiamo rimanere chiusi al nostro mondo, ma aprirci a un mondo che rappresenta un miliardo e mezzo di soggetti interessati». «Dico ai cinesi di seguire sempre di più il calcio italiano - il messaggio di Gravina, intervistato dalla China Central Television - a noi ci inorgoglisce e stiamo lavorando per migliorare ancora di più i nostri rapporti. La firma di questo memorandum va in quella direzione. Chiediamo ai cinesi di venirci incontro e seguirci sempre di più».
«La Serie A in Cina? Ora possiamo parlare di amichevoli, gare di calcio femminile e anche della Nazionale nella speranza che il regolamento internazionale possa cambiare per consentire anche gare di campionato». Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine dell'incontro con la delegazione cinese in cui è stato firmato un memorandum di collaborazione tra il calcio italiano e il Paese orientale. Esclusa al momento la possibilità di giocare partite ufficiali di campionato, in quanto, spiega Gravina, «ci sono divieti e blocchi a livello di Fifa, sicuramente avvieremo un percorso dal calcio femminile, qualche amichevole e la Nazionale», precisa il capo del calcio italiano spiegando che «per noi la Cina è un mercato di grandissimo riferimento e il calcio non può rimanere chiuso nei suoi confini».