Altre 14/06/2018 23:30
LIVE - Stadio Roma, iter congelato. Da Trigoria: "Nessun motivo per bloccare il progetto". Parnasi: "Non ho mai commesso reati"
Bufera sullo Stadio della Roma. Il giorno dopo gli arresti di Parnasi, Lanzalone, Civita e Palozzi si valuta quale sarà il futuro del progetto dell'impianto di Tor di Valle. Domani i 9 arrestati saranno interrogati dagli inquirenti, intanto il presidente Pallotta ha lasciato la Capitale.
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22.45 - "Se e' tutto a posto, il progetto dello stadio della Roma andra' avanti, ma questo ce lo devono dire le autorita'". Lo dice all'Agi il ministro Luigi Di Maio, interpellato dopo il Consiglio dei ministri."Sono contento che la procura di Roma abbia detto chiaramente che la sindaca Raggi non c'entra niente", aggiunge. "Quel che stiamo leggendo ci dispiace - insiste Di Maio - ma l'importante e' come reagisce una forza politica in questi casi". "Noi abbiamo dimostrato che chi sbaglia paga. Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente dell'Acea, che sono arrivate e che sono il minimo sindacale, e abbiamo apprezzato che si sia autosospeso Paolo Ferrara".
22.30 - Da una delle informative dei carabinieri allegate all'ordinanza del gip sul progetto dello stadio della As Roma a Tor di Valle emerge il tentativo dell'imprenditore Luca Parnasi di finanziare esponenti politici bipartisan. Non e' chiaro pero' dalle carte se si tratti di erogazioni lecite o meno. In un dialogo tra Parnasi e una sua collaboratrice, infatti, si legge: "Scrivi, Ferro 5, Minnucci 5, Agostini 15, Mancini 5, Polverini 10". La conversazione prosegue e Parnasi indica altri nominativi: Francesco Giro 5 (5.000 euro), Ciochetti 10 (10 mila euro), Buonasorte 5 (5.000 euro)". Quindi prosegue: "Domani c'ho un altro meeting dei 5 stelle, perche' pure ai 5 stelle gliel'ho dovuti dare". E ribadisce: "Io sto sostenendo tutti quanti", quindi "in questo contesto fa i nomi di Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina, e Ferrara", forse il capogruppo M5s in Campidoglio.
20.35 - Sulla vicenda dello stadio della Roma "ho autorizzato gia' un'ispezione, poi vediamo cosa e' successo e mettiamo a posto le cose". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. "Adesso vedremo se tutto e' stato fatto come andava fatto", ha aggiunto rispondendo alle domande dei cronisti.
(ansa)
20.20 - "Io non ho badanti, ogni giorno mi attribuiscono badanti o tutor, le sembra che io abbia bisogno di un badante? Se sono riuscita a resistere due anni alle ondate di fango, infamandomi e calunniandomi...cosa che con nessun altro sindaco di Roma si sono permessi di fare, con me lo hanno fatto da quando ero in campagna elettorale". Cosí la sindaca di Roma Virginia Raggi a Porta a Porta. "Tutti gli uomini che mi ronzano intorno o sono miei amanti o tutor - ha aggiunto Raggi - da quando mi sono candidata sarei circondata da qualcuno che è mio amante o mio supporto, forse perchè sono una donna, non so se questa immagine piace ai giornalisti".
"Michele Civita è l'ex assessore di Zingaretti, ha lavorato per decenni con lui, possiamo dire che sia il suo braccio destro, ma su di lui nessuna parola. Lo stadio è cosa della città di Roma ma le procedure urbanistiche si svolgono in Regione e la chiama in causa la procura". Cosí il sindaco di Roma, Virginia Raggi a Porta a Porta sull'inchiesta relativa allo stadio.
17.50 - «Sono sereno. Ho fiducia nella magistratura, non parlo delle vicende giudiziarie». Così Paolo Ferrara, consigliere capitolino che si è autosospeso dal M5s, intercettato dai cronisti a margine dell'assemblea capitolina, ha risposto ripetutamente a chi gli chiedeva delle indagini a suo carico nell'ambito della vicenda giudiziaria sullo Stadio della Roma.
(omniroma)
17.40 - Il sovrintendente Francesco Prosperetti, che si occupò del vincolo sulle tribune dell'ippodromo di Tor di Valle, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Secondo la Procura l'ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, «avvicinò il Sovrintendente Francesco Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo» che poi fu tolto. Come riscontro la Procura indica «un incontro tra il Sovrintendente e il gruppo Parnasi il 19 maggio del 2017» e la successiva decisione di affidare al'architetto Paolo Desideri «la redazione di un progetto necessario per superare la questione del vincolo».
La procedura per il vincolo sulle tribune di Lafuente viene attivata il 15 febbraio 2017 e il 15 giugno dello stesso anno viene archiviata: nel frattempo Prosperetti era diventato direttore della nuova sovrintendenza speciale Archeologica-Belle arti-paesaggio di Roma. Secondo la Procura Santini per la sua «mediazione per conto di Parnasi» ha percepito «quale compenso per questa illecita attività 53.440 euro».
(ansa)
16.55 - "Non ho mai commesso reati. Abbiamo lavorato per anni, 24 ore al giorno, solo per realizzare un progetto". Queste sono le parole, arrivate direttamente dal carcere di San Vittore, di Luca Parnasi.
14.49 - Il presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Luca Lanzalone, il quale si trova adesso agli arresti domiciliari, ha da poco rassegnato le dimissioni
(agi)
13.49 - All'indomani dell'apertura dell'inchiesta sullo stadio della Roma, James Pallotta ha lasciato la Capitale per proseguire le vacanze organizzate in Italia. Il presidente della società giallorossa sia ieri sia in mattinata si è visto col direttore generale del club, Mauro
Baldissoni, e poi ha lasciato la città.
Al momento a Trigoria, e come affermato ieri dallo stesso Pallotta, c'è la ferma
convinzione che non ci sia nessun motivo per arrivare a bloccare l'iter del progetto con conseguente ritardo per l'inizio dei lavori
(ansa)
13.45 - Interviene anche il vicepresidente della Camera dei Deputati, esponente del Partito Democratico, Ettore Rosato, affidando i suoi pensieri a Facebook in un post in cui accusa la sindaca Raggi: "Sul caso corruzione a Roma, oggi Raggi fa la vittima e minaccia querele (a chi poi? è tutto da scoprire) ma dimentica qualche passaggio
- fu lei a decidere di cambiare il progetto per lo stadio della Roma
- lei a scegliere come mediatore l’avvocato Lanzalone
- fu lei, forse a ricompensa, a nominarlo al vertice di Acea
- lei ad affidarlo al capogruppo 5 stelle in Campidoglio Ferrara per seguire tutte le pratiche.
Che oggi protesti perché si sente coinvolta nella vicenda è davvero singolare. Leggesse cosa dice Roberta Lombardi nell’intervista a Repubblica quando riconosce i forti legami tra l’avvocato e i massimi esponenti grillini. Legami che, raccontano le cronache, arrivano fino a Casaleggio con cui Lanzalone cenò la sera prima dell’arresto".
13.45 - "La nostra preoccupazione è che non prenda il sopravvento il pessimismo. Di fronte alla cronaca mi rendo conto che c'è anche questo ma sono convinto che sia possibile, seppur con grande difficoltà, intraprendere un percorso infrastrutturale nel rispetto delle regole, della legalità e della trasparenza". Lo dice il presidente dell'Istituto per il Credito sportivo, Andrea Abodi, in merito all'inchiesta sullo stadio della Roma che ha portato ieri a 9 arresti.
"Questa e' ancora di più oggi la sfida del Credito Sportivo - ha specificato Abodi a margine della presentazione dell'Ics Beach Volley Tour Lazio 2018 - dobbiamo dare il nostro contributo come banca pubblica spiegando con ancora maggiore convinzione che i progetti sui dossier stadi, che in Italia possono essere più di dieci, devono avere da oggi in poi ancora maggiore impulso e senso di collaborazione, rispettando regole elementari di legalità e trasparenza".
13.34 - "Abbiamo sempre votato contro questo progetto di stadio, pur essendo favorevoli alla realizzazione degli stadi di Roma e Lazio. Siamo ancora una volta l'unico partito non
toccato da questa inchiesta giudiziaria, pur sottolineando che le responsabilità penali sono individuali e confidando nel lavoro puntuale della magistratura". È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli (Fdi). "Abbiamo avuto - aggiunge - perplessità sull'operazione, sull'acquisto del terreno, sulle mastodontiche architetture previste da Marino e sui tagli alle infrastrutture voluti dalla Raggi. Così come è poco comprensibile la convivenza dell'intero insediamento con un'area destinata alle esondazioni del Tevere".
"Voglio sottolineare anche che la corruzione è insita nell'attuale sistema dell'urbanistica contrattata inaugurata dai sindaci Rutelli e Veltroni, metodo maldestramente utilizzato che inibisce la possibilità del Comune di fare programmazione territoriale, consegnandosi
- conclude - ai privati anche per realizzare grandi infrastrutture".
13.24 - ''Alla luce di quanto è emerso in merito all'inchiesta della Procura capitolina sullo stadio della Roma ci chiediamo se il Mibact non ritenga di chiarire la correttezza delle procedure adottate dalla Soprintendenza per l'archiviazione del vincolo sull'Ippodromo di Tor di Valle. A quanto emerge da informazioni di stampa, dalle carte della Procura sembrerebbe che ci sia stato un tentativo di interlocuzione con il neo Soprintendente speciale di Roma, Francesco Prosperetti, da parte di alcuni ''sodali'', così definiti nell'ordinanza della Procura, dell'imprenditore Parnasi e di ''intermediari'' tra i quali figurerebbe, sempre secondo la Procura di Roma, l'architetto Desideri presso il cui studio lavorerebbe la figlia del Soprintendente''. Lo scrive in una nota l'esponente del Partito Democratico di Roma, Giovanni Zannola.
''Una circostanza che, a nostro avviso, merita dei chiarimenti per non generare dubbi, fermo restando l'estraneità del Soprintendente e degli altri soggetti citati, sull'operato del Mibact e sulla rimozione del vincolo precedentemente apposto sull'Ippodromo di Tor di Valle da parte dell'ex Soprintendente di Roma Margherita Eichberg, il quale
avrebbe comportato uno stop ai lavori per il nuovo stadio della Roma''.
13.19 - Dopo il ciclone giudiziario che ieri ha travolto la politica romana e i sogni dei tifosi giallorossi il progetto dello stadio dell'As Roma appare destinato ad un lungo
stop. A quattro anni dalla presentazione in Campidoglio, maggio 2014, della prima versione del progetto, per la conclusione dell'iter autorizzativo mancavano solamente gli ultimi due
passaggi. Il Campidoglio stava redigendo le controdeduzioni alle osservazioni presentate da cittadini e associazioni, poi a luglio sarebbe dovuto arrivare in Assemblea Capitolina il
progetto approvato a dicembre 2017 dalla conferenza dei servizi per il voto sulla variante urbanistica che avrebbe autorizzato la demolizione dell'ippodromo di Tor di Valle e la sua
sostituzione con lo stadio, il centro di allenamento e il business park. Quindi, il Campidoglio avrebbe dovuto siglare una convenzione urbanistica con il proponente, la societa'
Eurnova di Luca Parnasi. Ora pero', con l'arresto dell'imprenditore e del management della sua azienda, la procedura prevede la nomina di un curatore giudiziario per gestire la societa'. Un percorso lungo, dunque. A cui si somma anche la necessita' per il Campidoglio di vagliare la correttezza degli atti amministrativi prodotti sul dossier
stadio. Altro tempo da attendere, dunque. Cosi', se fino ai giorni scorsi la prospettiva dell'inizio dei lavori entro fine anno sembrava concreta, ora si profilo uno stop di almeno un anno. Sempre che, nel frattempo, il club giallorosso confermi il suo interesse a proseguire con il progetto.
(agi)
12.39 - «Le vicende di questi giorni danno forza alla convinzione che è necessario regolamentare il rapporto tra politica e mondo della lobby». Queste le parole del presidente dell'Anac Raffaele Cantone, che pure senza citarla esplicitamente ha fatto riferimento alla vicenda dell'inchiesta sullo stadio di Roma.
12.38 - Paolo Berdini, ex assessore all'Urbanistica di Roma Capitale e grande oppositore al progetto dello Stadio della Roma, ha parlato ai microfoni della trasmissione 'Te la do io Tokyo' sugli ultimi sviluppi dell'inchiesta che ha portato tra gli altri agli arresti di Parnasi, Lanzalone, Civita e Palozzi. Queste le sue parole:
Il suo stato d’animo all’indomani della vicenda stadio della Roma?
"E’ una grande amarezza per un’occasione persa, per la città e per la Roma, di cui come sapete sono tifoso: se avessero accettato una mediazione onesta e intelligente che avevo proposto, cioè non costruire su terreni assolutamente ‘folli’ ma decisi dall’amministrazione, in modo da moltiplicare gli effetti sociali dell’investimento a questo punto avremmo già messo la prima pietra e non ci sarebbero tutte queste conseguenze, anche sul tracollo del management della Roma.Evidentemente si tende più verso la speculazione immobiliare che verso la moderna imprenditoria, che sta in Francia e in Inghilterra e anche a Torino e nella piccola Udine. Lì fanno stadi, non speculazione immobiliare"
Come mai si è inisistito su Tor di Valle?
"La risposta è nei numeri, Parnasi ha comprato il terreno per 40 milioni e con l'andata in porto della variante lo avrebbe rivenduto a 200. Se con un colpo si guadagnano 160 milioni (guarda caso quasi il debito che Parsitalia aveva con UniCredit) si va anche fino alla morte, finché non sbattono la testa tutti. E questa città va a fondo... Perché poi gli investitori seri vedono che non è il caso di investire su Roma, che sarebbe la città più bella del mondo"
Cosa succederà ora?
"Il tema è difficile, il caso di corruzione va dimostrato. Ma il Comune ha la possibilità di riaprire la trattativa con la Roma, riproponendo altre aree, magari quelle del primo screening. Mettendosi a tavolino per fare lo stadio, senza speculazione, di cui Roma ormai è stufa. Sarebbe un bel segnale di liberazione. Finalmente arriverebbe uno stadio moderno, come c'è in tutte le città d'Europa. Ci sono tutte cose stupende, che troviamo tutte al di là di Roma. Evidentemente qui non se siamo degni...
E' possibile continuare questo progetto?
"Sarebbe prudente per tutti, in primo luogo per la Roma, abbandonarlo. Se c'è intelligenza si può cercare un'altra occasione per la Roma, per Pallotta e per chiunque voglia investire per il bene della città, non per la speculazione"
Il suo posto è stato preso da Lanzalone. Lei è rimasto sorpreso da quanto è emerso dall'inchiesta?
"L'ho già scritto nel mio libro, appena conobbi Lanzalone mi dissero di stare attento, che aveva già incontrato la Roma a Londra, visto che lui aveva uno studio legale lì. Evidentemente si era iniziato a fare tutto alle mie spalle molto prima. Quando me ne sono accorto ho lasciato questa allegra combriccola che ha portato Roma al disastro".
(centro suono sport)
Questa mattina Berdini era intervenuto così alla trasmissione '6 su Radio 1': "Dopo quello che e' successo sarebbe uno scandalo incredibile quello di continuare la costruzione dello stadio. Se si vuole fare lo stadio bisogna trovare un'altra area; cioètagliare la rendita fondiaria su cui il privato, in questo caso Parnasi, voleva lucrare. C'erano tutte le condizioni giuridiche, perché questo fa un assessore, per dire di no a una località che non è la più indicata per il futuro della città. Io criticavo molto fortemente il luogo in cui si farà, in cui si voleva fare, lo stadio. Perché è un luogo che non ha alcun requisito urbano. Io
prendevo ad esempio citta' del mondo come Manchester, Parigi, ma anche le nostre Udine o Torino. Lì siamo nel deserto. E forse Roma, che ha la periferia più estesa del mondo non doveva ampliare ulteriormente le occasioni di periferia".
(radio uno)
12.34 - «Esiste in Italia un caso corruzione, per cui dobbiamo stare sempre attenti, dobbiamo lavorare noi regolatori, autorità ovviamente come l'Anac e l'autorità giudiziaria, ognuno nell'ambito delle sue competenza». Queste le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai cronisti, uscendo dal senato dopo la relazione Anac.
12.28 - In merito all'inchiesta per tangenti e procedure amministrative illecite nella realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle, DeaCapital Real Estate Sgr conferma "la propria totale estraneita' alla vicenda"."Non siamo coinvolti nell'inchiesta" ribadisce un portavoce della società. Dalle intercettazioni riportate nell'ordinanza del gip emerge che Luca Parnasi aveva intenzione di cedere il terreno a Dea Capital: secondo quanto si apprende l'operazione era allo studio seppur in una fase del tutto preliminare, e non si e' concretizzata.
12.01 - Il dipartimento Urbanistica del Campidoglio, dopo gli arresti di ieri nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma, ha inviato una lettera alla società costruttrice Eunova per chiedere chiarimenti circa l'interlocutore dopo l'arresto del costruttore Luca Parnasi. A prendere le redini aziendali probabilmente subentrerà un curatore 'commissario'. Ora si dovrà vagliare se tutti gli atti di dell'opera si confermeranno legittimi. Procedura che di fatto congela l'iter del progetto.
L'iter amministrativo del progetto, secondo la road map tracciata prima che si scatenasse l'inchiesta, avrebbe dovuto portare entro la fine di luglio in aula Giulio Cesare la delibera del progetto modificato. In ogni caso ora si dovrà vagliare se tutti gli atti di un'opera al centro di un'inchiesta si confermeranno legittimi. Procedura che prenderà tempo.
(ansa)
11.53 - "La rassegna stampa è vergognosa, i giudici dicono che io non c'entro niente e non c'è un giornale che abbia avuto il coraggio di riportare questa notizia. Il Comune, i romani e la società Roma calcio sono la parte lesa, partono oggi le querele". Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a margine della presentazione in Senato della relazione annuale dell'Anac, riferendosi alle notizie sull'inchiesta sullo stadio della Roma.
11.26 - Un nuovo ricorso urgente al Tar del Lazio per bloccare subito il progetto dello Stadio della Roma a seguito delle gravi irregolarità e dei reati emersi dall'inchiesta della Procura di Roma. Lo annuncia il Codacons, che domani alle ore 12 terrà una conferenza sul caso dello Stadio assieme al Tavolo della Libera Urbanistica (via Tirone 11), assieme alle associazioni e ai comitati che hanno presentato osservazioni e denunce sulla variante urbanistica.
"I fatti emersi dall'indagine della magistratura aprono ora un quadro del tutto nuovo che da un lato impedisce la realizzazione dello Stadio, dall'altro apre la porta ai risarcimenti in favore dei tifosi, parte danneggiata dall'intera vicenda - spiega l'associazione - Per questo, in qualità di parte offesa nell'inchiesta, presenteremo un nuovo ricorso d'urgenza al Tar del Lazio chiedendo la sospensione immediata del progetto Tor di Valle che si è rivelato nient'altro che uno squallido intrigo per arricchire le tasche di pochi a danno della collettività".
"Non solo - prosegue l'Associazione - Con una istanza alla Procura di Roma il Codacons chiede di indagare tutto il Consiglio comunale e la sindaca Raggi che ha omesso, nonostante fosse obbligatorio, di far approvare dal Consiglio comunale il nuovo progetto sullo Stadio, con la complicità e il silenzio sia dei consiglieri di maggioranza che della opposizione, i cui esponenti secondo la magistratura erano coinvolti nella colossale truffa edilizia. Con un astuto trucco, inoltre, è stato aumentata del 30% la superficie utile lorda regalata ai ''palazzinari''". Del ricorso al Tar e di altri aspetti anomali legati allo Stadio si parlerà domani a Roma nel corso di una conferenza stampa indetta da Codacons e Tavolo della libera urbanistica alle ore 12.00 presso la sede del Tavolo, via Tirone 11. "Nel corso dell'incontro l'associazione presenterà anche una azione risarcitoria in favore dei tifosi della Roma, che potranno costituirsi come parte offesa e chiedere i danni ai responsabili di illeciti, in relazione alle irregolarità che saranno accertate e che hanno prodotto un danno alla squadra".
11.09 - "Parnasi ci deve ancora 21 milioni dei 42 stipulati nel prezzo di vendita del terreno: la prima parte e' stata quasi tutta incassata dal curatore del nostro fallimento decretato dal tribunale di Roma per pochi milioni di debito che avevamo con Equitalia, nonostante il valore di Tor di Vallefosse sufficiente a coprire l'esposizione". E' quanto afferma l'imprenditore Gaetano Papalia, ex proprietario dei terreni di Tor di Valle oggetto dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. "Per evitarlo - aggiunge l'imprenditore reatino - avevamo chiesto al costruttore un acconto della caparra mettendogli a disposizione in anticipo il terreno in modo che, con questa garanzia, potesse ottenere i soldi necessari destinati alla Sais (societa' della famiglia Papalia), necessari per saldare Equitalia. Ma Parnasi ricevette solo un milione e allora tentammo il concordato preventivo, certi che una volta incassati tutti e 42 i milioni avremmo regolarizzato ogni debito. Nonostante questo Equitalia e' andata avanti e il giudice, senza neppure convocare l'adunanza dei creditori, ha deciso per il fallimento. Una vicenda strana, che la procura dovrebbe approfondire, perche' e' stato dichiarato il dissesto di una societa' che aveva tutte le carte in regola per evitarlo. Il fallimento ha portato, come inevitabile conseguenza, all'apertura di un'indagine per bancarotta ma restiamo in attesa perche' i creditori privilegiati sono stati soddisfatti dal curatore e a noi deve essere consegnata una parte della caparra pagata da Parnasi. Insomma, siamo in credito, ma - conclude Papalia - anche vittime di quanto sta accadendo attorno allo stadio della Roma e che non ci riguarda".
(il messaggero - ed. rieti)
11.00 - Ultimo giorno a Roma per James Pallotta. Il presidente della Roma ha avuto questa mattina un incontro con il dg Mauro Baldissoni all'Hotel De Russie per fare il punto della situazione sulla questione del progetto stadio, dopo le notizie dell'inchiesta della Procura di Roma che ha portato agli arresti tra gli altri di Parnasi e Lanzalone. Dopo l'incontro con Baldissoni (al quale era presente anche Guido Fienga), Pallotta ha lasciato Roma. Stando a quanto riferito oggi dal quotidiano 'La Repubblica', il presidente proseguirà le vacanze in Italia: la prossima tappa sarà il Lago di Como
10.44 - Luigi Di Maio ha commentato la vicenda relativa allo scandalo corruzione relativa alla costruzione dello Stadio della Roma: «Lanzalone si deve dimettere da Acea, mi aspetto nelle prossime ore questo gesto». «Tra i primi provvedimenti da fare subito il Daspo per i corrotti e gli agenti sotto copertura che ci servono sempre di più», aggiunge il capo politico dei 5 Stelle.
(rtl 102.5)