Altre 16/06/2018 01:30

LIVE - Stadio Roma, la sindaca Raggi ascoltata in Procura come "parte lesa". Lanzalone: "Mai commesso illeciti in vita mia"

stadio-della-roma tor di valle

Giornata di chiarimenti per il progetto dello . Stamattina si terrà in Campidoglio un incontro tra la sindaca Virginia Raggi e il giallorosso . Intanto nella giornata di oggi è previsto l'interrogatorio dei 9 arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma

LIVE

21:02 - La Sindaca Virginia Raggi, nel corso della sua deposizione, ha dichiarato che il rapporto con Lanzalone sarebbe nato grazie a Fraccaro e Bonafede, che glie lo avrebbero presentato, dato che l'uomo si occupava di enti locali per il  M5S. La testimonianza è durata circa un'ora.

(ansa)

20.10 - «Nella mia vita non ho mai compiuto nulla di illecito, respingo con forza ogni addebito». Si è difeso così Luca Lanzalone, una delle figure-chiave nell'indagine sul , davanti al gip Maria Paola Tomaselli nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia. Completo blu e teso in volto, l'ex presidente dell'Acea, assistito dall'avvocato Giorgio Martellino, ha risposto per circa tre ore alle domande del magistrato.

(ansa)

19.45 - «Non sta a me giudicare chi siano i colpevoli della vicenda , lo deciderà la magistratura. Ma qui il problema è ancora più grave, se è possibile. Parliamo di responsabilità politiche. Chi ha portato certi personaggi? Chi li ha 'premiati' mettendoli ai vertici dell'azienda più importante della capitale? Una totale impreparazione nel governo della città, l'assoluta mancanza di capacità politiche e amministrative. C'è chi ha messo in piedi il Giubileo del 2000 senza nemmeno un appunto da parte dei magistrati. C'è chi, invece, blocca le Olimpiadi per paura della corruzione e poi cambia un progetto già pronto e 'sano' per poi ritrovarci come siamo oggi». Lo scrive su Roberto Giachetti, deputato del Pd ed ex candidato sindaco di Roma.

19.40 - «Aver chiesto aiuto per mio figlio, è stata una leggerezza compiuta in buona fede». Lo ha detto l'ex assessore regionale del Pd, Michele Civita, rispondendo al gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sullo . Civita si trova ai domiciliari e i suoi legali hanno presentato istanza di scarcerazione. Durante l'interrogatorio il consigliere regionale ha respinto le accuse sostenendo di non aver mai favorito l'imprenditore . «Ho chiesto di potere intervenire per mio figlio tre mesi dopo che era concluso l'iter della conferenza dei servizi. Non ho mai violato la legge, le decisioni della conferenza di servizio erano pubbliche».

(adnkronos)

19.35 - Si chiama Serenetta Monti ed era stata candidata M5S al Campidoglio nel 2008 e poi come indipendente con l'Idv: anche lei, afferma, fu contattata da un imprenditore per proporle un sostegno da e disse «no». A «scovare» la politica romana che ricorda il caso di Pierfrancesco Maran, l'assessore milanese che rifiutò i benefit di , è uno degli autori del libro inchiesta sul M5s «Supernova», Nicola Biondo.

«Mi ricordo, certo che mi ricordo. Qualcuno mi volle incontrare per propormi un sostegno di . Io ovviamente rifiutai» riferisce a «Supernova» la Monti che ricorda: «Era il 2010, due anni prima ero stata candidata nella lista civica 'Amici di Beppe Grillò al Campidoglio poi andai via. L'estate di due anni dopo ero in lista, come indipendente, nell'Idv. Durante la campagna elettorale volle incontrarmi un piccolo imprenditore. Mi disse che mi poteva far sostenere da , che avrebbe avuto interesse».

«Inizialmente ho fatto finta di non capire neanche chi fosse ma lui fu diretto: 'uno dei più grossi costruttori di Roma, siamo ai livelli di Caltagirone'» racconta la Monti che continua: «Declinai l'offerta spiegando che preferivo il sostegno della gente comune e non di qualcuno che se ti fa un grosso favore può volerlo ricambiato non appena gli fa comodo?». Quanto ai dubbi sull'interesse dell'imprenditore per una rappresentante potenziale di un piccolo partito la Monti afferma: la ragione «la spiega benissimo l'inchiesta di oggi, utilizzando le parole dei principali indagati. Si assicuravano di tutto un pò già da tempo, giocavano d'anticipo. Preferisco perdere a modo mio che vincere nel modo che vogliono gli altri».

(ansa)

17.18È terminata l'audizione con il pm della sindaca di Roma Virginia Raggi in Procura nell'ambito dell'inchiesta sullo . La prima cittadina è stata sentita a piazzale Clodio come persona informata dei fatti.

(ansa)

16.39 - "Abbiamo chiesto al Ministro della Giustizia Bonafede di venire a relazionare in Parlamento visto che l'avvocato Lanzalone (premiato con la presidenza di una municipalizzata dal nuovo che avanza) che passava le cene a fare accordi con la Lega o discutere di nomine con Casaleggio è stato portato nel Movimento Cinque Stelle proprio dal Guardasigilli. Non è possibile scaricare tutto sempre sulla Raggi: chi le ha imposto quei collaboratori deve spiegare perché lo ha fatto e cosa c'è sotto. Avrà Bonafede il coraggio di venire a riferire in Senato?". Lo scrive Matteo Renzi nella sua e news agli iscritti del Pd.

(ansa)

L'x Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che interviene nella sua enews, aggiunge: “L’ennesimo scandalo giudiziario che sta catturando l’attenzione dei media riguarda la costruzione del . Personalmente sono e rimango garantista. Si è colpevoli solo con sentenza passata in giudicato e qui nessuno è colpevole finché una sentenza lo certificherà”. “Ragiono di politica, non di giustizia. Penso che cambiare il progetto per lo stadio sia stata una pessima idea: sono diminuite le opere pubbliche e sono aumentate le consulenze. Conclusione: tutto quello in cui mette mano l’amministrazione grillina di Roma si ferma. È stato così per le Olimpiadi, e il conto lo stanno pagando gli italiani. È stato così per lo Stadio, e mi dispiace per i tifosi giallorossi”.

15.00 - L'area di , il sito interessato dal progetto per il nuovo , è a rischio idrogeologico e quindi necessita di interventi mirati. Così Roberto Troncarelli, presidente dell'Ordine dei Geologi del Lazio, spiega all'Adnkronos le criticità geologiche di realizzare l'opera in un'area a ridosso dell'ultima ansa del Tevere. «A priori non si può dire che la scelta di fosse la migliore ma neanche da scartare» afferma Troncarelli sottolineando che la zona deve essere tratta con determinate cautele: «in fase progettuale, infatti, bisogna tener conto di interventi mirati per scongiurare il rischio alluvione». Ci sono materiali, spiega Troncarelli, «che devono essere trattati con accortezze geotermiche».

(AdnKronos)

14.30 - Il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha appreso questa mattina dalla lettura di alcuni quotidiani di essere indagato nell'ambito di un procedimento penale. Ha subito dato incarico al suo legale, avvocato Carlo Longari, di chiedere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma di essere interrogato quanto prima per "chiarire la sua posizione". Lo rende noto il Coni in un comunicato.

(AdnKronos)

13.12 - Anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, è finito nel novero degli indagati legati al caso dello . In particolare l'indagine si concentra sul rapporto di lavoro che il costruttore Luca ha intrattenuto con un certo Gregorio, identificato dai militari come fidanzato di Ludovica Malagò, figlia di Giovanni.

12.55 - Poco prima di dirigersi alla Procura, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: "Andrò in procura come testimone per fare chiarezza su questa vicenda che mi vede parte lesa. Ricorda che la procura ha già detto che non c'entro niente, per favore non iniziamo con il solito fango".

12.45 - Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato così l'arresto di Luca , il costruttore romano che conosceva personalmente: "Io non faccio il giudice nè l'avvocato, se ci sono state corruzioni o errori è giusto che chi ha sbagliato debba pagare. Mi spiace perché una delle persona coinvolte la conoscevo personalmente, ci sono anche andato allo stadio insieme, non penso questo configuri un reato. Spero che possa dimostrare la sua innocenza e spero che i cittadini romani comunque recuperino un'area ad oggi assolutamente abbandonata alla sicurezza, al gioco,alla gioia e poi spero che giudici magistrati facciano in fretta il loro lavoro".

12.20 - La sindaca Virginia Raggi è stata convocata in Procura oggi pomeriggio in qualità di persona informata dei fatti per riferire sui rapporti con l'ex presidente dell'Acea Luca Lanzalone.

11.17 - Terminato l'incontro tra la Raggi e . Il , accompagnato dal COO del club Guido Fienga, non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti.

11.12 - Alla fine dell'incontro tra e la Raggi è prevista una dichiarazione congiunta da parte della prima cittadina e del giallorosso.

11.01Gaetano Papalia, ex proprietario dell'Ippodromo di , torna ad attaccare Luca con un lungo post su : Signor Luca : "A scriverle è quello “scemo di guerra dell’ex proprietario” - inizia la sua lettera - dell’area di (come lei mi ha definito nel corso della sua penosa conversazione telefonica con l’avv. Luca Lanzalone del 1° giugno 2017), quello “scemo” che ha voluto semplicemente vigilare sui suoi obblighi contrattuali, dichiarando apertamente le sue chirurgiche inadempienze. A scriverle è proprio quel cialtrone (altra definizione da lei riservatami nel medesimo anzidetto colloquio telefonico) col quale lei negoziò dal marzo 2010 al giugno 2013 l’acquisto dell’area di , quando la società SAIS, che ne era proprietaria, non era stata ancora fatta fallire dalla sue scorrettezze imprenditoriali. Lei dunque mente quando afferma di aver comprato l’ippodromo da una società fallita.
Le scrive quello “scemo di guerra” e “cialtrone” che ha avuto l’ardire di far presentare alla propria società SAIS un concordato preventivo finalizzato, guarda caso, a porre riparo al grave mancato pagamento della caparra integrativa di oltre 3 milioni di euro, al quale la sua società, con la sottoscrizione del contratto di compravendita dell’area di del 23 aprile 2012, si era pur obbligata, senza tuttavia provvedervi. Se la sua società avesse invece onorato quel proprio impegno, la SAIS avrebbe potuto soddisfare la pretesa creditoria di Equitalia (di pari importo), che avrebbe di certo desistito dalla istanza di fallimento, non costringendoci a presentare alcun concordato preventivo con riserva, corredato da un dettagliato piano dei pagamenti di tutti i creditori nella misura del 100%.
Non solo.
Dieci mesi dopo, nel corso dell’ennesima udienza relativa all’istanza di fallimento di Equitalia, la sua società assestò alla SAIS il colpo di grazia, rifiutandosi di pagare, nel mese di maggio 2014, una quota di prezzo dovuta a seguito della liberazione dell’area acquistata, nonostante lo sgombero fosse stato operato dalla SAIS sin dal 4 agosto dell’anno precedente, offrendo così al giudice delegato della sezione fallimentare Umberto Gentili lo spunto per dichiarare il fallimento della mia società proprio a causa della scarsa garanzia dei suoi pagamenti.
La SAIS, signor Luca , è perciò fallita incontrovertibilmente in conseguenza delle sue gravi inadempienze, oltre tutto con perfetto tempismo, se il suo obiettivo, come appare del tutto evidente, sia stato quello di “affondare” la SAIS.
Lei conosce bene i fatti che le ho qui ricordato, ma nonostante tutto non ha avuto vergogna di insultare chi proprio lei aveva scientemente danneggiato, immolando ai suoi interessi un patrimonio familiare di quattro generazioni. Nel riferire all’avvocato Lanzalone che sono “miseramente fallito” ha avuto persino il coraggio di commentare questo mio drammatico ed assolutamente iniquo epilogo, compiacendosi del fatto che “nella vita c’è una giustizia divina”. Ma, devo ammettere, che su questo sono davvero d’accordo con lei !
Le auguro di tornare presto ad abbracciare suo figlio.
a scriverle è quello “scemo di guerra dell’ex proprietario” dell’area di (come lei mi ha definito nel corso della sua penosa conversazione telefonica con l’avv. Luca Lanzalone del 1° giugno 2017), quello “scemo” che ha voluto semplicemente vigilare sui suoi obblighi contrattuali, dichiarando apertamente le sue chirurgiche inadempienze. A scriverle è proprio quel cialtrone (altra definizione da lei riservatami nel medesimo anzidetto colloquio telefonico) col quale lei negoziò dal marzo 2010 al giugno 2013 l’acquisto dell’area di , quando la società SAIS, che ne era proprietaria, non era stata ancora fatta fallire dalla sue scorrettezze imprenditoriali. Lei dunque mente quando afferma di aver comprato l’ippodromo da una società fallita.
Le scrive quello “scemo di guerra” e “cialtrone” che ha avuto l’ardire di far presentare alla propria società SAIS un concordato preventivo finalizzato, guarda caso, a porre riparo al grave mancato pagamento della caparra integrativa di oltre 3 milioni di euro, al quale la sua società, con la sottoscrizione del contratto di compravendita dell’area di del 23 aprile 2012, si era pur obbligata, senza tuttavia provvedervi. Se la sua società avesse invece onorato quel proprio impegno, la SAIS avrebbe potuto soddisfare la pretesa creditoria di Equitalia (di pari importo), che avrebbe di certo desistito dalla istanza di fallimento, non costringendoci a presentare alcun concordato preventivo con riserva, corredato da un dettagliato piano dei pagamenti di tutti i creditori nella misura del 100%.
Non solo.
Dieci mesi dopo, nel corso dell’ennesima udienza relativa all’istanza di fallimento di Equitalia, la sua società assestò alla SAIS il colpo di grazia, rifiutandosi di pagare, nel mese di maggio 2014, una quota di prezzo dovuta a seguito della liberazione dell’area acquistata, nonostante lo sgombero fosse stato operato dalla SAIS sin dal 4 agosto dell’anno precedente, offrendo così al giudice delegato della sezione fallimentare Umberto Gentili lo spunto per dichiarare il fallimento della mia società proprio a causa della scarsa garanzia dei suoi pagamenti.
La SAIS, signor Luca , è perciò fallita incontrovertibilmente in conseguenza delle sue gravi inadempienze, oltre tutto con perfetto tempismo, se il suo obiettivo, come appare del tutto evidente, sia stato quello di “affondare” la SAIS.
Lei conosce bene i fatti che le ho qui ricordato, ma nonostante tutto non ha avuto vergogna di insultare chi proprio lei aveva scientemente danneggiato, immolando ai suoi interessi un patrimonio familiare di quattro generazioni. Nel riferire all’avvocato Lanzalone che sono “miseramente fallito” ha avuto persino il coraggio di commentare questo mio drammatico ed assolutamente iniquo epilogo, compiacendosi del fatto che “nella vita c’è una giustizia divina”. Ma, devo ammettere, che su questo sono davvero d’accordo con lei !
Le auguro di tornare presto ad abbracciare suo figlio".

10.40 - E' più che documentabile che  fosse interessato, su incarico del Milan, alla
realizzazione dello stadio nello scalo Farini. A questo proposito sia io che l'assessore Maran abbiamo incontrato lui e il suo team. E tutti hanno visto come e' andata a finire: proposta respinta". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala che 'dice la sua' attraverso il suo profilo
, sulle intercettazioni di Luca che lo riguardano, pubblicate oggi sul Fatto Quotidiano, nelle quali l'immobiliarista dice che il sindaco gli e' grato per un finanziamento fatto alla sua campagna elettorale e che adesso lui sarebbe in prima linea per fare lo stadio del Milan.

"In campagna elettorale, come ovvio, mi sono rivolto a persone fisiche e aziende che
intendevano sostenere la nostra campagna e ho chiesto anche un contributo al principale partito della mia coalizione, ovvero il Partito Democratico. Il Pd nazionale mi ha in parte finanziato direttamente e in parte ha veicolato alcuni suoi finanziatori. Tra questi c'era anche la signora Maria Luisa Mangoni, moglie di Sandro , per la somma di 50mila euro. Nella mia 'milanesita'' non avevo mai nemmeno saputo dell' esistenza della famiglia - ha aggiunto -. Il finanziamento e' avvenuto con modalita' tracciabili e nel rispetto delle regole ed e' stato inserito, come previsto dalle norme, nel rendiconto gia' depositato presso la Corte d'Appello e reso pubblico nel settembre 2016, a conclusione della campagna. Tutto dunque nella massima trasparenza".

10.30 - Iniziato da circa 10 minuti l'incontro in Campidoglio tra la sindaca Raggi e il della Roma . Al momento non è prevista una conferenza stampa al termine del vertice.