Altre 10/05/2018 23:37
Project Trophy: il New York Times svela l'incontro tra FIFA e 7 top club europei
Juventus, Manchester United, Manchester City, Barcellona, Real Madrid, PSG e Bayern Monaco: questi i club che ieri hanno incontrato la FIFA per discutere del progetto 'Project Trophy'. Un consorzio guidato da Japan's SoftBank, di cui fanno parte anche fondi di investimento di Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, avrebbe avanzato un'offerta per acquistare i diritti del Mondiale per Club, ma non solo. Nell'incontro il presidente Infantino avrebbe lasciato intuire la disponibilità economica dei soggetti in questione: 25 miliardi di dollari per i diritti di un eventuale nuovo campionato formato da 24 top club mondiali e un nuovo campionato Mondiale per le Nazionali. Il gruppo di investimento avrebbe assicurato l'erogazione del massimo dei fondi solo dopo una pianificazione quadriennale spalmata dal 2021 al 2033. Al termine di ogni ciclo di 4 anni, se le aspettative tecniche ed economiche non dovessero essere rispettate, il suddetto gruppo di investimento potrebbe tirarsi fuori senza penali o conseguenze.
La FIFA, che manterrebbe il 51% delle quote di questo consorzio, avrebbe la possibilità di rinnovare gli accordi con un tasso del 120% rispetto all'accordo precedente nel caso in cui il progetto dovesse raggiungere gli obiettivi preventivati.
Nella bozza della proposta gli investitori garantirebbero alla FIFA 3 miliardi di dollari ogni quadriennio per il nuovo Mondiale per Club, mentre per il torneo per le Nazionali sarebbe previsto un compenso di 2 miliardi di dollari ogni 2 anni (eccezion fatta per l'ipotetica prima edizione che 'costerebbe' solo 1 miliardo).
L'incontro con i 7 club potrebbe scombussolare gli equilibri all'interno dell'ECA (European Club Association), turbando i club esclusi dal meeting come Liverpool, Arsenal e Roma.
La UEFA, tramite il presidente Ceferin, avrebbe espresso preoccupazioni sull'identità delle persone dietro il gruppo d'investimento, sul rischio per la FIFA di 'cedere' il controllo sul calcio mondiale ad una 'entità commerciale' e sull'impatto sui calendari degli eventi mondiali.
All'opposizione ci sarebbe anche l'organizzazione 'World Leagues Forum' presieduta dal chairman della Premier League Richard Scudamore: le preoccupazioni sarebbero legate alla calendarizzazione degli eventi e al rischio, concreto, di aumento del divario (economico e quindi tecnico) fra i top club e le società più piccole.
(nytimes)