IL ROMANISTA (P. TORRI) - Semifinale e sponsor. Dopo essersi gustato fino in fondo l'ingresso tra le prime quattro squadre d'Europa della sua Roma,  da ieri sta lavorando forte sul principale buco nero, trofei a parte, della gestione americana: la mancanza da anni di un main sponsor. Ieri, per Jimmy, è stata una giornata in cui ha fatto una totale full immersion sulla questione sponsor. Base delle trattative è stato lo studio legale Tonucci, da sempre punto di riferimento nella capitale degli «straccioni» americani dove, ieri, il presidente della Roma è stato raggiunto anche da Franco Baldini, di ritorno da una due giorni nella sua Reggello. È stata una full immersion, da quanto ci risulta, molto positiva per la Roma. Perché pure se lo diciamo da un po' di tempo, sembra proprio che ormai si sia molto vicini all'habemus sponsor.

Anzi due. Perché la Roma sta lavorando per avere un marchio dietro la maglia, il back sponsor, e uno sul davanti, il main sponsor. Ci sono quattro aziende in corsa, due back, due main. Partiamo dal back che, al momento, sembra quello più vicino alla chiusura. Di questo, un nome sicuro in corsa, è quello del marchio automobilistico Hyunday, proprietà coreana con auto diffuse in tutto il mondo. Un brand mondiale, in sostanza, con una fortissima penetrazione nel mercato orientale dove la Roma intende essere sempre più presente. La trattativa con i coreani sta andando avanti da settimane e secondo qualcuno sarebbe stata praticamente conclusa. Solo che c'è un problema da risolvere. Cioè il legame commerciale con un altro marchio automobilistico, la Volvo, con cui la società giallorossa ha un contratto in corso per questa stagione più un'opzione per altri due anni. Non è difficile da capire che uno o all'altro, i due marchi per ovvi motivi non potrebbero essere compatibili. Quindi o si rescinde con Volvo, oppure bisognerà ancora aspettare, magari a tutto vantaggio del secondo pretendente al ruolo di back sponsor, nome assolutamente top secret.

Come sono top secreti i nomi delle due aziende che stanno correndo per mettere il loro nome sul davanti della maglia giallorossa. Una sarebbe una multinazionale a livello internazionale, la seconda un altro marchio orientale. In questo caso ci si potrebbe pure sbilanciare per il semplice fatto che ieri , allo , ha avuto un prolungato incontro con manager di una grande azienda cinese. Non è la prima volta che, per lo sponsor giallorosso, filtra la notizia di investitori con gli occhi a mandorla. In un passato recente, era stato fatto il nome della China Southern Airlines, il più grande vettore cinese, in un passato più remoto quello della Unitek Group, azienda molto solida che si occupa di elettronica. In corsa dovrebbe esserci anche la Turkish Airline che da anni, ormai, sta trattando con il club giallorosso. Non resta che attendere, non dimenticando di aggiungere che la doppia sponsorizzazione alla Roma dovrebbe garantire una somma tra i dieci e i dodici milioni di euro. Difficile, se non impossibile, comunque, che la Roma giochi le due semifinali di con i nuovi marchi sulla maglia.

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