Altre 25/01/2016 16:47
IL PUNTO DEL LUNEDI' - Caputi, Sconcerti, Giubilo, Buffoni, Garanzini, Mura
LAROMA24.IT - La Roma perde 1 a 0 a Torino, rimediando l'ennesima sconfitta allo Juventus Stadium. Ormai praticamente irraggiungibili i bianconeri e il Napoli, secondi e primi in classifica, la Roma adesso deve tornare a vincere per tenere aperta la speranza per il terzo posto.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
[...] La prodezza di Dybala contro la Roma vale un tesoro, oltre che l’undicesima vittoria consecutiva in campionato. La squadra di Spalletti era, infatti, quasi riuscita a imbrigliare l’armata bianconera. La Roma è stata attenta e diligente nel seguire le indicazioni del tecnico, ma non si è visto niente di più. Troppo impaurita, senza iniziativa e personalità. Non è facile ridare identità e fiducia a una squadra che ha smarrito se stessa, i cambiamenti tattici e l’addestramento hanno bisogno di tempo, oggi questo è quello che passa il convento. Tentare di non buttare la stagione si potrebbe, anche con il mercato. Ci sono ancora diciassette partite per mutare la rotta e non dover pensare solo alla prossima stagione.
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CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
[...] La Roma cercava un contropiede, ma soprattutto lo 0-0. È stata ordinata come un bravo ragazzo di quinta elementare. Progressi di gioco è difficile trovarne, erano tutti chiusi nell’idea del pareggio. La Juve ha avuto il merito di avere Dybala e la colpa di assecondare la Roma nella sua volontà di tenere basso il ritmo [...].
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IL TEMPO (G. GIUBILO)
È durato un’ora e un quarto l’intento di Spalletti, che forse voleva evitare il temuto massacro, di far giocare male la Juventus e di negarle l’undicesima vittoria consecutiva. Ma è bastata la solita prodezza di Dybala per rispettare il pronostico. Del resto difficile pensare che una difesa a oltranza, con una nuova disposizione tattica fosse sufficiente a equilibrare i valori. La fase offensiva della Romaè stata praticamente nulla, e l’unico pericolo per Buffon un tiro di Nainggolan deviato da un difensore. Troppo poco per rovesciare un pronostico a senso unico, infine onorato con merito da una Juve che non aveva creato reali occasioni da rete, ma aveva governato, quasi senza soluzione di continuità le fasi di gioco. Ora il bilancio del nuovo tecnico giallorosso è quasi fallimentare. In due partite un solo punto guadagnato contro l’ultima in classifica. Per coltivare qualche ambizione di ingresso in Europa, la Roma deve cambiare volto senza limitarsi a situazioni di puro contenimento [...].
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LEGGO (R. BUFFONI)
Cara Roma, il tempo non torna più. Tanto meno quello perso a guardarsi la punta dei piedi, troppo indecisa a chiudere l’era Garcia. Spalletti non poteva far miracoli o, anzi, un miracolo l’ha fatto: per la prima volta la Roma non è stata maltrattata allo Juventus Stadium. Ma i giallorossi hanno perso, puniti alla prima grave distrazione collettiva (Florenzi e Rüdiger da matita blu), e sono precipitati a -6 punti dalla zona Champions che è ossigeno per i conti della società. Anzi, quello di Florenzi è stato il secondo errore grave del match. Il primo sembra averlo commesso De Rossi, pizzicato in un labiale da censurare nei confronti di Mandzukic [...].
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LA STAMPA (G. GARANZINI)
Non la solita Juve, tantomeno la solita Roma, quella statica, velleitaria e agevolmente perforabile degli ultimi tempi. In meno di due settimane Spalletti l'ha modificata verrebbe da dire geneticamente, perché se quella di Garcia era pensata per segnare un gol pin degli altri, questa e palesemente messa in campo per prenderne uno di meno. Difesa a tre con De Rossi centrale e la coppia Manolas-Ruediger ai suoi lati, centrocampo bloccato con sganciamenti alternati e in ogni caso limi-tati allo stretto necessario, attaccanti votati innanzi-tutto alla copertura e poi, solo poi, alla fase offensiva. D'altra parte, qualcosa bi-sognava pur provare per ridare un'identità a una squadra senza capo ne coda: e pazienza se a discapito di un'estetica che due anni fa pagava l'occhio, ma da mesi a questa parte gli avversari. Una metamorfosi che la Juve non si aspettava. Non in questa misura, per lo meno. Tant'e vero che ha crea-to poco, molto meno del so-lito. E non 6 quasi mai riuscita a muoversi tra le linee giallorosse se non con Dybala, che oltre a essere il più dotato tecnicamente lo anche nella lettura della partita.
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LA REPUBBLICA (G. MURA)
[...] A Torino basta un gol. Partita di infinita noia nel primo tempo, un po' meglio nel secondo. Per i mendicanti di bellezza (copyright Galeano) le cose pia belle le fa Dybala. Una inutile, la pia bella: stop a seguire e pallone contro la traversa, ma era in fuori-gioco. Una un po' meno bella ma più utile, perché porta i tre punti, l'undicesima vittoria consecutiva (record di Conte: 12 ) e allontana definitivamente una Roma che fino a ieri Allegri considerava in corsa per lo scudetto. Che Roma è stata? Costretta a difendersi, in modo abbastanza ordinato. Ha resistito fin oltre la mezzora, lasciando alla Juve solo un tiro pericoloso di Evra. Mentre Buffon ha passato una serata di assoluta tranquillità. Spalletti ha bisogno di altro tempo. Nainggolan nei panni dell'incursore Perrotta non supera I'esame. Khedira, che non è un fulmine, l'ha emarginato. In quel ruolo, forse meglio lago Falque. Un merito della Juve: non ha avuto fretta. E molto sicura dei suoi mezzi, che non significa arrogante. E la sua stella polare, ogni partita di più, è Dybala [...]