Altre 01/07/2015 22:43
Arbitri, Nicchi: "Noi fuori da ogni scandalo"
Il calcio italiano sta vivendo un periodo molto difficile, le pagine dei giornali sono infatti invase da continui scandali, ultimo quello del Catania, che avrebbe comprato 5 partite del campionato di serie B per garantirsi la salvezza. C'è però una componente di questo mondo che non è stata toccata da questi episodi, gli arbitri, e questo ci tiene a precisarlo il presidente dell'Aia Marcello Nicchi, che dichiara: "Deve inorgoglire gli sportivi italiani e l'associazione che gli arbitri sono fuori da ogni schifezza e nefandezza che stiamo vivendo. Gli arbitri sono coloro che tengono insieme il sistema e che aiuteranno la federazione a uscire da questo momento. Si sono susseguiti gli scandali e ancora una volta gli arbitri non sono coinvolti. Cosa non causale ma frutto del lavoro".
Il presidente degli arbitri però ci tiene anche a far sentire la sua voce in merito alla prossima stagione, alimentando le voci di un presunto stop dei direttori di gara: "Non possiamo iniziare la stagione con il rischio che i nostri arbitri siano fatti oggetto di violenza; chiederemo ferma applicazione del comunicato 104 del 2014 dove vengono riportate le pene pecuniarie per chi fa violenza sugli arbitri". Nicchi Ci tiene a tenere alta l'attenzione sugli episodi di violenza, ed ha consegnato un report al ministero dell'Interno: "È un cosa drammatica, 600 arbitri sono stati oggetto di violenza, 184 sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso e il 93% delle violenze è stato perpetrato da tesserati. Di 600 violenze quasi 300 società devono pagare delle sanzioni e se ciò non avvenisse il comunicato indica che non potrebbero iscriversi al campionato".
(ansa)