Altre 28/04/2015 01:11

Derby Torino, Tavecchio: "Ho chiesto un incontro urgente con Alfano. D'accordo con il supplemento di indagini chiesto dal Giudice Sportivo"

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«Lo Stato deve proteggere il calcio dai violenti con azioni deterrenti ed applicando pene severe. Per questo il Consiglio federale della Figc ha chiesto un incontro urgente col Ministro dell'Interno per cercare di capire attraverso un nuovo protocollo di intesa cosa proporre di nuovo o come applicare l'esistente in modo efficace». Sono le parole del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, all'indomani dei fatti avvenuti nel derby tra Torino e .

«Bisogna investire sulla crescita della cultura sportiva del Paese perchè il calcio è lo specchio, nel bene e nel male, delle frizioni esistenti nella società civile italiana - aggiunge Tavecchio a margine del Consiglio federale -. Sotto il profilo delle politiche di contrasto, il mondo del calcio ha l'obbligo di assumersi le proprie responsabilità, e lo farà nell'ambito delle proprie competenze, ma lo Stato dovrà proteggere il calcio dai violenti con azioni deterrenti ed applicando pene severe».
«È troppo comodo dire che la Federcalcio deve prendere provvedimenti. La Figc non ha gli strumenti per fermare un'orda di barbari, altrimenti ci chiameremmo 'corpo di sicurezza' e non federazione» sottolinea Tavecchio prima di fare una riflessione personale: «In un paese che fa parte di una Comunità europea, che ha da almeno 8 anni una crisi economica notevole, le tensioni sociali e le questioni che creano fibrillazioni da un pò di tempo trovano sfogo non tanto nelle piazze ma negli stadi e negli anti-stadi. E questo è un problema che non può essere relegato alla Federcalcio come possibilità di sanarlo con mezzi propri. La Figc anzi in questi casi è anzi parte lesa, e quindi il calcio perde la sua etica per colpa di delinquenti».

«Se questo soggetto fosse andato in Piazza San Pietro quando parlava il Papa, e avesse buttato una bomba carte, sarebbe già finito in carcere da parecchio tempo. Se in questo Paese si pensa di poter entrare con una bomba carta in uno stadio che può causare la morte di una platea di uomini, e non di uno soltanto, è inutile invocare provvedimenti - aggiunge il numero della Figc -. Se la nostra comunità non ha già in sè sanzioni efficaci significa che siamo un Paese che non è in grado di difendersi dalla delinquenza, che va combattuta con i mezzi e le sanzioni del codice penale e con la certezza della pena».

(ansa)

«Se è vero come è vero che mezzi repressivi come barriere, tornelli, telecamere, Daspo e tessere del tifoso non hanno ancora trovato un modo di risolvere i gravi problemi di violenza vuol dire che come Federcalcio dobbiamo pensare ad altro». Lo ha dichiarato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine del Consiglio federale tenuto a Roma all'indomani dei fatti avvenuti a Torino in occasione del derby. «Abbiamo costruito degli stadi a prova di Medioevo e poi troviamo le bombe carta dentro... Non è più possibile militarizzare il sistema e quindi, anche se la prospettiva non è immediata, dobbiamo aprire un discorso sul modello culturale giovanile - le parole di Tavecchio -. La Figc quindi aprirà un confronto col Ministero dell'Istruzione per entrare nelle scuole, per creare un senso civico. Sui tesserati però ci sarà un'opera di formazione costante: obbligheremo le società alla formazione dei giovani e dei meno giovani, a partire del mondo dilettantistico».

(ansa)

«I fatti che ieri avevano una valenza, oggi potrebbero averne un'altra. Non è certo quanto detto ieri e davanti a una situazione di incertezza io condivido la decisione del giudice sportivo, che ha subito attivato la procura federale per colpire con certezza chi ha commesso il reato. Sarebbe drammatico se facessimo degli errori dopo quello che è successo».

(ansa)