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Altre 25/06/2014 20:15

Scontri Coppa Italia, Zio Esposito: "Ciro riconobbe De Santis, che non era solo" (VIDEO)

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SERVIZIOPUBBLICO.IT - “Mio nipote ha riconosciuto, in un momento di lucidità, Daniele . Ciro – il tifoso del morto questa mattina al Policlinico Gemelli – gli era andato incontro per bloccarlo. , ha raccontato mio nipote, buttava bombe carta contro il pullman dei tifosi pieno di donne e bambini. Non si era accorto che fosse armato: e quello gli ha sparato. Dopo una piccola colluttazione, è caduto a terra, e ha continuato a sparare, ferendo anche altri ragazzi assieme a Ciro. Poteva essere una strage”. Così Pino Esposito, zio di Ciro, in un’intervista a Servizio Pubblico rivela nuovi particolari sugli scontri di Roma del 3 maggio scorso, particolari ora al vaglio degli inquirenti.

“Daniele – prosegue Pino Esposito – non era solo a sparare contro il pullman di tifosi napoletani: con lui c’erano altre persone con i caschi”.

La famiglia, in un comunicato diramato stamattina dopo che si è spento Ciro, ha ribadito che il giovane “è intervenuto in via Tor di Quinto a Roma per salvare i passeggeri del pullman delle famiglie dei tifosi del calcio. Ciro è morto per salvare gli altri. E’ un eroe civile. Noi chiediamo alle istituzioni di fare la loro parte. Daniele non era solo. Vogliamo che vengano individuati e consegnati alla giustizia i suoi complici. Vogliamo che chi, nella gestione dell’ordine pubblico, ha sbagliato paghi”.

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