Altre 07/05/2014 16:24

Scontri Coppa Italia, convalidato l'arresto di De Santis. Libero Ciro Esposito, obbligo di firma per gli altri due tifosi del Napoli coinvolti. La procura apre le indagini sulla "trattativa"

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 La procura di Roma aprirà un fascicolo per verificare cosa sia successo sotto la curva Nord dell'Olimpico, a Roma, prima della finale di Coppa Italia -, sabato scorso. E questo sulla scorta della relazione della Procura Federale della Federcalcio inviata anche ai pm della capitale.

I magistrati dovranno accertare se Genny 'a carogna, il capo tifoso partenopeo Gennaro De Tommaso, abbia trattato con le forze dell'ordine e con il capitano della sua squadra, Marek Hamsik, prima della decisione di giocare la partita. Secondo indiscrezioni pubblicate dalla Gazzetta dello Sport, nel verbale degli ispettori Figc si parla di un colloquio tra i due che costituirebbe la cosiddetta 'trattativa', oggi negata alla Camera dal ministro dell'Interno Angelino Alfano.

(ansa)

Il Gip di Roma al termine degli interrogatori di garanzia, ha convalidato gli arresti per l'ultra' della Roma, Daniele , e Alfonso Esposito, uno dei tifosi del coinvolti negli scontri avvenuti nel prepartita della finale di Coppa Italia. e' accusato di tentato omicidio mentre Esposito di rissa.

(ansa)

“Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni di poter ricordare cosa e’ accaduto”. Cosi’ l’ex ultra’ della Roma Daniele , accusato di tentato omicidio ha risposto al Gip nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. L’uomo e’ accusato di tentato omicidio per aver ferito tre tifosi del nel prepartita di Coppa Italia.

(ansa)

«Non ho visto chi mi ha sparato, ho sentito lo scoppio di alcune bombe carta e di fumogeni e mi sono avvicinato a quel luogo da dove provenivano ma sono stato subito ferito alla mano da un proiettile». Lo ha detto Alfonso Esposito, uno degli arrestati sabato scorso.

(ansa)

Vincenzo Esposito, 58 anni, zio di Ciro, il tifoso del ferito sabato scorso a Roma, ha detto stamani che: "A sparare contro i tifosi del sono state due persone, con due pistole diverse". "Uno dei testimoni è un ultrà del presente ai fatti, che non ha parlato e non parlerà con la polizia". "Contro questo testimone  - ha puntato la pistola che si è inceppata". Sulla circostanza relativa all'esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco contro i tifosi del , la Procura di Roma e la Polizia hanno già affermato che non vi è alcun riscontro. «A sparare contro Ciro - ha aggiunto Vincenzo Esposito nell'incontro con i giornalisti - è stato 'Gastone'. Un' altra testimonianza, questa volta resa alla polizia di Roma è quella di una donna che si trovava su un pullman di tifosi del assalito dagli ultrà romanisti. Questa signora, ha riferito correttamente alla polizia che Ciro ha difeso, dall'assalto degli ultras, gli occupanti del pullman sul quale c' erano anche donne e bambini".

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Il Gip di Roma ha convalidato il fermo per i tifosi del Ciro Esposito e Gennaro Fioretti, coinvolti negli scontri del pre-partita di Coppa Italia. L'atto istruttorio e' stato svolto in ospedale in quanto i due, in particolare Esposito, sono stati gravemente feriti da colpi d'arma da fuoco.

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La Procura di Roma dovrà occuparsi della presunta "trattativa" che sarebbe avvenuta sotto la Curva Nord dello stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra e . Proprio per chiarire la circostanza, potrebbe convocare il capitano dei partenopei Hamsik e il capo ultrà Gennaro De Tommaso. Lo spunto per l'apertura di un fascicolo sarà la relazione della procura federale della Figc che è stato inviato a Piazzale Clodio.  I pm dovranno quindi accertare se nel colloqui tra i due il capitano del non sia stato oggetto di minacce.

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Sono stazionare ma ancora critiche le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del ricoverato in rianimazione al Gemelli. "Il quadro clinico è stazionario - spiega il bollettino medico diramato dal Policlinico - senza alcun peggioramento. Le condizioni comunque permangono critiche e necessitano la prosecuzione dell'assistenza farmacologica e strumentale alle funzioni vitali".

Il gip di Roma ha disposto il carcere per Daniele e l'obbligo di firma per i tre tifosi del coinvolti negli scontri prima della finale di Coppa Italia. Il provvedimento riguarda anche Ciro Esposito, ricoverato in gravi condizioni.

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"Vince la giustizia, anche Ciro Esposito vincera' la sua partita". E' quanto affermano gli avvocati Sergio Pisani e Damiano De Rosa spiegando che il loro assistito, il tifoso del ferito gravemente sabato scorso durante gli scontri a Roma, non e' sottoposto ad alcun vincolo, neppure l'obbligo di firma. "Tecnicamente e' libero e teniamo a dedicare questa vittoria alla madre del ragazzo".

 "Pochi minuti fa il giudice per le indagini preliminari, respingendo la misura dei domiciliari per i tre tifosi partenopei avanzata dal pm, ha accolto le richieste della difesa: Ciro Esposito e' libero, obbligo di firma per gli altri due", scrivono i difensori Angelo e Sergio Pisani in una nota. "La diposizione del gip prevede percio' anche la revoca del piantonamento, senza alcuna limitazione per i familiari che sono al fianco del ragazzo".

(ansa)

L'impianto accusatorio della Procura di Roma ha sostanzialmente retto al passaggio degli interrogatori di garanzia. Per tre degli arrestati per gli scontri di Tor di Quinto, prima della finale di Coppa Italia, il gip ha convalidato gli arresti disponendo il carcere per Daniele , l'ultra' della Roma ritenuto la persona che ha sparato e ferito gravemente Ciro Esposito, che invece torna libero, anche se ricoverato all'ospedale Gemelli. Obbligo di firma per Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, gli altri due tifosi napoletani arrestati.

L'atto istruttorio, reso complesso anche dalle condizioni di salute di tre dei quattro fermati, ha fornito ai giudici elementi tali da confermare quanto fissato in queste ore da pm e Digos. Per resta l'accusa di tentato omicidio: e' l'uomo, secondo gli inquirenti, che ha fatto fuoco con la Beretta ferendo i tifosi azzurri. Conferme sul ruolo svolto da nei violenti scontri a due passi da Ponte Milivio sono arrivate anche dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, che ha riferito in Aula su quanto avvenuto. Nei suoi confronti "sono comunque emersi - ha detto il capo del Viminale - evidenti elementi di responsabilita' per il ferimento dei tre supporter napoletani". Il ministro degli Interni ha ribadito, inoltre, che sono in atto "ulteriori rilievi per l'uso dell'arma da fuoco a seguito del risultato non dirimente della prova stub" e per capire l'eventuale ruolo dei tre con i caschi integrali che un testimone ha visto fuggire. Per ora viene esclusa da e procura la presenza sulla scena dei fatti di una seconda pistola, come invece affermato da un testimone alla stampa. Un ultra' del che ha ammesso di aver partecipato al pestaggio di ha raccontato di aver visto almeno un'altra persona sparare. Ma per ora della sua testimonianza non ci sarebbe traccia negli atti istruttori. La Procura, comunque, incassa un primo risultato al termine della giornata di interrogatori di garanzia.

Per circa un'ora a Regina Coeli il gip Giacomo Ebner ha interrogato e Alfonso Esposito. Il primo ha confermato di non avere utilizzato la pistola per ferire i napoletani. "Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni fisiche di poter ricordare cosa e' accaduto", ha detto l'ex ultra' della Roma, vittima di un pestaggio. Dal canto suo Alfonso Esposito, che e' stato raggiunto da un proiettile al dito di una mano, ha spiegato al magistrato di "non aver visto chi ha sparato. Ho sentito lo scoppio di alcune bombe carta e di fumogeni e mi sono avvicinato a quel luogo da dove provenivano, ma sono stato subito ferito". Il tifoso del ha poi fatto riferimento ad una siepe da dove sarebbero, a suo dire, giunti i colpi di pistola. Il gip si e' poi trasferito, per completare gli interrogatori, all'ospedale Gemelli. Li' ha constatato le condizione gravi in cui ancora versa Ciro Esposito. In serata il magistrato ha sciolto la riserva sulle misure cautelari, rimettendo in liberta' il tifoso.

(ansa)

I tre tifosi del feriti da Daniele erano arrivati a Roma a bordo di tre auto insieme con altri sei amici. Ora gli inquirenti romani vogliono identificare questi ultimi, ritenuti appartenenti al gruppo che ha aggredito l'ex ultra' romanista. Secondo quanto ricostruito dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, i nove partenopei, dopo aver parcheggiato sulla carreggiata opposta a quella dove si trova il Ciak Village e da dove erano partiti i sassi contro un pullman in transito, si sarebbero lanciati in direzione di insieme con altri tifosi provenienti da un'altra zona. Nel vicolo in cui il provocatore romanista aveva tentato di riparare sono partiti quattro colpi di pistola andati a segno. Contemporaneamente all'identificazione dei compagni di viaggio di Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, gli inquirenti voglio identificare anche i tre presunti complici di che, casco in testa, sarebbero fuggiti in un'altra direzione. In particolare, non e' chiaro se questi ultimi abbiamo preso parte alla sassaiola e al lancio di bombe carta contro il pullman di sostenitori azzurri.

(ansa)