GASPORT (G. SAFTA) - Uno scandalo che scuote il calcio romeno: dopo otto anni di processo, ieri la Corte d’Appello di Bucarest ha condannato otto persone nell’ambito di un’inchiesta di illeciti in operazioni di calciomercato. Fra questi, Gheorghe Popescu che sarebbe dovuto diventare a breve presidente della Federcalcio romena e gli agenti FIFA Ioan e Victor Becali, cugini dell’attuale proprietario della Steaua, Gigi Becali, in prigione da tempo per una condanna già esecutiva di 3 anni e 5 mesi.

In prigione Fa quindi scalpore che Popescu - ex stella della nazionale, capitano della Romania e del Barcellona - abbia ricevuto una condanna di 3 anni e un mese di reclusione. I fratelli Becali - ex procuratori dell’interista Christian Chivu - ricevono una pena che, sommata l’una con l’altra, arriva a 11 anni di reclusione, perché Ioan prende 6 anni e 4 mesi e Victor 4 anni e 8 mesi. Con loro, anche l’ex capo della FC Dinamo Bucarest Cristi Borcea che subisce una condanna di 6 anni e 4 mesi. E poi: l’attuale manager dello Steaua, Mihai Stoica, prende 3 anni e 6 mesi; l’ex padrone del Rapid, George Copos, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di prigionia; Jean Padureanu (ex padrone del Gloria Bistrita) prende 3 anni e 4 mesi, e lo stesso Gigi Netoiu. Oggi dovranno presentarsi tutti per recarsi in cella.

Evasione fiscale Secondo la Corte d’Appello di Bucarest, gli imputati hanno dichiarato il falso in bilancio durante alcune operazioni di trasferimento di giocatori romeni in squadre straniere creando di fatto un danno allo Stato della Romania: evasione fiscale pari a 1,1 milioni di euro. Nomi e trasferimenti Il caso - di un processo che era cominciato il 6 febbraio del 2006 con 20.000 file come prove e 66 udienze - riguarda illegalità in 12 trasferimenti di giocatori fra il 1999 e il 2005. Fra questi trasferimenti spicca quello di Paul Codrea dalla Dinamo Bucarest al Genoa. Altri giocatori sono Iulian Arhire, Cosmin Contra, Ionel Ganea, Cristi Dulca, Bogdan Mara, Florin Cernat, Nicolae Mitea, Lucian Sanmartean, Florin Bratu, Adrian Mihalcea e Dan Alexa