Altre 26/03/2014 09:00
Il veleno nella coda...
GASPORT (M. CALABRESI) - Se qualcuno, sull’11, dagli spalti aveva fatto partire qualche fischio, è perché forse non era più abituato a vedere la Roma pareggiare. All’Olimpico stava capitando solo per la quarta volta (dopo Sassuolo, Cagliari e Inter, più il derby in trasferta) ma bastava. Si è inginocchiato Glik, per aver sbagliato il gol della vittoria; poi si è inginocchiato Florenzi, al fischio finale e due minuti dopo aver segnato un gol di platino. E quella che stava per diventare la notte dei rimpianti, è diventata la notte della 20a vittoria in campionato.
Altro che Immobile Poco importa se nelle ultime due partite in casa la Roma ha subito più gol (tre) che in tutto il resto del campionato (due). Ieri, senza Mehdi Benatia, Leandro Castan ha alzato lo stesso il muro. «È stato il vero padrone della difesa», dirà Garcia. Il brasiliano, però, non si prende i meriti: «Abbiamo fatto una grande partita, compreso Toloi che era all’esordio. Il gol non è colpa sua, solo merito di Immobile. Oggi (ieri, ndr) tutti guardavano la nostra partita, e il fatto che l’abbiamo vinta segnando al 90’ credo abbia dato fastidio a molti…». Per il secondo posto, sembrerebbe quasi fatta. «Non è assolutamente vero — risponde Castan —. Ora pensiamo al Sassuolo, un’altra partita difficile per raggiungere la Champions».
Toloi e Gervinho e Totti Tornerà Benatia: per Rafael Toloi ci saranno altre occasioni. Intanto si gode il debutto: «Sono felice di aver fatto parte di questa vittoria: all’inizio mi sono dovuto adattare ma poi è andata bene. E ho anche provato a segnare: è una mia caratteristica ». Alla fine, ha abbracciato Castan: «Questo dimostra l’affiatamento del gruppo. Ho realizzato il sogno di giocare in Europa». Chiusura con Gervinho: «Anche negli ultimi minuti abbiamo rispettato quello che ci chiede Garcia — spiega l’ivoriano ai media francesi —. Mai buttare la palla. Lo stadio? Sono curioso di vederlo, di sicuro avere i tifosi più vicini al campo può essere un vantaggio ». Sarà d’accordo pure Totti, che fa festa: «Che vittoria sospirata e sofferta — ha scritto sul suo blog —. Nel calcio se fai tua una gara quando manca ormai poco alla fine è come se vincessi due volte, è un’emozione grande».