Altre 27/12/2013 20:31

Abete: "Juve-Roma sarà una grande sfida. A marzo conosceremo il futuro di Prandelli"



Capitolo Prandelli: Abete, almeno per ora, non vuole pensare a un addio del tecnico. ''Il dopo Prandelli? E' naturale che nel mondo del calcio i nomi si facciano - spiega il presidente della Figc -, ma questo riguarda l'opinione pubblica e l'informazione, non noi. Abbiamo l'impegno col ct di fare a marzo una verifica sui programmi futuri e ci auguriamo che rimanga. Se dovesse fare una scelta diversa, allora faremo le nostre valutazioni, ma per il momento non c'e' stato alcun abboccamento con altri''. Inevitabile affrontare anche l'argomento della partitissima -Roma del 5 gennaio. ''Davanti si corre, ci sono tante squadre che stanno facendo ottimi risultati - dice -, vedi e , ma che non sembrano tali per le prestazioni di queste due squadre. Il 5 gennaio sara' una grande sfida''. Servira' anche a dimostrare che, ''il calcio italiano ha capacita' di attrarre investimenti stranieri, cosa che e' sempre mancata negli scorsi anni. Ben vengano, purche' rimanga uno zoccolo duro di presenza delle famiglie imprenditoriali italiane''.



Ma c'e' ancora da risolvere il problema delle curve 'calde' e delle punizioni a loro carico. ''Non sono le norme il vero problema - sostiene Abete -, ma i comportamenti. Bisogna avere un sistema sanzionatorio equilibrato anche quando i comportamenti avvengono in trasferta. Sulla discriminazione territoriale questo e' il primo anno di un'accelerazione sull'iter di contrasto portata avanti dalla Uefa. Ma il comportamento dell'Italia e' apprezzato dalla Uefa, che ci ha assegnato la prossima conferenza per trattare dell'argomento''.



L'ultima considerazione del presidente della federcalcio e' sugli ultimi sviluppi del calcioscommesse e dell'inchiesta della Procura di Cremona. ''Leggo dai giornali che avremo tanti sviluppi e che la posizione di Gattuso e' marginale, certamente la visibilita' che gli e' stata data non e' stata marginale - sottolinea Abete -. Bisogna creare una correlazione tra la marginalita' delle posizioni e la loro visibilita', altrimenti ragioniamo con due stili diversi. La magistratura sta svolgendo un ottimo lavoro, che ha permesso di individuare situazioni di responsabilita' in capo ai tesserati sanzionati anche dalla giustizia sportiva. Tuttavia il livello di comunicazione corre il rischio di confondere le situazioni che portano all'individuazione di responsabilita': l'essere indagati rappresenta una garanzia, ma a livello di comunicazione qualcosa non ha funzionato e alcuni sono finiti nel tritacarne''