Altre 25/11/2013 11:30
Malagò: "Legge stadi? Serve sostenibilità economico-finanziaria"
"Se uno deve dare le autorizzazioni e' fondamentale che ci siano tempi certi. Se un imprenditore vuole ristrutturare uno stadio o realizzarlo ex novo, oggi non ha nessuna convenienza a fare questo investimento. Oggi ci stiamo confrontando su due terreni, la politica che si fa in parlamento quella sul territorio. Come se una politica non si fidasse dell'altra e non vorrei che si arrivasse a un testo di legge che, per quanto bellissimo, non ha poi nessun riscontro", aggiunge Malago', secondo il quale la legge rappresenterebbe "un'opportunita' di crescita ma chi investe deve avere la possibilita' che l'impianto stia in piedi e se nemmeno questo governo di larghe intese riuscira' a produrre questo testo, allora cadono le braccia".
"Cementificazioni? Ci sono ragioni di temerle se c'e' un pazzo di sindaco, un giunta pazza, un presidente di Regione pazzo e una giunta regionale pazza..." prosegue il numero uno del Coni che aggiunge: "la Juventus ci ha messo 8 anni a fare lo stadio e l'Udinese ce ne mettera' 9, la legge deve servire per accorciare i tempi". Poi si parla della questione della "non contiguita', di fare altre cose non solo dentro o attorno allo stadio, cosa che all'estero succede sempre -prosegue il presidente del Coni-. Ma gli stadi di Bologna, Firenze, Genova, Palermo, Parma, Napoli sono nel cuore delle citta' e nessuno va a sistemare uno stadio esistente con attorno ha una situazione affollata".
"Il rischio - prosegue il presidente del Coni - e' di scrivere un testo di legge che non abbia poi riscontri. Parliamo sempre dei casi della Juve e dell'Udinese, ma dimentichiamo che la Juve ha aspettato otto anni per portare a termine il proprio progetto, l'Udinese addirittura nove. La legge deve servire per snellire le procedure. Il problema della non contiguita' e' legato al fatto che in Italia esistono stadi nel cuore delle citta': se si riconosce il problema della non contiguita', nessuno va a ristrutturare uno stadio e a quel punto si va a cementificare altrove".
"L'applicazione dell'edilizia sportiva a quella scolastica - ha concluso Malagò - per noi e' ben presente. Anche se come Coni non abbiamo questa mission stiamo lavorando con il ministero competente". Ancora sugli stadi: "Viviamo in un contesto congiunturale e la legge farebbe permetterebbe agli investitori di creare occupazione, mettendo in moto il meccanismo. Pero' dobbiamo metterli nelle condizioni di recuperare i propri investimenti. Se questo governo di larghe intese non riesce a farlo, onestamente ci cascano le braccia".