Altre 06/09/2013 11:44
TANCREDI:"Garcia non vende fumo, il suo è un calcio semplice"
TRS - Intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica, FRANCO TANCREDI, attuale preparatore dei portieri, si è espresso sulla nuova Roma di Rudi Garcia: «In queste due partite, la cosa che mi piace è che il francese ha battuto sul tasto di non aver preso gol - ha dichiarato l'ex portiere giallorosso -. Sono contento di questo allenatore, la vera sorpresa del campionato. Mi sembra una persona seria, pratica, che ha capito subito dove bisognava lavorare, molto pragmatica, intelligente e che ha fatto gruppo. Qualche giocatore me ne ha parlato molto bene: il colpo di mercato della Roma credo sia proprio lui».
Approfondendo l'operato dell'ex tecnico del Lille, Tancredi ha aggiunto: «Ha fatto capire, dopo due annate negative, che ci teneva a far bene, il rispetto delle regole e il parlar chiaro. La Roma è una squadra pragmatica, fatta su misura per lui. Non mi sembra un venditore di fumo: pratica quel calcio normale di cui avevano bisogno i giallorossi». Garcia avrà a disposizione Gervinho, uno dei calciatori da lui stesso richiesto alla società. Proprio su questo aspetto si sofferma l'ex numero 1: «Con il sistema di gioco che attua bisognava dargli dei giocatori. Quando ero con Luis Enrique, alcuni non si adattavano al sistema dell'asturiano. Mi sembra che i giocatori di cui aveva bisogno Garcia siano stati presi e questo è molto importante. La Roma, dopo gli ultimi due anni, doveva per forza fare qualcosa di buono».
Zero gol subiti in due partite. Il pelo nell'uovo in una difesa che ben si sta comportando, Franco Tancredi lo motiva così: «La Roma tende un pochettino ad allungarsi però devo dire che Maicon è straripante su quella fascia: se ritrova le giuste motivazioni ed è fisicamente integro, fa la differenza. Avendo in squadra un giocatore come Francesco Totti diventa tutto più facile. Mi sembrano solo un pò contati per il pacchetto arretrato, sulle corsie esterne».
Su De Sanctis: «E' un ragazzo che stimo, un leader dentro lo spogliatoio. Nel '92 il presidente Sensi mi mandò a visionarlo 5-6 volte. Dovevamo prenderlo ma poi i dirigenti del Pescara si tirarono indietro e andò alla Juventus, aveva 20 anni». Sui portieri, protagonisti di molti errori nelle prime due giornate di campionato: «Si sono viste cose incredibili. Posso capire l'errore, perchè ci sta. Ma ci sono stati troppi sbagli tecnici. Bisogna spiegare dove le cose non vanno, per poter migliorare ed evitare che riaccadano. In Italia c'è una tendenza ad evidenziare troppo l'errore del portiere e, quindi, tutto è difficile per via della pressione. I giovani? Se c'è gente come Peruzzi è chiaro che bisogna farli giocare ma in Italia dobbiamo stare tranquilli: anche a livello internazionale non c'è tanto».
Focus su due estremi difensori della Serie A. Bardi: «Me ne avevano parlato molto bene e sta dimostrando di essere un portiere con una grandissima prospettiva. Gioca anche con la testa, l'ho visto contro la Roma e c'era tutto: reattività, testa, tantissime cose. Lui è veramente il futuro, considerato anche il suntuoso Europeo Under21». E Rafael del Verona: «Voglio sapere se ogni tanto gli va di bloccare la palla...».