Altre 16/09/2013 11:08

Calcioscommesse, il fenomeno raggiunge l'Australia: 10 arresti

 Calciopoli è sbarcata anche in Australia. Dieci uomini sono stati arrestati in uno scandalo di partite truccate senza precedenti nel paese. Fra questi alcuni calciatori britannici che durante la stagione off giocavano in una squadra di seconda divisione, la Southern Stars, e un cittadino malaysiano che si occupava dei contatti con i giocatori. Le accuse riguardano un racket internazionale che secondo la polizia ha fruttato più di 2 milioni di dollari australiani (1,4 milioni di euro) in vincite, principalmente tramite agenzie asiatiche di scommesse.

Gli arresti fanno seguito a indagini della polizia di Melbourne, allertata dalla Federcalcio australiana che a sua volta aveva ricevuto statistiche dell’agenzia di scommesse Sportradar di base in Svizzera, da cui emergevano un interesse inconsueto dall’estero nella poco conosciuta Southern Stars e risultati altrettanto inconsueti. Si prevedono incriminazioni per interferenza nei risultati di partite, un reato passibile del carcere fino a 10 anni. In aggiunta la Federcalcio, secondo il suo codice di condotta, può infliggere sanzioni fino alla sospensione a vita su scala mondiale. I giocatori accusati avrebbero truccato tutte le partite giocate in questa stagione, seguendo gli ordini del racket di perdere, pareggiare o vincere, di concedere gol o commetter punizioni durante certi periodi della partita.

Secondo un’indagine giornalistica del quotidiano The Age di Melbourne, la mente della Calciopoli agli antipodi sarebbe il ‘numero uno al mondo’ del racket delle scommesse, il cittadino di Singapore Wilson Raj Perumal, attualmente sotto protezione della polizia ungherese come suo collaboratore nei casi locali di partite combinate. Secondo il quotidiano, Perumal avrebbe reclutato i calciatori britannici per giocare gratis nella seconda divisione australiana, da dove potevano più facilmente manipolare i risultati in partite che attraevano sostanziali scommesse in Asia. Il della Footbal Federation, David Gallop, ha difeso l’integrità del calcio in Australia, descrivendo lo scandalo delle scommesse come «un episodio doloroso per tutti nello sport australiano» e assicurando che i colpevoli affronteranno il rigore della legge e dei regolamenti federali, fino alla sospensione a vita in tutto il mondo. «Gli arresti dimostrano che le misure di integrità messe in atto dalla Federazione funzionano per individuare l’attività di scommesse illegali. Insieme con gli altri enti sportivi, dobbiamo sradicare i comportamenti corrotti dallo sport», ha aggiunto.

(ansa)