ASCOLTA L'AUDIO

"Dire che c’è stato un summit è un po’ un esagerazione. In realtà abbiamo avuto degli incontri in cui abbiamo discusso con il presidente Pallotta e con la dirigenza del futuro del club e in quest’ultimo dovevamo concludere la situazione dell’allenatore, che ha avuto un buon esito, visto che abbiamo trovato l’accordo con Garcia. I miei piani per il club? Non credo abbiano molto a che fare con la partenza di Baldini. Ovviamente gli auguro tutto il meglio per il futuro. La verità è che sono sempre stato l’amministratore delegato, anche se sono arrivato a metà stagione. Ho sempre creduto che non si può arrivare a metà campionato e disturbare il management attuale, bisogna far passare del tempo per imparare e capire come funziona la società, per elaborare un piano d’azione per il futuro. Ora che abbbiamo una nuova stagione davanti possiamo mettere in atto questo piano con il nuovo allenatore".

"Garcia? E' un grande. Prima di tutto arriva alla Roma già da vincente, visto che ha avuto molto successo in Francia. Ha ottime credenziali e da un punto di vista umano rappresenta un ottimo mix: si vede che è una buona persona, ma è anche molto forte e deciso. Sono sicuro che saprà dare una buona struttura e un' organizzazione alla squadra".

"Qualsiasi società vincente deve lavorare come una squadra anche fuori dal campo e questa è una dinamica importante che ho visto da subito tra Sabatini e Garcia. Devono farlo anche col resto della dirigenza, me stesso incluso, per fare in modo di vincere tutti insieme. Il budget? Non è appropriato parlare di numeri specifici, posso dire con confidenza che avremo le risorse adeguate per fare una grande squadra. Per fortuna abbiamo il vantaggio di avere una rosa talentuosa, quindi con un occhio al mercato, sotto la guida di Walter Sabatini, sappiamo di poter fare grandi cose. L'obiettivo principale è vincere, e come società dobbiamo vincere prima sul campo e poi fuori. Abbiamo grandi risorse umane e una dirigenza solida. 

"Lo stadio? Le tempistiche sono quelle pianificate dall'inizio, con la differenza che abbiamo fatto molti progressi. Abbiamo sempre detto che volevamo lavorare di più e parlare di meno, e lo abbiamo fatto sia dal punto di vista progettuale che da quello finanziario, in riferimento ai nostri azionisti.  Per di più anche le situazione politiche si sono stabilizzate. Siamo molto ottimisti, come ha detto il presidente Pallotta costruiremo il miglior stadio d'Europa, se non del mondo, che certamente i nostri tifosi si meritano".