Altre 29/06/2013 00:28
Adriano, l'ex agente: "Temo per la sua vita"
"Adriano è come un figlio per me - continua Rinaldi - non mi interessa chi cura i suoi interessi e se vi chiedete se sia triste dopo che l'Internacional gli ha detto no vi rispondo che quello che mi preoccupa non è la sua carriera ma la sua vita. E per questo ho parlato con Ronaldo". Rinaldi, che accusa l'ex Fenomeno di non essersi preso cura dell'Imperatore dopo la firma col Corinthians ("lo avevo avvertito che stava portando un giocatore con problemi psicologici nella seconda squadra con più tifosi del Brasile"), ricorda che quando trattò lui col presidente del Timao, Andres Sanchez, pretese che nel contratto figurasse "un sostegno psichiatrico costante per Adriano. Nero su bianco. Doveva essere nel contratto. Un giorno ci siamo incontrati e lui mi ha detto che avevo ragione".
Secondo l'ex agente, Adriano continua a soffrire di depressione e il bere ne è la diretta conseguenza. "Ma non c'entrano nè le cattive compagnie nè la morte del padre, anche se nel caso del rapporto con la favela lui esagera, per lui è una necessità dimostrare che non ha dimenticato le sue radici. Una persona va via dalla favela ma la favela non va via dalla persona". E quando gli chiedono se teme che Adriano, a causa della depressione, possa togliersi la vita, replica che "questa domanda va fatta a uno specialista, a uno psichiatra. Quello che so è che lui ha bisogno di un aiuto medico costante. Tifo perchè la sua vita migliori".