Altre 13/11/2012 16:07
Tommasi: "De Rossi ha perso il controllo. Non credo andrà via, ha sempre dimostrato quanto è legato alla Roma"
La Roma ha perso il suo terzo derby consecutivo. Dove rintracciare le cause di questa sconfitta, oltre all'espulsione di De Rossi?
"E' stata una partita caratterizzata da un clima particolare, con tante emozioni. Certo, peccato per l'inferiorità numerica nel secondo tempo, si sarebbe potuto vedere più spettacolo. Nel finale la Roma si è anche avvicinata pericolosamente al pareggio".
La Lazio è superiore alla Roma in quanto ad organico e organizzazione di gioco?
"La Lazio ha sicuramente più equilibrio ma il tasso tecnico delle due squadre si equivale".
Dopo il derby ha sentito qualcuno dei suoi ex compagni della Roma?
"No, non ho sentito nessuno".
Come si smaltisce la sconfitta in un derby?
"Quando si subiscono sconfitte di questo genere, non si vede l'ora di tornare in campo. A maggior ragione la Roma che avrà una partita in casa con il Torino e potrà riscattarsi".
Secondo lei Zeman sarà messo in discussione dalla società se con il Torino non dovesse arrivare un risultato positivo?
"Non lo so. Non metterei le mani avanti ma la società ha più volte ribadito la fiducia in questo allenatore".
Sacchi questa mattina ha detto che con il suo comportamento De Rossi ha messo in difficoltà tutti nel derby. Lei conosce bene il giocatore, qual è la molla che può averlo portato a reagire il quel modo?
"Il derby è una partita ad alta tensione. Daniele ha perso per un attimo il controllo ma credo che lui sia il primo ad essersene pentito, al di là del risultato finale del derby".
Le tensioni che ha vissuto nelle ultime settimane e il fatto di non sentirsi più un titolare inamovibile di questa Roma quanto possono aver influito?
"No, non andrei a cercare altre motivazioni. Ha soltanto perso il controllo e ora pagherà le conseguenze del suo errore e poi tornerà a fare il suo lavoro nel migliore dei modi".
Si parla di un futuro che potrebbe vedere De Rossi lontano da Roma. Lei crede a questa eventualità?
"Non andrei molto in là con i pensieri. Daniele, non soltanto adesso, ha sempre dimostrato di essere attaccato alla squadra e credo che lotteranno ancora insieme. Per il momento lo vedo ancora nella Roma".
Condivide il codice etico introdotto dal ct della Nazionale Prandelli che non prevede la convocazione di giocatori che si macchiano di gesti contrari al fai play durante le gare di campionato?
"E' un segnale che il mister ha voluto dare a tutti i calciatori della nazionale. Non è stato applicato solo a De Rossi ma è già successo in altri casi che i giocatori non sono stati convocati perché squalificati in seguito a gesti o comportamenti particolari".