Altre 05/09/2012 16:23

OSVALDO: "Totti è il migliore, in campo vede cose che noi comuni mortali non vediamo. Zeman dà tanto, anche umanamente"



Pensi di giocare titolare?

“Non lo so, questo compete Prandelli. Se giocherò sarò felice e darò il massimo”.



L'esclusione all'Europeo?

“Non ho pensato di aver salutato la Nazionale, il Mister mi ha dimostrato stima, è chiaro che devo fare bene nella Roma per essere convocato in Azzurro, lo scorso anno alla Roma non feci benissimo e forse stato giusto non essere chiamato. Non avevo fatto delle prestazioni all'altezza”.



Zeman ha detto che devi essere meno antipatico con gli arbitri, cosa ne pensi?

“Non è che sono antipatico, ma devo lavorare sul comportamento in campo, con alcuni arbitri c'è un dialogo, altri no, forse a volte sono più nervosi di noi. La mia espulsione di domenica? Le immagini parlano da sole, preferisco non parlarne”.



Il tuo ruolo e la posizione in campo?

“Ognuno si deve adattare, quando ero alla Prandelli mi chiedeva i movimenti che mi chiede di fare qui in Nazionale”.




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"Per me Francesco è un grande, prima di tutto come persona poi come giocatore c'è da dire poco, si vede. E' il giocatore più forte con cui io abbia mai giocato. Vede cose che noi comuni mortali non vediamo, è più semplice giocare con lui".



Ti consideri responsabilizzato?

“Questo potrebbe essere un anno importante, mi sento addosso la giusta responsabilità e spero di fare bene qui e alla Roma”.



Le voci di mercato ti vedevano lontano dalla Roma

“Ho sempre detto che sto bene a Roma, io volevo rimanere e penso che i giallorossi non mi volessero cedere”.



Roma da scudetto?

“Ancora è presto, abbiamo esordito in Campionato facendo una partita così e così, con l'Inter abbiamo fatto bene, vedremo dopo 10 giornate, lì potremo dire se la Roma può essere una candidata allo scudetto”.



Zeman e gli attaccanti?

“Zeman ti dà tantissimo, lui pratica un gioco offensivo, mi ha aiutato a cambiare anche caratterialmente, anche se devo migliorare ancora”.



Cosa pensi di Del Piero che se ne va?

“Dispiace, è un grande giocatore che ha sempre giocato con la stessa maglia”.



In Italia ci sono tante punte giovani: si cerca il gioco di attacco?

“I giovani stanno trovando più spazio, soprattutto gli italiani, non è un caso, ma anche nei paesi stranieri ce ne sono. Sicuramente la mentalità in Serie A è cambiata. Ogni anno il Calcio italiano diventa più bello”.



Quest'anno sei più cattivo agonisticamente?

“Forse da quando sono tornato in Italia, è cambiato qualcosa. Quest'anno sono partito bene e la cosa più difficile è continuare a giocare bene”.



Tu e Pazzini dalla siete stati ceduti ceduti, con Prandelli eravate in panchina. Adesso il Mister vi ha promossi?

“Parlo per me. A quei tempi a Firenze non ero maturo e c'erano giocatori importanti come Mutu e Gilardino, è normale che avessi meno spazio. Il fatto che Prandelli mi abbia chiamato in Nazionale è una dimostrazione di stima”.