Altre 29/09/2012 13:45
Montali: "Zeman non deve perdere la lucidità. Io sarei pronto a tornare alla Roma"
E' vero che il suo cuore è giallorosso?
Assolutamente si, come potete avere ancora dei dubbi. Sarò allo stadio e tiferò Roma, non posso dimenticare i due anni passati pericolosamente a Roma e questa città. Pericolosi perché lavorare alla Roma è un'avventura stupenda, quando sono arrivato era una squadra messa male, abbiamo fatto una cavalcata bellissima e quasi vinto lo scudetto, una stagione emozionante, avevamo strutturato una squadra con contenuti, si è lavorato in maniera eccezionale, anche l'anno dopo, nonostante sia stato molto complicato con il cambio di proprietà, a Roma è stato vissuto in maniera non facile. Sono stati due anni straordinari in una squadra con grandissimi campioni.
Lei aveva un'idea di squadra nella quale avrebbe inserito piano, piano qualche ragazzo giovane mantenendo campioni affermati?
Una cosa è vera ci sono e c'erano giocatori che all'nizio del cambio di proprietà potevano essere messi in discussione, ma alcuni campioni e uomini rimasti sono il perno della squadra. Ho sempre sostenuto che il cambiamento radicale all'interno della Roma sarebbe stato il tecnico, come la Juve che prima di trovare quello giusto ne ha cambiati un paio, è una scelta fondamentale, io mi sarei fissato su quello, se la consideri una top squadra devi affidarti ad una guida che sappia chi è questa squadra e come farla vincere. Nel calcio ci si affida ai soliti mestieranti, tutti quando arrivano e non hanno mai vinto nulla anche se navigano da anni nel nostro mando, parlano di vincere e di mentalità vincente, ma non è una cosa parlata, o ce l'hai oppure fai altro. Roma e la Roma è una squadra che deve giocare per vincere, allora hai bisogno di persone che lavorano a 360 gradi per arrivare a vincere.
E' vero che lei propose Alberto de rossi?
No nella scelta dell'allenatore mi sono affidato alle persone che avevano un punto di vista tecnico competenti, si è parlato degli allenatori a disposizione e c'era De Rossi, Stramaccioni, Montella, e altri, ci siamo messi li ad elencare i pro e i contro
Quand'è che si è rotto il rapporto fra lei e la Roma?
Non c'è stato un momento di rottura precisi nulla di drammatico, quando c'è stato il passaggio di proprietà, e si parlava di prospettive future, la proprietà americana doveva scegliere un unico direttore generale e credo che tutta l'operazione americana sia nata proprio con Baldini e Baldissoni alle spalle. Con Franco ci siamo parlati, e convengo con lui e lavorare in due nello stesso ruolo non si poteva. Gli interlocutori con i quali parlavo io si erano più di Unicredit e avevano anche fatto delle promesse, ma succede, quando sono queste cose. La nuova proprietà di maggioranza ha ritenuto di avere una sola persona in quella posizione con un determinato profilo.
Zeman?Lei in un momento di accanimento mediatico come questo, sarebbe rimasto vicino al Mister in qualità di Direttore Generale?
Stimo molto Zeman come allenatore, ma credo che queste siano polemiche inutili che distraggono l'allenatore. Sono una persona che resta molto vicino alla squadra, e mi sarei informato se lui veniva distratto da queste polemiche e se avesse perso la sua serenità, Zeman non credo possa permettersi il lusso in una squadra come Roma e la Roma di perdere lucidità, visto tutto quello che si aspettano da lui, i tifosi che l'hanno così fortemente voluto.
Lei che conosce Cobolli-Gigli,cosa pensa dell'attacco verbale fatto a Zeman?
Cobolli- Gigli,è una persona per bene, difatti non ha continuato a lavorare nella Juve. La sua questione con Zeman è una faccenda molto personale, poi non so queste sono battaglie dal punto di visto verbale. Ma di certo Zeman merita molto rispetto, è una persona che ci mette la faccia, va rispettata una persona che dice quello che pensa sempre, che ha il coraggio delle proprie idee sempre, in un mondo in cui non lo fa nessuno.
Sembra che Baldini sia stufo di Roma, lei sarebbe pronto a tornare?
Io sono nato pronto.