Altre 11/09/2012 19:16
As Roma, con Goicoechea sono 162 gli stranieri della storia giallorossa
Con la new entry USA, sono 41 le nazioni che hanno dato atleti alla società capitolina. Quelle che vantano il maggior numero di tesserati sono Brasile e Argentina, rispettivamente con 37 e 31 elementi. Una tradizione, quella brasiliana, sempre verde(oro). Solo dallultimo mercato, sono 4 gli arrivi: Castan, Dodò, Marquinhos e Lucca. Per non parlare del passato: da Aldair a Zago, passando per Cafu e Emerson, giusto per citare le stelle del terzo scudetto. I portieri Doni (che si portò pure il fratello, Marangon, mai utilizzato), Julio Sergio e Artur nei periodi di Spalletti e Ranieri. Tornando indietro, anni Ottanta, è doveroso nominare Falçao e Cerezo, due fuoriclasse della Roma di Viola e di Liedholm. Il primo carioca fu Da Costa, attaccante dal 55 al 60, record di gol nel derby in campionato condiviso con Delvecchio: 9 reti.
E gli argentini? Alcuni oriundi negli anni Trenta (Chini, il primo straniero della Roma, Scopelli), poi campioni come Manfredini, Samuel, Batistuta, Balbo, Lamela. Dopo i sudamericani, al terzo posto, la Svezia con 10. Lultimo, Wilhelmsson, detto Chippen. I predecessori decisamente più noti: Selmosson, i Nordahl e Dahlin, terzo con la sua nazionale a USA 94. Quarta, Francia (8) con i campioni dItalia del 2001, Candela (primo transalpino del club) e Zebina, poi Dacourt, Mexes, Faty, Giuly, Menez e Nego. Seguono, Romania e Spagna (7): Chivu (difensore più pagato dalla Roma, 18 milioni nel 2004) e Del Sol (duttile centrocampista dal 70 al 72) gli ambasciatori più fortunati.
Il nuovo portiere, Goicoechea, porta al sesto posto di questa classifica lUruguay (6): Ghiggia, Schiaffino e Fonseca i giocatori di maggior richiamo in epoche diverse. Dici Germania (5) e pensi soprattutto a Rudolf Voeller, Il tedesco volante dall87 al 92. Ma anche a Schnellinger (difensore, 64-65, autore del momentaneo 1-1 nella storica Italia-Germania 4-3) e Haessler (piccolo fantasista 91-94). E ancora, Albania (2), Austria (2), Bielorussia (1), Bosnia (1), Camerun (1), Cile (1), Congo (1), Costa DAvorio (2), Costarica (1), Danimarca (3), Egitto (1), Galles (1), Ghana (2), Giappone (1), Grecia (4), Honduras (1), Jugoslavia (3), Lituania (1), Mali (1), Marocco (1), Montenegro (1), Nigeria (2), Norvegia (2), Olanda (1), Paraguay (1), Perù (1), Polonia (1), Portogallo (3), Russia (2), Stati Uniti (1), Svizzera (1), Turchia (1), Ungheria (3).
Nella graduatoria sono compresi anche quelli che, seppur tesserati, non hanno mai disputato un minuto ufficiale con la maglia giallorossa. Il nostro studio prende in esame i calciatori inclusi nelle rose ufficiali di prima squadra. È il caso, per esempio, del costaricense Martinez: preso dal Brescia nellultimo giorno di mercato dellestate 2006, mai sceso in campo per un lungo infortunio. Stessa sorte qualche anno prima per livoriano Lassisi: crack al ginocchio durante la gara di presentazione con il Boca Junior (2001), di fatto il suo addio al calcio. Gulunoglu, turco di passaporto, ma tedesco di nascita, oggetto misterioso dalle parti di Trigoria: Capello non lo prese in considerazione nella stagione 99-2000. Più fortunato il peruviano Benitez, centrocampista difensivo degli anni Sessanta. O il gallese Charles, storico compagno dattacco di Sivori nella Juventus, a Roma nel 62-63 per chiudere la carriera. Nakata, giapponese, di partite ne giocò tante e fu decisivo nella sfida campionato con la Juventus, nel 2001. Lolandese Stekelenburg è lunico orange della serie, nella Capitale dal 2011. Lo svizzero Unal, transitato dalle parti di Trigoria nel 2007-2008, raramente aggregato alla prima squadra. Due albanesi: un campione dItalia del '42, Krieziu, una meteora, Boshnjaku, dal 2004 al 2006. Tanti altri ce ne sono e tante altre storie si potrebbero raccontare. Allappello manca solo lOceania: un calciatore australiano (o di quel continente) non ha ancora indossato una divisa romanista.
(asroma.it)