Altre 21/08/2012 12:49

Calcioscommesse, Avv. Bonucci: "Masiello non dice la verità"



La Corte di Giustizia federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea, dovra’ esaminare, oltre alle posizioni dei tre, anche quelle di altri sette tesserati e di tre club: , Udinese e Lecce.
”Sara’ una camera di consiglio fiume, ci auguriamo di poter rendere note le decisioni gia’ domani”, ha annunciato Mastrandrea all’apertura dei lavori.

12.43 - Gian Pietro Bianchi, avvocato di Leonardo Bonucci, difende il suo assistito dichiarando che il giocatore ex Bari si contraddice: "Per Masiello inizialmente questa partita (Udinese-Bari, ndr) non esiste ma più avanti chiede di essere ascoltato nuovamente dalla Procura di Bari perchè ha una sola preoccupazione: a fronte di un illecito contestato, non vuole rischiare il reato associativo. Ecco perchè il 4 aprile, di fronte al giudice per le indagini preliminari Masiello corregge il tiro, rivelando di aver parlato con i compagni di squadra Belmonte, Bonucci e Salvatore Masiello sul campo di allenamento. All'osservazione del giudice: 'ma Bonucci non poteva essere al campo', Masiello osserva che il colloquio era avvenuto prima della partenza di Bonucci per il ritiro della Nazionale. Soltanto dopo, nell'interrogatorio successivo, Masiello ricorda di avere parlato con Bonucci sul pullman, nel viaggio verso lo stadio di Udine. Come può la Procura sostenere che Masiello specifica in modo coerente e non contradditorio il momento in cui parlò della presunta combine con Bonucci?".

Anche l'avvocato di Simone Pepe, Luigi Chiappero va contro Masiello: "Non c'è la prova della telefonata fatta da Salvatore Masiello. Se non c'è non c'è. Eppure i magistrati l'hanno cercata. La ricostruzione fatta Andrea Masiello non quadra, è completamente sbagliata. Per questo la sentenza della Commissione Disciplinare va confermata in toto (anche Pepe era stato prosciolto in primo grado, ndr)". 

10.00 - ”Tantissimi e onorevolissimi organi di stampa riportano che molti calciatori sono stati sentiti dalla Procura di Bari nella qualita’ di indagati. Gli articoli dimostrano la validita’ delle dichiarazioni Masiello, intrinseca ed estrinseca. Produciamo quegli articoli di giornale nell’impossibilita’ di poter produrre i verbali di Lanzafame e Masiello nella loro integrita’ per non intralciare il lavoro della Procura di Bari”. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, ha fatto allegare agli atti del processo d’appello al Calcioscommesse, in corso a Roma, alcuni articoli di giornale sulle recenti indagini della Procura di Bari.

Il suo obiettivo e’ dimostrare ulteriormente la credibilita’ del pentito Andrea Masiello, messa in discussione dal proscioglimento in primo grado dei soggetti coinvolti nella presunta combine di Udinese-Bari del maggio 2010: gli juventini Leonardo Bonucci e Simone Pepe, il granata Salvatore Masiello, il senese Nicola Belmonte, e l’Udinese per responsabilita’ oggettiva dell’ex tesserato Pepe. ”Il fatto che Bonucci si trovasse in ritiro con la Nazionale non rappresenta un alibi – ha spiegato Palazzi ai giudici della Corte di Giustizia federale -: Masiello aveva avuto modo di parlare della proposta alterativa in pullman. Ed e’ inverosimile il risentimento e l’invidia di Masiello per lo sviluppo di carriera avuto da Bonucci per formulare accuse cosi’ gravi”.



Palazzi ha chiesto quindi di ”riformare integralmente le decisioni della Disciplinare e di accogliere le richeste gia’ formaulate da questo ufficio” (4 anni per Belmonte, 3 anni e 6 mesi per Bonucci e Salvatore Masiello, un anno a Pepe e 50mila euro di ammenda all’Udinese ndr). ”Qualora non fosse riscontrata in maniera sufficiente la manifesta volonta’ di Belmonte e Bonucci ad alterare la gara – ha aggiunto il Procuratore -, in via del tutto subordinata, chiedo la derubricazione da illecito in omessa denuncia e le loro squalifiche di un anno”.

(ansa)