Altre 05/06/2012 22:12

Il ritorno di Zeman, tornato a casa ma senza rivincite

Adesso sono tornato, sono felice, e spero che alla fine della stagione saranno felici anche gli altri". I tifosi intanto lo hanno gia' riabbracciato: in 500 si sono presentati a Trigoria per fargli sentire l'affetto di una piazza che non lo ha mai dimenticato. "Se sono tornato per vincere? Non ho mai visto nessuno che fa questo mestiere e che non voglia vincere - ha spiegato 'Zdengo' - Poi il problema e' cercare di fare meglio degli altri. Non ho rivincite da prendermi, anche se sono scomparso dal calcio che si scrive sulle prime pagine ho continuato ad allenare. Per me non era un problema di categoria, ma stare sul campo e continuare a insegnare qualcosa". E adesso l'obiettivo e' "far divertire la gente e trasmettere emozioni con la mia squadra. Ci sara' tempo per costruirla, io sono qua da ieri e non ho ancora programma precisi. So che vogliamo una squadra che gioca un calcio importante per dare filo da torcere a tutti gli avversari". Nessun accenno, o quasi, al suo predecessore Luis Enrique ("aveva le sue idee, molte anche buone, io magari sono un po' piu' proiettato verso la porta avversaria") e al mercato: "Il concetto e' cercare giocatori che servono al progetto. Ancora non so che Roma avro' a disposizione, ci stiamo lavorando. Poi ci sono degli elementi importanti e spero che renderanno per quello che ci si aspetta da loro".

Elementi come e : "Come intendo gestire Francesco? Per me e' tesserato come calciatore, quindi mi aspetto che faccia il calciatore. Sara' gestito come tutto il resto della squadra. Daniele? Per fare il regista ci vogliono altre doti, puo' fare il mediano centrale con altre caratteristiche". In merito alla linea societaria che non prevede recriminazioni nei confronti delle direzioni arbitrali, Zeman ha candidamente ammesso di non essere d'accordo: "E' sbagliato non parlarne, ma se lo dice la societa' non ne parlero' visto che sono un dipendente". In passato, pero', proprio le sue denunce e accuse costarono alla Roma punti pesanti sul campo: "Spero non si ripeta. Se avessi pensato di poter causare gli stessi danni del 1998 non sarei venuto, perche' voglio bene alla Roma". Tutto vero, ma la stoccata al sistema non poteva mancare: "Oggi il problema del calcio e' che non e' piu' credibile. E' migliorato uscendo da farmacie e uffici finanziari, purtroppo e' entrato nelle sale scommesse e ci vorra' del tempo per uscirne".  

(ansa)