Altre 18/04/2012 22:06
Roma, contro la Juve è rebus in attacco
Il capitano, decisivo nell'ultima uscita con l'Udinese, non ha alcuna intenzione di perdersi la sfida contro i bianconeri per almeno tre motivi: vuole affrontare sul campo per l'ultima volta l'amico-rivale Del Piero, ha intenzione di 'vendicarsì con Buffon per il rigore sbagliato all'andata all'Olimpico, infine non gli dispiacerebbe affatto mettere la propria firma sul primo ko assoluto della Juventus. Diverso il discorso per Osvaldo che, dopo aver salutato a Trigoria Cesare Prandelli, ha intenzione nelle ultime sei giornate di fare tutto il possibile per convincere il ct a convocarlo per gli Europei. E strappare in extremis un biglietto aereo per la Polonia e l'Ucraina è anche il sogno nel cassetto di Borini, tornato a disposizione dopo aver smaltito la lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro che lo ha messo ko per tre settimane. L'attaccante emiliano, su cui intanto ha messo gli occhi anche l'Inter chiedendo informazioni al Parma (proprietaria di metà cartellino), dovrà però prima superare la concorrenza di Lamela e Bojan per ritrovare la maglia da titolare persa a causa dell'infortunio. Sia l'argentino sia lo spagnolo rappresentano infatti per Luis Enrique due carte da giocare indifferentemente dal primo minuto o a partita in corso.
Chi di certo non si accomoderà in panchina è De Rossi, provato ancora al centro della difesa al fianco di Kjaer. Se gli allenamenti di Trigoria dovessero trovare conferma domenica sera a Torino, a formare il terzetto di centrocampo sarebbero quindi Gago, Pjanic e Marquinho. Quest'ultimo, arrivato alla fine del mercato invernale con l'etichetta di oggetto misterioso, in poco tempo ha saputo conquistare la stima dell'asturiano. «Mi hanno aiutato tanto la mia esperienza e i miei connazionali brasiliani, parlandomi del gioco e di cosa piace a Luis Enrique - le parole del centrocampista -. La Roma mi piace, mi sono adattato in fretta, e adesso aspetto di essere riscattato, ma lo saprò solo a maggio quando Sabatini parlerà con la Fluminense». Prima ci sarà da battere la Juventus. «Penso che sarà una partita difficile, come quella col Milan, con l'Udinese - ha ammesso Marquinho margine di un evento organizzato dall'Unione Tifosi Romanisti -. Vale tre punti come le altre. La squadra è concentrata, e adesso pensiamo a fare un buon lavoro». Nessun timore, infine, per l'atmosfera caldissima che la Roma troverà sugli spalti esauriti dello Juventus Stadium: «Non sarà un problema giocare a Torino, siamo concentrati e pronti per fare bene. Giocheremo come facciamo all'Olimpico».