Altre 16/04/2012 12:12

Morte Morosini, NICCHI: "Incredibile litigare ora per la ripresa del campionato" - TOMMASI: "Riflettere sul numero delle partite" - VALENTINI: "Sono sicuro che si troverà un accordo che accontenti tutti"

 Queste le parole di Nicchi: «I comportamenti di alcuni lasciano stupiti da tempo. Si riesce a litigare anche su queste cose, tutto ciò mi lascia senza fiato dice" presidente dell'Associazione italiana arbitri (Aia), risponde così alle domande sul confronto aspro che divide la Lega di Serie A. «Il presidente federale Abete ha avuto un gesto di sensibilità incredibile. Condivido pienamente la decisione che è stata presa: abbiamo fermato tutto, abbiamo bloccato l'organizzazione arbitrale che è capillare e ci siamo adeguati», dice Nicchi a 'Radio Anch'io Sport'.

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Queste le parole di Tommasi«Bisogna fare un ragionamento sul numero delle partite e degli impegni. Quando si parla di sosta invernale, però, noi veniamo indicati come quelli che vogliono fare più vacanze». dice il presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic). «La tutela della salute del calciatore si può migliorare. La tutela della salute di ogni lavoratore merita attenzione. Con un calendario così fitto, i rischi di infortuni aumentano. Il calcio d'elite è sicuramente un passo avanti rispetto a molti paesi d'Europa. Ogni 6 mesi sono previste visite obbligatorie, in altre nazioni non è così. Siamo all'avanguardia, i controlli antidoping vengono eseguiti in maniera assidua. Sicuramente bisogna lavorare molto per quanto riguarda il calcio di base. Si fa fatica a percepire dall'esterno quanto sia importante la valutazione del ritmo degli impegni. Al di là delle rose ricche, i giocatori più importanti scendono in campo praticamente sempre. Certo, è triste pensare che serva un evento tragico per aumentare l'impegno in questo ambito»

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«È bene che ci sia una decisione collegiale. La scelta rientra nell'autonomia della Lega. Sono sicuro, si troverà un accordo che accontenti tutti e che tenga conto di ciò che è accaduto e della gravità dell'evento. E che tenga conto del segnale che tutto il calcio, dalla Serie A ai pulcini, ha voluto dare». Antonello Valentini, della Figc, a 'Radio Anch'io Sport' risponde così alle domande sulla decisione che la Lega dovrà adottare nel Consiglio odierno. Dopo la tragica scomparsa di Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno deceduto sabato, i club della massima serie devono decidere la modalità di recupero della giornata non disputata nel weekend. Alcune società vogliono disputare il turno nel prossimo fine settimana, altri vogliono recuperarlo il 25 aprile. «La Lega è una grande associazione, come sanno gli stessi presidenti è portatrice di interessi che non possono travalicare i confini dell'etica. Ci sono due tesi a confronto e non c'è nulla di anomalo in questo: nella discussione sarà presa una decisione che dovrà essere applicata da tutti», dice Valentini.

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«Purtroppo quello che è successo a Mario non ci concede di tornare indietro ma può concederci di fare in modo che nè sul campo di una competizione professionistica nè sul campo di una piccola società dilettantistica ci sia un altro morto». Il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi cerca di pensare al futuro dopo la morte di Piermario Morosini non negando però la sofferenza di tutto il movimento calcistico.«Sono giorni difficili - ha ammesso a margine della cerimonia di consegna dei premi 'Etica nello Sport' svoltasi a Palazzo Valentini - non soltanto come capo della Serie B ma come amministratore di una comunità che è in sofferenza. La cosa più importante è cercare di dare un senso a questo dolore assumendoci delle responsabilità e degli impegni per il futuro». Abodi ha comunque sottolineato che «il livello di attenzione in termini di prevenzione e di presidio è elevatissimo» e che «quello che si è sentito in questi giorni purtroppo è il frutto di un'emotività del momento che non rappresenta la realtà dei fatti. Siamo stranamente ma in modo confortante, almeno su questo tema - ha spiegato il numero uno della Lega di B - un esempio per paesi molto più evoluti del nostro, almeno nei risultati di questa stagione, come Spagna e inghilterra. Ma non ci tiriamo indietro per fare meglio». Il dirigente ha poi commentato le tante iniziative per commemorare Morosini. «La Lega tutta e le società saranno protagoniste di varie iniziative di generosità - ha aggiunto -. Tutte le squadre in cui ha giocato Mario si sono già prodigate. L'Udinese, il Livorno, la Reggina, l'Atalanta, l'associazione calciatori, la Figc hanno dato il via ad una gara di solidarietà. Bisognerà darle un pò d'ordine e una regia. Tutti i nostri giocatori scenderanno in campo con una maglia con il numero 25 e con il nome e l'immagine di Mario», ha poi concluso

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«Ora dobbiamo reagire e pensare che Piermario Morosini è stata una nostra bandiera. Lui era un grande lottatore e dobbiamo ricominciare pensando che questa è la vita e lui sarà ricordato come un grande calciatore e una grande persona». Con la voce rotta dalla commozione, il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ha ricordato il giocatore numero 25, deceduto in campo sabato scorso in seguito ad un arresto cardiaco. «In due mesi e mezzo aveva conquistato il cuore di tutti - continua Spinelli - Siamo stati vicini alla sua famiglia e abbiamo pensato a tutto. Domani la salma Piermario Morosini sarà portata allo stadio di Livorno per 15 minuti, sarà depositata una corona e ci sarà un giro di campo». Infine, sulla sfida contro il da recuperare, Spinelli sottolinea: «Giovedì ci sarà il funerale e non credo che la squadra potrà giocare sabato. Comunque attendiamo le decisioni della Lega»

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«Vedere un ragazzo morire sul campo, mi fa venire in mente tutto tranne il pensiero di giocare, come e quando. Pensare che in questi momenti c'è chi si muove per avere dei vantaggi è una cosa sconvolgente per quel che mi riguarda. Moro era un ragazzo splendido, meraviglioso. Ricorderò per sempre il suo sorriso, quando l'ho acquistato a Udine e al ritiro». L'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi, commenta così la polemica scoppiata per decidere sul recupero del 33esimo turno di Serie A, in seguito alla morte di Piermario Morosini. «Ritengo - continua Leonardi - che per quel che riguarda l'orientamento della nostra società si sia già espresso con forza il nostro presidente. Più che disertare come consigliere di lega il direttivo di oggi non poteva fare. Ha pure motivato la sua scelta ritenendo assurdo parlare o fare polemiche di scivolamento o recupero del turno in momenti come questi. Si può far tutto. Noi, ribadisco, ci rimettiamo alla volontà della Lega. Il buon senso avrebbe dovuto indurre chi di dovere a decidere autonomamente senza consultare le società addirittura convocando un direttivo straordinario. È paradossale parlare di queste cose dopo quanto accaduto sabato. Strumentalizzare gli eventi, cercare di avere benefici anche attraverso la morte di un ragazzo…mi rifiuto di dare altri commenti». Tornando al ricordo di Morosini, Leonardi afferma: «Piermario era incredulo di poter fare la visto che veniva dalla Primavera dell'Atalanta. Ero li anche quando gli morì il fratello e lui volle tornare al più presto in gruppo e quasi era lui a tranquillizzare i compagni dopo il grande dramma che aveva vissuto piuttosto che il contrario. Ebbene Morosini, ha avuto davvero una vita ingiusta, sempre segnata da eventi negativi. Se c'era qualcuno che davvero non meritava questa fine era proprio lui. Siamo tutti toccati qui al Parma».

(adnkronos)