Altre 06/03/2012 12:30

SABATINI: "Luis Enrique è il futuro della Roma. Il mio rinnovo? Pronto a firmare anche subito. Ho fatto degli errori per il mercato di gennaio, serviva un difensore"

A SKY SPORT

“Luis Enrique non è stato mai in discussione, e non lo è neanche ora. Anche per il futuro sarà lui l’allenatore della Roma, se lui lo vorrà. Dopo il derby d’andata perso era disposto a tutto, anche a rivedere le sue idee, pur di vincere il ritorno"

Sul suo rinnovo…

“Io sono pronto, l’ho capito in modo particolare dopo la sconfitta di domenica. Ho molto lavoro da fare, sono pronto a firmare anche subito se la società lo verrà”

"Ho fatto degli errori per il mercato di gennaio, serviva un difensore ma ho sottovalutato la cosa”

 

A ROMA CHANNEL

Primo allenamento post-derby…

“E’ un pomeriggio plumbeo, c’è molta mortificazione nei calciatori. Sono addolorati dal risultato, ma hanno fatto il massimo visto le circostanze. Bisogna ripartire, come sempre. Ripartiremo anche questa volta. La situazione è negativa, per gli infortunati, per gli squalificati tranne che il ricorso per Osvaldo, per lo stato d’animo. Ma non ci possiamo permettere più deroghe, l’impegno va mantenuto per un orgoglio professionale e per i tifosi. Dobbiamo essere una squadra già quest’anno, fatto salvo per le integrazioni che faremo il prossimo anno, la società sta già lavorando. Ma è un dovere affrontare le prossime 12 partite sempre per mostrare le nostre qualità”.

Su Kjaer?

“Se andrà in campo dovrà combattere contro la sfortuna degli episodi, deve fare quel che sa fare per se stesso e per la Roma. Il Palermo? E’ un pubblico maturo. Vincere al Barbera non è facile, sarà la partita giusta per noi contro una squadra forte, ma noi dobbiamo superare questa pesantezza che ci ha preso negli ultimi 8 giorni. Prima pensavamo ad altro. Ma ora un gruppo di lavoro vero ha l’obbligo di reagire e di essere qualcosa. Se non ci sarà niente non avremo inventato la Roma. C’è bisogno ora di un avversario di grande rango per fare una prestazione importante. Dico alla gente di continure a confidare in quel che si sta facendo. So che non è facile dopo un secondo derby perso e dopo la dismissione di un obiettivo che era stato pensato. Però i tifosi della Roma si devono fidare, c’è una grande volontà e anche le qualità per poter essere migliori”.

 

A RADIO TRM

“Mi aspetto una bella accoglienza perchè credo di aver fatto buone cose e di aver avuto un bel rapporto con gli sportivi della à. Non ho mai ricevuto nè pressioni nè contestazioni e tutto ha funzionato bene nel mio rapporto con la gente di Palermo. A Palermo arriverà una Roma sofferente, per i risultati e per la situazione contingente. Onoreremo la partita e la faremo al meglio delle nostre possibilità. Naturalmente è un momento di grandissima difficoltà per noi, essendo reduci da due brucianti ko. Colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi del Palermo: per me è stata un’esperienza straordinaria. Un mio ritorno a Palermo? C’è Cattani che è un ottimo ds, sa quello che fa e ha maturato esperienze importanti. Adesso questo problema non si pone. Da parte mia c’è stima e affetto nei confronti di Zamparini. Il nostro rapporto si è interrotto perchè c’è qualche spigolosità caratteriale tra noi. Le cose belle fatte durante i miei anni a Palermo sono tutto merito suo. Kjaer? Sbagliare qualche partita a Roma diventa una condanna definitiva. Lui tra l’altro ha solo sbagliato qualche pallone, non partite. Quando sbaglia un giocatore di 1,90 cm biondo è diverso rispetto a quando commette lo stesso errore uno castano di 1,70 cm. Kjaer è un giocatore forte e credo che potremmo vederlo in campo sabato a Palermo”.

Conclusione sul vulcanico presidente rosanero: "Quanto sarebbe durato Luis Enrique a Palermo? Bisogna sempre contestualizzare, Palermo e Roma sono situazioni differenti. Chiaramente il presidente qualche risultato negativo non lo avrebbe accettato. Con Zamparini bisogna essere leali. E’ difficile interagire perchè diventa molto difficile difendere un allenatore con lui. Zamparini ha comunque portato il grande calcio a Palermo e in tre anni io ho potuto riscontrare in lui delle qualità incredibili. Lui non sopporta le sconfitte senza colpevoli e quindi spesso ragiona sulle basi di sensazioni. Cerca sempre di tenere il Palermo in una posizione di classifica dignitosa”.