Altre 15/03/2012 19:32
BORINI: "Il mio segreto è l'ambizione. Non sono l'uomo del momento, finalizzo il lavoro degli altri. La società ha idee valide" (AUDIO)
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ASCOLTA LE PAROLE DELL'ATTACCANTE GIALLOROSSO - PRIMA PARTE - SECONDA PARTE
Come stai?
"Bene, mi trovo bene. Sinceramente non pensavo di avere un adattamento così veloce qui. E sempre stato un po' difficoltoso cambiare squadra ed adattarsi, ma mi sono sempre trovato bene sia con la società che con i compagni, che mi hanno aiutato parecchio"
Il tuo segreto è lambizione? Cosa ti rende cosi forte in questo momento
"Sicuramente, voglio sempre raggiungere qualcosa in più, tutti i giorni mi prefiggo un nuovo obiettivo"
Che significa essere luomo del momento?
"Non è così, faccio gol ma per la costruzione che cè dietro. Faccio l'attaccante e il mio compito è finalizzare quel che costruiamo a partire dal portiere. Fa piacere essere chiamato cosi ma non credo sia cosi fondamentale"
La tua storia parte da molto lontano: a 16 anni fai una scelta complicata, avevi raccontato di una riunione di famiglia
"Si, ci fu una riunione di famiglia, ma anche senza sarebbe stato uguale, la mia scelta non sarebbe cambiata. I miei mi hanno lasciato totale libertà anche se avevo solo 16 anni, credo che dovrebbero farlo tutti i genitori nei confronti dei propri figli. Ero sicurissimo di quello che stavo facendo"
16 anni già all'estero Avevi un po' di paura?
"Ho scelto il Chelsea, anche se in un ambito completamente diverso da dove provenivo cioè il Bologna. Faceva paura soprattutto la lingua.Ho scelto di fare un salto grande per maturare soprattutto come uomo"
Quell'esperienza ti ha reso grande?
"L'ho sempre detto L'esperienza fuori dall'Italia aiuta sempre"
L' esordio contro Tottenham te lo ricordi?
"Giocai gli ultimi 10 minuti in una situazione vantaggiosa, vincevamo 3-0. E' stata una giornata molto forte al livello di emozioni. la ricordo bene, avevo i crampi ai polpacci per l'emozione"
Su mister Ancelotti
"Mi ha sempre stimato. E' un buonissimo allenatore, ha grandi idee e le sta mettendo in pratica anche al Psg. A me ha aiutato molto, sentivo di piacergli, probabilmente gli ricordavo Inzaghi come giocatore e come caratteristiche"
Poi l'esperienza allo Swansea
"Era un periodo difficile, perché ero con la squadra riserve e non era facile. Per una negozazione al livello societario non riuscivo ad emergere. Poi arrivato allo Swansea sono riuscito a segnare subito e questo mi ha sbloccato"
Le punizioni alla Drogba...
"Mi sono allenato tanto con lui. Anche dopo allo Swansea provavo tutti i giorni dalla stessa posizione. E' un gesto tecnico non facile e c'è bisogno di molto allenamento e anche qui quando riesco ci provo. Il problema è che ci sono tiratori migliori. Francesco segna molto, Pjanic idem.
Hai mai chiesto a Totti di farti provare?
"Il capitano 'comanda' ed è giusto così"
La scelta di Parma
"Non ero deluso dell'esperienza inglese, in 4 anni ho dato e ricevuto tutto. Al Chelsea ho vinto qualcosa, anche se non da protagonista, e a Swansea ho dato il mio contributo. Avevo bisogno di giocare e Parma sembrava il posto giusto, proprio per questo"
Come ti descrivi dal punto di vista tecnico?
"Un tassista mi ha detto che si è ricreduto, non credeva fossi forte tecnicamente. E che quando lavori tanto e corri, a volte arrivi stanco sul pallone e di questo può risentire la tecnica. Io però non credo sia un limite, bisogna lavorare tecnicamente sulla fatica, quello fa la differenza"
Ti hanno paragonato anche a Delvecchio e Kuyt oltre che ad Inzaghi
"Non male. un bel mix. Lolandese corre tantissimo, Delvecchio è stato importantissimo per la Roma e Inzaghi ha vinto tanto, prenderei qualcosa da ognuno"
L'esordio contro gli Usa in Nazionale?
"Faceva strano. Vedere i volti di Buffon e gli altri. Uno lavora per quello che è il gradino ultimo: la nazionale. Poi quando ci arrivi fa un po' strano. L'Europeo? Ci penso, abbastanza da provarci (ride, ndr)"
Il primo contatto con la Roma
"C'era stata qualche voce, prima di arrivare a Parma, avevo già tutti gli accordi e non si poteva fare niente. Poi primo contatto vero il 31 agosto"
Ha soddisfatto molto il ds Sabatini..
"Mi ha sempre dimostrato molto sostegno. Anche quando ero infortunato. Mi dà consigli e suggerimenti. Avere alle spalle tanta sicurezza, anche dall'altro, aiuta parecchio così fa piacere"
Sabatini ti ha definito lattaccante che ci manca
"Siamo tanti, ma siamo tanti diversi: io attacco lo spazio, Erik preferisce palla sui piedi, Osvaldo è fortissimo tecnicamente e Bojan è molto rapido"
La tua esultanza col coltello tra i denti è diventata un marchio anche per i tifosi
"Fa piacere che è un segno sia apprezzato dai tifosi. Heinze e Juan mi hanno detto che i loro figli hanno imitato il mio gesto, e loro li hanno messi subito in punizione (ride, ndr). Mi impressiona ancora venire fermato per strada, non sono abituato e vado facilmente in imbarazzo, ancora non mi aspetto di essere visto come una persona importante. Fa impressione, ma sicuramente positiva."
9 gol in campionato. Se non ti fossi infortunato quanti gol avresti fatto?
"Non ci ho mai pensato. Già a 15 gol? Magari ci arrivo lo stesso"
Vivi in una famiglia di sportivi. Ti hanno insegnato il sacrificio?
"Si, molti mi hanno preso in giro quando ho detto che mio padre correva i 400, visto che lo ha fatto per due anni. Mia madre è appena tornata dai 100km nel Sahara e mia sorella fa atletica. Mi hanno trasmesso tanto come voglia e spirito di sacrificio"
Borini fuori dal calcio. Com'è?
"Sono un ragazzo tranquillo. Mi piacciono le cose comuni. Appena posso torno dalle mie parti. E faccio decidere ai miei amici cosa fare. Mi integro perfettamente in realtà comuni"
Si dice che Borini sia un 'primo della classe', che non ti abbracciano dopo i gol...
"Secondo me forse ancora non mi conoscono. La mia parte privata non si vede sul campo, faccio il mio dovere. Spesso si inventano e si cercano cose del privato che non esistono. Io punto a fare il massimo nel mio lavoro, il privato lo lascio per me"
Puoi anche andare a cena da solo quindi
"Si (ride.ndr) Avevo già programmato unaltra cena. Non sono quelli i problemi di una squadra
"
Dopo il tuo ultimo gol Daniele ti ha quasi fatto male
"Un mio amico è talmente suo tifoso e che si inchina ogni volta che segna (ride, ndr). Lui in campo ti carica e ti dà tantissimo"
Che idea ti sei fatto della proprietà USA?
"Il progetto e le idee sono sicuramente valide. Ho vissuto un'esperienza simile al Chelsea, dove cerano le stesse idee di innovazione, che sono di grande auspiscio per il futuro. Non ho parlato direttamente con la dirigenza americana. Ma hanno ottime idee, mi sembra. "
Questa città non ha tanto equilibrio. Come vedi la stagione?
"Mi sono estraniato da radio, giornali e tv. Spesso non seguo nemmeno le conferenze stampa del mister e guardo poco la classifica. Conta la singola partita. Quest'anno è stato un campionato altalenante, sia per noi che per altre squadre, vedi la Juventus o lUdinese. Eun campionato molto strano e bisogna ragionare partita dopo partita, fare progetti diventa anche difficile"
Luis Enrique è un allenatore molto diverso?
"E giovane e ha sicuramente idee nuove. Anche lui è stato un giocatore e ha giocato a grandi livelli fino a non tanto tempo fa ed ha ancora nel sangue il ritmo del calcio: sa cosa pensano i giocatori e cosa vogliono perché era nella stessa posizione. Essendo spagnolo ha qualcosa in più da dare. E un mister bravissimo e molto disponibile con noi.
Dal Genoa al Genoa. Incontrerai la squadra a cui hai segnato il tuo primo gol. Quando sei cambiato dopo questi mesi?
"Io per niente, sono cambiati i numeri. Ma quelli non cambiano le persone, cambiano solo le statistiche.
Magari a maggio ci diamo un nuovo appuntamento sperando in altri tuoi gol
"Speriamo!"